Nel 2023 il mese di Aprile, dopo gli scherzi e le follie del primo giorno, con i suoi “pesci d’aprile”, simboli iniziatici divenuti divertimento popolare, si apre, il 2, con la Domenica della Palme, cui fa seguito la Settimana Santa, che culmina il 9 con la Pasqua.
La celebrazione delle Palme, in tutte le correnti del cristianesimo, commemora l’ingresso trionfale del Christo a Gerusalemme, a dorso di un puledro d’asina mai cavalcato prima, e la sua acclamazione come Re. Il popolo della Città Santa riconosce e onora Gesú come Re e come Messia, suscitando le ire dei Farisei.
Dal vangelo secondo Luca, ecco la descrizione di questo evento straordinario:
In quel tempo, Gesú camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete cosí: “Il Signore ne ha bisogno”». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesú; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesú. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel piú alto dei cieli!». Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre!» (Lc 19,28-40).
Solo pochi giorni dopo in effetti, i discepoli di Gesú, tranne il prediletto Giovanni, terrorizzati dal suo arresto, si nasconderanno e taceranno, ancora privi dei doni dello Spirito Santo, che riceveranno solamente nella Pentecoste. Le pietre però, la Terra che il Sangue Divino consacra e riscatta sul Golgotha nel Sacrificio Supremo, le rocce, il suolo e il sottosuolo, con le Gerarchie e gli Esseri Elementari che li governano, grideranno la Regalità e la Divinità del Christo in modo spettacolare.Il terremoto spaventoso che segue la crocifissione e morte di Gesú, colpisce duramente la Città di Gerusalemme e provoca al Tempio ingenti danni, squarciando il velo del Sancta Sanctorum.
La veggente Anna Caterina Emmerick, le cui rivelazioni Massimo Scaligero volle fortemente venissero pubblicate, ci narra che i padri, ossia gli antenati degli ebrei che avevano perseguitato e condannato Gesú, nelle ore di buio in cui la Terra continua a tremare e si apre, inghiottendo ogni cosa, appaiono ai loro discendenti per maledirli, in quanto, pur avendolo avuto in mezzo a loro, non hanno riconosciuto il Messia, il Dono di Dio per la salvezza del suo Popolo. Il Popolo Eletto, in quel momento, diventa l’Umanità tutta, nel momento in cui viene toccata dalla Grazia di Dio. Dall’evento del Golgotha, il pane che la Terra ci dona è veramente il corpo del Christo, perché tutta la Terra è cristificata dal Sangue Reale, quello della coppa del Graal, che Gesú ha versato per noi.
La Storia della Civiltà umana, da allora, tra i suoi alti e bassi, è stata segnata dalla nascita di imperi e reami, e dagli scontri tra di essi. Ognuno si sentiva piú vicino a Dio degli altri, ogni battaglia doveva essere benedetta dal clero e dichiarata volere divino. Il popolo e l’aristocrazia vedevano nel Sovrano un emissario di Dio, e veneravano la Divinità attraverso il proprio Re. Il senso del sacro pervadeva il santo come il peccatore, il nobile come il servo della gleba.
La notevole pellicola cinematografica di Pupi Avati, del 1993, “Magnificat”, pur con i limiti dovuti alla laicità del regista, rende molto bene e con rispetto l’atmosfera e la mentalità della Società alto medievale, nella quale la Patria del credente (e tutti lo erano) era la Gerusalemme Celeste, e il Sacro era al centro di tutto. La Settimana Santa dei protagonisti è scandita da eventi drammatici o sconvolgenti, eppure la fede non li abbandona e li guida in ogni istante. Era il cristianesimo del Medioevo.
Il percorso verso il Rinascimento prima, con la riscoperta della cultura e delle arti pagane, e verso l’Illuminismo poi, con il culto della razionalità e della Scienza, era inevitabile e necessario per il genere umano.
Gli Ostacolatori hanno giocato bene le loro carte, e sono riusciti egregiamente a far cadere le anime nel gorgo del materialismo, del rifiuto del sacro e del divino, e parallelamente di tutto ciò che è tradizione, convenzione, anche buon senso popolare. La ghigliottina non ha mai smesso di fare il suo sporco lavoro: ogni decenza e ogni forma di rispetto, fino a quella dell’innocenza dell’infanzia e della vita dei bimbi nel grembo materno, la sacralità del matrimonio e della famiglia, tutto è stato decapitato senza pietà, e le povere teste mozzate issate sulle picche ed esposte al pubblico ludibrio con sfrontata baldanza e incoscienza. Sarebbe da dire: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che si fanno!».
Difficile però che simili eccessi, del tutto istituzionalizzati, possano essere perdonati. Come i dipinti della pittrice, scultrice e grafica svedese, Lena Cronqvist, con bambini torturati e fatti a pezzi da bambine e donne di ogni età, creature ripugnanti dal ghigno satanico, che sono in mostra nei corridoi del Parlamento Europeo a Bruxelles, e la gente va lí da lontano per farsi i selfie davanti a queste opere demoniache.
Altra “Arte” imperdibile è in esposizione al Palais de Tokyo a Parigi: si tratta della mostra della “grande artista” pedofila svizzera Miriam Cahn: si vedono bambini violentati e picchiati da adulti. Credo che, a questo punto, pure Mefistofele se ne lavi le mani, dicendo al Padreterno: «No, fino a questo livello di mostruosità ci sono arrivati da soli!».
Il Progetto diabolico del Grande Reset prevede questo e molto altro ancora, ed è essenziale schierarsi contro queste deviazioni imposte dal Nuovo Ordine Mondiale, come il cambio di sesso nei bambini, l’utero in affitto e tutto ciò che offende profondamente Dio e la Madre Divina, e che dovrebbe suscitare orrore nel profondo di ogni madre degna di questo nome. Di recente abbiamo potuto ascoltare il messaggio di speranza di Mons. Carlo Maria Viganò dalla Russia, che conferma ciò che sappiamo: la corruzione del Mondo Occidentale è imposta e pilotata, e possiamo fare tutti qualcosa per portare la Civiltà europea fuori dalla palude infetta di perdizione in cui è impantanata. In realtà il desiderio del sacro, del puro e del giusto si sta facendo strada in moltissime persone, che soffrono alla ricerca di qualcosa di prezioso necessario alla loro anima. I giovani soprattutto, inconsapevolmente cercano qualcosa che li emozioni, li faccia sentire parte di una comunità, cercano uno scopo, una via, e l’uscita dalla monotonia. Ovvero, l’uscita dal materialismo. Ma non lo sanno.
Nel noto locale gay e trans, famoso per le serate di eccessi e trasgressioni, “Muccassassina”, si pensa si ritrovino solo i membri della comunità gay e trans per scatenarsi. In realtà c’è sempre una lunga fila di ragazzi pronti ad entrare, giovanissimi per lo piú, che in prevalenza non appartengono a quel mondo. Certamente sono alla ricerca di forti emozioni, e non sanno che in realtà ciò che cercano veramente è un percorso spirituale. Hanno ricevuto il nutrimento materiale per il corpo, anche troppo abbondante, e non hanno invece avuto alcun nutrimento per lo spirito, nemmeno coloro che hanno frequentato istituzioni religiose. Al catechismo e all’ora di religione, probabilmente avranno parlato dell’accoglienza verso i migranti e i “diversi” e del messaggio della Pasqua di Resurrezione avranno difficilmente sentito parlare.
Oltre che per le giovani novizie del Monastero della Vestizione, nel film di Pupi Avati “Magnificat”, anche per i giovani cavalieri di quel periodo, tutto era segno della presenza divina.
Oggi, affinché i giovani riprendano la via verso il Bene, e ritrovino dunque se stessi, e la Divinità che è nel loro profondo, grandi sconvolgimenti dovranno accadere. E molti non sopravvivranno ad essi. Questo Sistema Globale deve cadere rovinosamente; e alla fine, Nuovi Regni sorgeranno, con Re e Regine che saranno sacerdoti e guide, e riporteranno la Legge di Dio tra gli uomini.
Nel frattempo prepariamoci alla Pasqua con lo spirito adeguato.
Scrive Massimo Scaligero: «Insistenza, coraggio, fiducia, sono le tre forze richieste nella settimana di “Passione”. Occorre meritare la Luce della Pasqua, in cui la musica dell’universo obbedisce a un’esecuzione di creatori di archetipi, onde gli strumenti sono tutti gli esseri del creato e i vari gradi dell’essere» (da Accordo – L’Archetipo, marzo 2013).
La Luce della Pasqua è lí, la vediamo arrivare, promessa di un Mondo Nuovo in cui la Legge dell’amore evangelico proteggerà l’innocenza delle anime dagli inganni delle Forze dell’Ostacolo.
La Terra sotto i piedi, con i suoi misteri e le sue meraviglie, il Cielo sopra di noi con i suoi segni e gli astri luminosi, e l’incanto della Creazione tutto intorno, sono il Teatro dove la Storia del genere umano vedrà a breve il cambiamento atteso da molto, troppo tempo. Privilegiati coloro che riusciranno a vederlo.
Shanti Di Lieto Uchiyama