Vorrei indicare, non certo esaurendo il tema, le mie considerazioni sui ritmi spirituali, in particolare quello dei 18 anni. Grazie a Rudolf Steiner, ci siamo interessati ai ritmi di 18 anni all’interno della vita di destino dei singoli uomini, ma nel considerare l’augurio espresso da Lui nel suo ultimo discorso, quello del “4 volte 12 uomini” capaci, per 4 volte nel secolo scorso, di inaugurare SOLEnnemente delle vere festività di Michele, ci siamo spinti a una concezione piú vasta di tale ritmo, considerandolo esplicantesi anche nella storia globale dell’umanità. A latere, come supporto per questa visione allargata, vogliamo accennare a quel “misterioso” dire dell’Apocalista, circa il numero 666, che Egli definisce, anche, numero d’uomo. Cosa veramente Giovanni/Lazzaro voglia intendere in relazione all’uomo, rimane occulto. Ma consideriamo questo fatto: in fondo 6 + 6 + 6 vale 18, e la somma delle sue cifre vale 9, ovvero metà di 18.
Che si voglia leggere, in questo caso, tale numero cosí, lo si vuole collegare a quei 18 importantissimi anni, dal 12° al 30°, in cui l’Io di Zarathustra visse nei tre involucri corporei del Gesú Nathanico. Quel periodo, fondamentale per Gesú di Nazareth, va diviso proprio in tre sessenni, nei quali, in successione occulta, Egli sperimentò tragicamente l’impossibilità di ogni culto di potersi rapportare rettamente con il vero mondo Spirituale. Prima per il popolo ebraico con la Bath kol, poi con i culti dei pagani, e infine con gli Esseni, capaci ancora di tale rapporto, ma vissuto inconsapevolmente fondato su un alto egoismo (leggere in proposito tutto il Quinto Vangelo di R. Steiner). Viene da pensare che, in fondo, anche i nostri periodi di 18 anni, collegati alla nutazione dell’asse terrestre, e al correlato ritmo della Luna, cosí importanti per il nostro Karma, siano da considerare, in senso piú stretto, articolati proprio su tre sessenni. Per riprendere la visione ritmo dei 18 anni, allargata alla storia post cristica dell’umanità, ricordiamo che Steiner ne parla, non a caso, come di un respiro cosmico, e ogni ciclo respiratorio si manifesta in due semiperiodi: una inspirazione e una espirazione. Quindi, questa corrente astrale solare, utilizzabile solo dagli uomini e dalla Terra, si svolge in un semiperiodo di 9 anni in cui essa viene inspirata, seguito dal semiperiodo di altri 9 anni in cui viene espirata. Partendo da questa evidenza, e iniziando un conteggio di questi semiperiodi di 9 anni a iniziare dal primo anno della nostra èra, si fanno delle scoperte estremamente significative, che desidero condividere con chi segue lavori di ricerca.
Partendo, quindi, dall’anno 1 d.C. (come si sa l’anno zero non è stato mai storicamente considerato), si costruisce una sequenza di date con i multipli di nove; io proporrò solamente quelle date in cui, nella sequenza, si toccano anni storici che abbiamo imparato a conoscere come fondamentali per la storia dell’evoluzione dell’umanità, seguita ai fatti di Palestina, e soprattutto al Mistero del Golgotha. Ecco, in breve le date piú significative; va da sé, che il lettore volonteroso potrà considerare altre date in cui i fatti storici, soprattutto in relazione all’impulso del Cristo e dell’intera evoluzione umana, hanno segnato un momento importante in questo senso.
Come si vede, tutte le date sono riconducibili, sommandone le cifre interne, al numero 9; 81 è il numero di anni che divide sempre i multipli del numero della Bestia (666, 1332, 1998) dal numero 747 e da altre date significative (666 + 81= 747; 1332 + 81= 1413 ecc.); 747 sono gli anni che trascorrono sempre da un impulso del Cristo e il suo attuarsi sulla Terra (1251, nascita del giovinetto che diverrà poi il fondatore della corrente Rosicruciana), 1251 + 747 = 1998, anno del terzo multiplo di 666; tutti i multipli del 333 (666, 999, 1332, 1665, 1998), anno in cui i morti per il Cristo dei primi quattro secoli hanno potuto iniziare ad agire verso l’umanità, anche se disincarnati; 1080, ovvero la metà del periodo di 2160 anni in cui si esplica un periodo storico, come anche di maturazione di un organo animico/spirituale umano; 1251 si è già citato prima, è anche l’anno in cui (al fine di creare in Terra una del tutto nuova forma di Iniziazione libera e cristica), dopo 50 anni di interruzione di ogni comunicazione tra cielo e Terra anche per i piú grandi Iniziati, tale rapporto riprende; 1332, secondo multiplo di 666 (distruzione dei Templari); 1413, inizio del 5° periodo storico e della maturazione dell’anima cosciente umana; 1899, fine del Kali Yuga.
Proseguendo nel notare aspetti notevoli dei ritmi temporali legati al numero 18, e ancor piú al numero 9, si vogliono porre all’attenzione del lettore ulteriori date che, come si renderà evidente, si poggiano sui rapporti notevoli tra i numeri 3, 6 e 9. Già Nicola Tesla espresse tutta la sua ammirazione e meraviglia, nel dire che su questi numeri poggiano tutti i maggiori misteri dell’universo. Per essere il meno astratti possibile, si partirà dall’anno 1998 che, per i motivi già esposti, esprime il 3 volte 666, che a sua volta come somma vale 18, quindi 9. Come si è già mostrato, proseguendo con l’addizionare al 1998 ogni volta 9 anni, si passa per il 2007, il 2016, il 2025. Ma ora, invece di aggiungere nove, si provi ad aggiungere al 1998, alternativamente, i numeri di anni 3, 6, 9, e si passerà, quindi per gli anni 2001, 2004, 2007. Già salta subito agli occhi il fatto “casuale”(?), che la sommatoria delle cifre di questi anni danno, rispettivamente, 3 per il 2001, 6 per il 2004, 9 per il 2007. La cosa si ripete, con assoluta precisione, se poi si riparte dal 2007, non aggiungendo subito 9, ma ancora i numeri 3, 6 e 9. Ecco che si passerà per gli anni 2010, 2013, 2016. Proseguendo con tale metodo, avverrà la stessa successione di anni con 2019, 2022, 2025, e sempre la sommatoria delle cifre interne a ogni anno avrà la successione di 3, 6 e 9. Viene da pensare che, qui, ci deve essere qualcosa dietro…
Ora, per non farsi mancare nulla, ognuno potrebbe esaminare la serie notevole degli anni 1998 piú 3, piú 6, piú 9, ovvero gli anni 2001 (che vale 3), 2004 (che vale 6), 2007 (che vale 9), andando a esaminare, con attenzione vigile, gli accadimenti avvenuti in quegli anni, in particolare quelli disastrosi per processi di natura, o di SUBNATURA umana. In forma del tutto analoga, si dovrebbero analizzare altri accadimenti, decisamente negativi, succedutisi, con evidenza convincente, nella serie di anni 2007 + 3, cioè 2010; 2007 + 6, cioè 2013; 2007+9, ovvero 2016. E poi ancora 2016 + 3, cioè 2019; 2016 + 6, cioè 2022… Cosa ci dovremo attendere nel 2016 + 9, cioè nel 2025, per tenerci ad anni piú prossimi all’oggi?
Chi vorrà avventurarsi in questo studio, da esperire seriamente, potrà anche notare che, per ogni serie 3, 6, 9, è come se nel terzo anno di ogni nonario (nel caso in esame a partire dal 1998), si aprisse un baratro 3 anni dopo, nel 2001, questo baratro raggiungesse come un’acme (guarda caso) 6 anni dopo, nel 2004, per poi concludersi con i suoi effetti resi duraturi 9 anni dopo, nel 2007, dove questi ultimi si possono riconoscere, nel breve periodo considerato, come apici nel 2007 (+ 3 = 2010, + 6 = 2013, + 9=2016), nel 2016 (+ 3 = 2019, + 6 = 2022, + 9 = 2025).
Con questo sistema di analisi si potrebbe andare anche a ritroso negli anni, per verificare la sua eventuale attendibilità. Basterebbe applicare questo metodo partendo dal 1899, dove finí il Kali Yuga, e aggiungendo 3, 6, 9 come descritto, si potrebbero trovare i passi piú salienti della storia, ma anche della vita di Rudolf Steiner in relazione alla incarnazione dell’Essere antroposofia, alla venuta in eterico del Cristo ecc. ecc.
Si lascia alla buona volontà dei lettori l’analisi dettagliata degli accadimenti verificabili negli anni citati qui di seguito, che, cosí visti, acquistano un senso e un significato evidente. Non che negli altri anni non ci siano altri accadimenti, ma essi non appaiono cosí correlabili a quelli che, con queste cadenze del 3, 6, 9, sono entrate nei nostri destini comuni.
Ma all’autore preme soprattutto far notare gli anni successivi al tre volte 666, a quel 1998 che, per sua natura, non poteva che aprire le porta alla Bestia, agli Asura suoi seguaci che, al servizio nefasto di Ahrimane, ne stanno preparando, con estrema accelerazione, l’incarnazione, stante la crescente coscienza dormiente di gran parte dell’umanità, ubriacata e demenziata da infiniti impulsi demoniaci, agenti con estrema potenza a livello fisico/chimico, animico, spirituale, tali da portare lo Spirito pensante umano alla meccanizzazione, l’anima alla soporifera vegetalizzazione del sentire, il corpo alla sempre piú tragica animalizzazione, con gli istinti, del volere.
Non si è voluto, con questo lavoro, indurre paure che, già senza di esso, sono piú che presenti nelle anime attuali, ma, con tale ricerca, si è inteso dare un pur minimo impulso al tentativo di far comprendere quanto si è immersi nei ritmi cosmici, i quali scandiscono, anche con una scrittura celeste che anticipa i fatti terreni, la vita dell’intera umanità, come anche dei singoli.
Lo Spirito del tempo attuale, il “Fiammeggiante principe del pensiero”, il potente Michele, ci addita con forza e serietà il mondo dei ritmi, al quale dobbiamo far salire il nostro pensare riflesso e dialettico, conferendogli la qualità del ritmo, posto a metà strada tra il regno minerale e quello eterico/vivente, al fine di poterci donare i “Pensieri originari dei Creatori primordiali”, riportatici dal Cristo e a Lui affidati.
Se ce li donasse senza questo indispensabile avvivamento del nostro pensare morto e riflesso, noi li guasteremmo ancora una volta, come già storicamente avvenuto con l’influenza degli Ostacolatori.
Per questo, l’umanità si sta dividendo in due schiere, quella che in questo tragico tempo ha scelto e sceglie Cristo/Michele, e quella che si attarda sul cammino umano, e rischia di sprofondare sempre piú nella subnatura.
Mario Iannarelli