LA MISSIONE CRUCIALE TROPPO A LUNGO DISATTESA
DAGLI EREDI DI NOVALIS E DI RUDOLF STEINER
Fino ai 14 anni ho studiato in una scuola privata a pochi passi da casa mia, l’Istituto delle Betlemite figlie del Sacro Cuore, una congregazione fondata in Guatemala dal santo missionario Pietro di San Giuseppe di Betancur. A tutt’oggi le religiose betlemite hanno ospedali e scuole in tutto il mondo.
Pochi anni dopo aver lasciato l’Istituto per frequentare il liceo statale, la Congregazione centrale sudamericana decise di chiudere la scuola e di trasferire lí la residenza della suore e delle anziane ospiti che assistevano, per vendere ad un palazzinaro senza scrupoli il prestigioso edificio antico in cui le suore vivevano in precedenza, a pochi passi da Corso Trieste, a una cifra che rimpinguò le casse della direzione generalizia di Bogotà, ma privò le suore della loro missione educativa. Dall’edificio furono ricavati in seguito appartamenti e uffici di lusso.
Quando andai a trovare le suore, come facevo periodicamente, la mia ex insegnante di ginnastica e di religione, Suor Alfonsina, mi diede la notizia con rammarico. Le dissi: «Almeno non vi hanno mandato via, e i vostri allievi del passato potranno tornare ancora a trovarvi».
Ma lei, con lo stesso piglio deciso ed empito accorato che aveva sempre messo nel mostrare un esercizio di ginnastica o nell’insegnare il catechismo a noi giovanette, esclamò: «L’apostolato! Ricorda figlia mia! L’apostolato è tutto per un cristiano! Non solo per noi spose di Cristo, che ogni giorno abbiamo l’esigenza e il dovere di trasmettere a tutti l’amore infinito che proviamo per Lui! Per chiunque si professi cristiano, diffondere gli insegnamenti del Vangelo e l’amore per Dio e per Gesú è la prima cosa nella vita!».
Certamente non poter piú insegnare impediva alle sorelle di trasmettere alle allieve e alle famiglie il messaggio evangelico in modo efficace.
La Chiesa nei secoli ha dato uno spazio molto ampio all’istruzione dei giovani, consapevole della responsabilità e del potere che derivano dal controllo del settore educativo. Ovviamente ne ha fatto anche un mezzo per acquisire e conservare un enorme potere politico oltre che una forma insostituibile di controllo delle coscienze.
Gli attuali sostenitori del progetto mondiale del Grande Reset, allo stesso modo, hanno trasformato la pubblica istruzione in uno strumento di manipolazione animica e mentale, oltre che di controllo sociale potentissimo, che unito ai mass media e ad internet risulta piú duro da battere della Santa Inquisizione.
Coloro che riescono miracolosamente a sfuggire al lavaggio del cervello dei discepoli dell’anticristo, finiscono per lo piú per trovare forme di spiritualità luciferica, residui atavici di un paganesimo decaduto, posseduto da moderni demoni vestiti da angeli o da sciamani.
In questo panorama inquietante e devastante da Apocalisse, compare la Scienza dello Spirito, donata dal Mondo Spirituale e dal Christo tramite Rudolf Steiner tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Quella era l’epoca in cui Ahrimane iniziava a stabilire il suo incontrastato Regno del Male, tra materialismo storico imperante, tecnologia seducente e imperialismo prevalentemente anglosassone, che travolgeva ogni brandello di cultura e spiritualità residua nei popoli conquistati e asserviti.
Il colonialismo del Terzo Millennio è però ancora piú brutale e onnipervasivo. Saccheggia ogni risorsa comune della Terra, schiavizza e deporta i popoli, impone una Nuova Religione Universale onnipotente chiamata Scienzah. E coinvolge ognuno, senza che lo voglia, nei sacrifici umani e animali. Ma fa anche di peggio. Obbliga in effetti tutti noi, persino chi va a cercare pace come eremita in una foresta, o persone anziane che non hanno confidenza con i moderni mezzi di comunicazione, a utilizzare cellulari e computer, senza i quali si viene tagliati fuori dal mondo.
Questa accettazione praticamente inevitabile della tecnologia, che permette peraltro di diffondere contenuti spirituali, come fa la nostra Rivista l’Archetipo, ha però un rovescio della medaglia: ad esempio l’estrazione del cobalto, necessario per la batteria del cellulare o per quella delle auto elettriche, che avviene nelle miniere africane senza alcuna tutela dei diritti e della sicurezza dei lavoratori, molti dei quali sono ragazzi, e persino bambini. È uno stratagemma del Signore Oscuro per macchiare le nostre mani e il nostro Karma con il sangue degli innocenti e renderci suoi complici e involontari sodali.
Noi sappiamo però che il Christo, nostro Primo Maestro e nostra Guida, in cui riponiamo amore e fiducia, è il Signore del Karma, e condivide il peso dei nostri peccati. Questa è la Novella da annunciare: il Christo è tra noi, ritornato nella dimensione eterica, e tutti lo possiamo incontrare.
Le nostre azioni quotidiane, con l’aiuto del nostro Angelo Custode e della Madre Divina, siano tutte improntate al Bene, affinché il Maestro che cammina in mezzo a noi riceva la nostra gratitudine e la collaborazione di noi umili suoi fratelli e discepoli.
Questa invocazione di Rudolf Steiner ci può ispirare in tal senso: «O mio spirito protettore, accogli questa mia azione come una radice, e da essa fa derivare frutti» (Considerazioni esoteriche sui nessi karmici – VI, O.O. N° 240).
La mia previsione per il Futuro è sempre stata quella della tecnologia elettromagnetica come uno stadio temporaneo. Infatti come ben sappiamo, nell’elettricità si manifesta il Potere smisurato di Ahrimane, che ispira azioni e pensieri malvagi e immorali.
Dunque è probabile che all’Uomo, affinché il dominio delle Forze dell’Ostacolo venga ridotto, la tecnologia che necessita di elettricità venga presto tolta, come del resto già successo in passato piú volte.
Di conseguenza, è importante che tutto ciò che viene oggi diffuso tramite internet, come tutte le pubblicazioni con contenuti dal valore significativo, vengano stampati e conservati con cura.
Il mio sogno era creare un luogo che fosse Comunità e Fondazione, per conservare i libri di Rudolf Steiner e Massimo Scaligero, di cui è colma la nostra biblioteca, e anche quelli dell’opera letteraria e poetica di mio padre Fulvio Di Lieto, oltre ai tanti preziosi e straordinari scritti degli amici che negli anni hanno generosamente contribuito con i loro articoli, poesie e dipinti alla Rivista L’Archetipo. Questo luogo dovrebbe essere anche un rifugio dove abitare insieme con spirito fraterno e francescano, in previsione di tempi piú difficili che potrebbero sopraggiungere.
Ho riscontrato però delle difficoltà a trovare interesse e appoggio per un simile progetto. Molti hanno manifestato approvazione inizialmente, ma poi ognuno ha i suoi vincoli e problemi, tipici della Maya-Matrix che ci condiziona tutti.
La questione piú seria resta quella delle divisioni tra gruppi e tra persone, che tormenta ogni comunità in formazione o già consolidata, come è accaduto alla Comunità Antroposofica già dall’epoca del Dottore. Senza il ricongiungimento tra Aristotelici e Platonici, diceva Rudolf Steiner, il Male non potrà essere sconfitto.
Vedo però continue diatribe con denunce a carico degli avversari, magari per dei post su Facebook, e sembra davvero difficile trovare gli eredi di Steiner e Scaligero tra simili comari litigiose e le loro sterili “baruffe chiozotte”.
La conoscenza è spesso pericolosa. Non a caso reputo sia molto istruttivo il racconto di mio padre Fulvio Di Lieto “Come fu che bruciò la Biblioteca di Alessandria 1 e 2”, pubblicato sull’Archetipo e contenuto oggi nel libro Vita morte sogni e miracoli. Infatti il Sapere diventa veleno se non unito a compassione, amore per il prossimo e per il Divino.
Quello che ci può salvare è il messaggio del Vangelo che Novalis, il nostro amato Maestro Lazzaro Giovanni, ha saputo far vivere in sé e nei suoi scritti. L’amore cristiano incondizionato: ecco l’unica via di uscita dal gorgo del Male.
Tutti gli esercizi e le letture dell’opera mirabile di Maestri come Steiner e Scaligero, seppur importanti, sono inutili se non riusciamo ad amare il prossimo come noi stessi, a praticare gli esercizi interiori, a pregare e a sacrificarci per il bene degli altri, persino di coloro che ci perseguitano.
Del resto Steiner e Scaligero, nel solco tracciato da Gesú, che ha affrontato la Passione e il dolore atroce con il fuoco dell’amore nel cuore, hanno donato tutto se stessi fino al Sacrificio Supremo.
Oggi, in piena Apocalisse, Maestri devoti al Christo e a Michele lottano silenziosamente e si sacrificano quotidianamente affinché l’umanità non cada nel baratro. Seguiamo il loro esempio nel nostro piccolo, e forse avremo il privilegio e la gioia di riconoscerli
Tutti coloro che incontriamo: gli antroposofi che ci sembrano in errore, o che ci fanno la guerra nel mondo virtuale; gli spiritualisti new age che non riescono a trovare la Luce ma che la cercano incessantemente; i materialisti che si attaccano alla Scienzah in modo fideistico e si pongono al servizio dei demoni incarnati; i superficiali che parlano solo di calcio, vacanze, tresche dei vip, automobili e motociclette, e non sembrano avere valori e aspirazioni nobili ed elevate; quelli che ci odiano o ci fanno dispetti o cattiverie senza un apparente motivo; ecco chi è il nostro prossimo che dobbiamo amare piú di noi stessi e al cui servizio dobbiamo metterci come ha fatto a suo tempo Gesú. Egli nella lavanda dei piedi si inchinò anche di fronte a coloro che poco tempo dopo lo avrebbero vigliaccamente tradito.
Tutta la Passione fu in realtà una continua lotta tra legioni demoniache che costringevano gli umani posseduti a tormentare il povero Gesú martoriato, e schiere angeliche che intervenivano per lenire il suo dolore ed erano al suo fianco in ogni momento. Anna Catherina Emmerick descrisse perfettamente questa realtà: la lotta tra il Bene e il Male trasformò la Passione in un Evento Cosmico dalla portata unica. E le Forze dell’Ostacolo ne uscirono pesantemente sconfitte su tutta la linea.
Fu la prefigurazione di ciò che avverrà all’umanità: ogni giorno incontriamo anime che possono essere salvate, che possiamo tentare di sottrarre al Maligno. E ogni giorno noi, deboli e imperfetti discepoli del Bene e del Christo, dobbiamo ricordare che il nostro sacro compito di cristiani, prima che di antroposofi, è l’Apostolato Aureo, la diffusione del messaggio di Amore e Redenzione che dal Golgotha alla Resurrezione il Cristo Gesú ha donato a tutti noi.
Ci insegna Novalis: «L’amore è il fine ultimo della storia del mondo; è l’amen dell’universo» (Frammento 1914).
E noi sappiamo che l’amore di Dio per noi è infinito, perché il Christo ne ha dato testimonianza in modo perfetto. E l’amore della Madre Divina è la fonte alla quale possiamo abbeverarci per avere la forza di testimoniare anche noi la scelta di campo che abbiamo fatto, quando abbiamo ripudiato il Male per servire il Bene.
Shanti Di Lieto Uchiyama