Si conosce la Genziana per lo piú per l’uso come digestivo, in amari e liquori, ma questa stupenda pianta ha molto piú da raccontarci, cercheremo quindi di scoprirne la storia e le proprietà.
Erba medicinale conosciuta fin dagli Egizi, Discoride e Plinio ne descrivono le molteplici e prodigiose virtú, che la leggenda dice siano state scoperte dal re dell’Illiria Genzio, da cui il nome Genziana lutea, lutus, giallo, per il colore dei suoi fiori.
Nel Medioevo era considerata antidoto contro i veleni, ed era una delle principali erbe con cui si fabbricava la birra, prima dell’impiego del luppolo.
Castore Durante nel suo Herbario Nuovo la descrive come rimedio ai morsi dei cani, nelle ulcere infette e nelle piaghe.
È una delle presenze botaniche piú tipica e bella dei pascoli alpini e prealpini, il fusto può raggiungere piú di un metro d’altezza, con una serie di grandi foglie opposte lanceolate e larghe, i fiori, di colore giallo, sono raccolti alle ascelle delle foglie superiori.
Fiorisce in piena estate ma è solo in autunno, all’appassire della pianta, che se ne raccoglie la radice, una radice grossa e carnosa che si propaga in piú direzioni nel sottosuolo.
La radice è la parte usata (Gentianae radix), ove sono contenuti oligosaccaridi e sostanze amare, gentipicroside, amarogenzina, che ne fanno, tra le erbe amare europee, quella maggiormente utilizzata, grazie “all’indice di amaro” tra i piú alti.
Usata come febbrifugo, ricostituente nelle convalescenze, antimalarico, vermifugo e antianemico, recentemente le sono state riconosciute anche proprietà antibiotiche e poi, grazie alle componenti amaro-toniche, combatte i gonfiori ed è il digestivo per eccellenza.
La si usa in decotti, tinture e vini medicinali, ma è aggiunta alla grappa che la sua radice viene da sempre usata dalle popolazioni alpine come dopo pasto.
Va però ricordato che la raccolta della Genziana è regolamentata e in alcuni casi vietata.
Terminiamo con appunti tratti da “Le Piante Medicinali” vol. I di Wilhelm Pelikan: «La Genziana agisce tra la testa e l’organizzazione ritmica, favorendo la respirazione fino al tratto digerente, dove agisce fortemente nella organizzazione astrale di quest’ultimo».
La radice contiene anche molti zuccheri, e di questi Rudolf Steiner diceva che: «La genesi degli zuccheri nell’organismo umano implica una forte partecipazione dell’Io, mentre gli amari rendono il corpo eterico umano piú disposto ad accogliere il corpo astrale».
La Genziana inoltre mobilita l’intero metabolismo, utile nella gotta e nelle affezioni reumatiche e si oppone all’apparizione della febbre.
Davirita