La fase di sviluppo dell’umanità inizia attualmente con un carattere speciale. Si può dire naturalmente che ogni epoca inizia con una certa fase dello sviluppo dell’umanità, si deve allora solo definire di che natura è questa fase di sviluppo. In linea di massima, in un lontano futuro della Terra, l’umanità dovrà sperimentare nel mondo fisico una sorta di discesa, un declino, una regressione. È già passato quel tempo in cui l’umanità avanzava per mezzo di forze fisiche sempre piú raffinate e ricercate.
Nel prossimo futuro l’umanità progredirà, ma solo attraverso uno sviluppo spirituale, uno sviluppo che si eleva al di sopra dei processi del piano fisico. I processi del piano fisico non saranno tali che l’umanità, se vuole dedicarsi solo ad essi, potrà trarne appagamento. Ciò che da tempo è stato accennato all’interno della nostra Scienza dello Spirito, ciò che possiamo trovare caratterizzato nel ciclo di lezioni sull’Apocalisse, cioè che stiamo andando verso “la guerra di tutti contro tutti”, dovrebbe essere considerato come qualcosa di molto, molto serio e significativo. Dovrebbe essere compreso in modo tale da non rimanere una mera verità teorica, ma si esprima anche nelle azioni, in tutto il comportamento delle persone. Se mi devo esprimere in modo banale, proprio il fatto che in futuro gli esseri umani trarranno poca gioia dallo sviluppo del piano fisico, li indurrà sempre piú a rendersi conto che l’ulteriore sviluppo deve provenire dalle forze spirituali.
Si può comprendere appieno questo fatto solo se si guarda un periodo piú lungo dello sviluppo dell’umanità e, in una certa misura, lo si applica, per cosí dire, a ciò che l’umanità dovrà incontrare sempre di piú in futuro. Diventerà chiaro verso quale fine si stanno dirigendo le forze dell’umanità che si esprimeranno in processi direi ritmici di devastazione bellica, dei quali l’attuale catastrofe è solo l’inizio. È un concetto puerile credere che tutto ciò che seguirà questa catastrofe bellica, porterà una pace duratura all’umanità sul piano fisico. Non sarà cosí. Quello da realizzare sulla Terra deve essere uno sviluppo spirituale. Il cui spirito, direzione, significato, si vedranno, se si guarda indietro prima del Mistero del Golgota, in un periodo di tempo relativamente lungo, prendendo in considerazione il significato di quest’ultimo e poi cercando di vederne l’ulteriore effetto spirituale nel futuro sviluppo dell’umanità.
Abbiamo esaminato il Mistero del Golgota da molti punti di vista diversi. Oggi, a questi punti di vista, voglio aggiungerne un altro caratterizzando un po’ quello che nella civiltà umana ha preceduto il Mistero del Golgota, diciamo, fino al terzo millennio prima della nostra èra, che poi si è protratto nel tempo dello sviluppo cristiano e che, come sapete, è definito cultura pagana. In questa cultura pagana si è inserita, come un’oasi, la cultura giudaico-ebraica che era di natura completamente diversa e da cui poi è sorto il cristianesimo.
Possiamo capire la cultura pagana quando comprendiamo che si trattava essenzialmente di una cultura della conoscenza, della percezione, dell’azione di forze piú complesse di quelle terrene. Si potrebbe dire che è stato proprio tramite la cultura ebraico-giudaica che l’elemento morale è stato inculcato per la prima volta nell’umanità. L’elemento morale non aveva un’esistenza separata nella cultura pagana. D’altra parte, questa vecchia cultura era tale che l’uomo si sentiva parte dell’intero cosmo. A questo aspetto bisogna prestare particolare attenzione. L’essere umano che si trovava sulla Terra come membro della vecchia cultura pagana si sentiva membro dell’intero cosmo. Sentiva che le forze che regolavano il corso delle stelle continuavano nelle sue proprie azioni, o meglio, nelle forze che lavoravano nelle sue stesse azioni. Quella che in seguito è stata considerata astrologia, quella che è ancora considerata astrologia fino ai nostri giorni, è solo, vorrei dire, un riflesso, anche molto fuorviante, di quella che era la saggezza antica, che è stata tratta dai corsi degli astri e che allo stesso tempo ha offerto regole per l’azione umana. Si possono comprendere queste antiche culture solo se, dal punto di vista della Scienza dello Spirito, si fa un po’ di luce su quello che è stato effettivamente, in senso esteriore, lo sviluppo dell’umanità nel IV e V millennio precristiano.
Certo, presto parleremo del secondo e del primo periodo post-atlantico, ma non facciamo bene se in questi V, VI, VII millennio prima della nostra epoca immaginiamo l’esistenza umana sulla Terra troppo simile a quella nostra attuale. È vero che, quando in quegli antichi millenni percorrevano la Terra, gli esseri umani avevano una sorta di vita animica istintiva, un tipo di vita animica che per certi aspetti era piú vicina alla vita animica animale che alla vita animica umana di oggi. Ma dire, per esempio: «Sí, se si torna indietro a quei tempi antichi, le persone erano piú simili agli animali» è solo una visione molto unilaterale della vita umana. Chi camminava qui sulla Terra era certamente piú simile a un animale nella sua costituzione animica, ma questi corpi animaleschi degli uomini erano usati da esseri animici-spirituali che si sentivano parte integrante dei mondi sovrasensibili, in primis dei mondi cosmici. E si può dire che, se si va abbastanza indietro nel tempo, per esempio fino al V millennio a.C., gli uomini usavano i corpi animaleschi piú come strumenti che come mezzi per sentirsi interiormente. Se si vuole caratterizzare queste persone con esattezza, bisognerebbe dire: quando queste persone erano sveglie, andavano in giro come animali con una vita animica istintiva, ma in questa vita istintiva dell’anima sembrava esserci qualcosa di simile ai sogni del loro stato di sonno, erano come sogni lucidi. E in questi sogni lucidi si rendevano conto di come erano scesi solo per utilizzare i corpi di tipo animale.
Quello che era il vero stato interiore dell’anima umana passò poi come visione religiosa, come azione di culto al servizio di Mitra, dove vediamo che il simbolo principale è il dio Mitra che cavalca un toro, sopra di lui il cielo stellato a cui appartiene, sotto di lui il terreno, la Terra, a cui il toro appartiene. Questo simbolismo in realtà non era un simbolo per queste antiche popolazioni, ma era la percezione della verità. L’essere umano sentiva la sua anima in modo tale da dire a se stesso: “Quando, di notte, sono fuori dal mio corpo, appartengo a ciò che sono le forze del cosmo, del cielo stellato. Quando mi sveglio al mattino, uso l’istinto animale in un corpo animale”.
Poi, in un certo senso, si potrebbe dire che per lo sviluppo umano è arrivato un periodo di crepuscolo. C’è stata una vita umana un po’ piú ottusa, piú scialba, in cui i sogni cosmici si sono allontanati maggiormente, in cui la vita istintiva ha preso il sopravvento. Quella che era la costituzione dell’anima umana è stata preservata dai Misteri, soprattutto dai Misteri asiatici. Ma l’umanità generale, in quanto non coinvolta dalla saggezza dei Misteri, tra il IV e l’inizio del III millennio ha vissuto una vita piú o meno ottusa. Si può dire: in questo tempo, nel IV e all’inizio del III millennio prima del Mistero del Golgota, la vita generale del mondo asiatico e di quello allora conosciuto era una vita animica crepuscolare, una vita animica istintiva. C’erano però i Misteri in cui i mondi spirituali lavoravano davvero mediante cerimonie appropriate. E da lí il popolo veniva illuminato a sua volta.
Ma poi, all’inizio del III millennio, accadde qualcosa di molto significativo. Se si vuole definire l’origine di questa vita piú fioca e istintiva, si può dire che l’entità animico-spirituale dell’uomo non poteva ancora servirsi degli organi di comprensione umani veri e propri. Questi organi di comprensione erano già presenti, erano sviluppati nell’essere fisico dell’uomo, ma l’essere animico-spirituale non poteva servirsene. Gli uomini non potevano cosí ottenere alcuna cognizione attraverso il loro pensiero, attraverso la loro capacità di giudizio. Potevano ottenere solo ciò che veniva loro dato dai Misteri.
All’inizio del terzo millennio, nell’Est dell’Asia si verificò un evento significativo. Un bambino di una delle nobili famiglie asiatiche dell’epoca crebbe, senza essere osteggiato, nell’ambiente dei servizi cerimoniali dei Misteri. Le circostanze erano tali da permettere a questo bambino di partecipare alle cerimonie, probabilmente perché i principali sacerdoti dei Misteri avevano ricevuto una ispirazione che doveva permettere a quel bambino di partecipare. E quando l’essere umano che viveva in quel bambino raggiunse l’età di circa quarant’anni, accadde qualcosa di strano. Bisogna dire che i sacerdoti dei Misteri avevano previsto l’evento in modo per cosí dire profetico, e quell’uomo, che era stato lasciato crescere nell’ambito di uno dei Misteri dell’Asia orientale, improvvisamente, verso il suo quarantesimo anno, scoprí il significato di ciò che prima era penetrato nei Misteri solo attraverso la rivelazione, cominciò a comprendere con il giudizio umano. Fu, in un certo senso, il primo che poté servirsi degli organi dell’intelletto umano, ma solo in riferimento ai Misteri.
Se traduciamo nel nostro linguaggio di oggi ciò che i sacerdoti dei Misteri hanno detto su questo argomento, allora dobbiamo dire: in quest’uomo non c’era né piú né meno che Lucifero stesso incarnato. E questo è un fatto importante, un fatto significativo, che nel III millennio a.C., nell’Est dell’Asia ci fu veramente un’incarnazione fisica di Lucifero. E poiché questa personalità allora insegnava, da questa incarnazione di Lucifero emanò quella che in realtà è chiamata la cultura precristiana, o cultura pagana, che era ancora viva nella gnosi dei primi secoli cristiani. Non bisogna assolutamente limitarsi a esprimere un giudizio sprezzante su questa cultura di Lucifero. Perché ciò che della bellezza, persino dell’intuizione filosofica, vive anche nell’antica filosofia greca, nelle tragedie di Eschilo, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza quella incarnazione luciferica.
Quella incarnazione luciferica, come ho detto, era ancora influente nel Sud dell’Europa, nel Nord dell’Africa e nell’Ovest dell’Asia nei primi secoli cristiani. E quando sulla Terra ebbe luogo il Mistero del Golgota, questo poteva essere compreso grazie essenzialmente alla sapienza luciferica. Quella che all’inizio si proponeva come gnosi per comprendere il Mistero del Golgota era del tutto impregnata di sapienza luciferica. Per questo dobbiamo innanzitutto sottolineare: all’inizio del terzo millennio ci fu una incarnazione cinese di Lucifero. All’inizio della nostra era ci fu l’incarnazione del Cristo. E all’inizio l’incarnazione del Cristo fu compresa dal fatto che era ancora presente il potere dell’antica incarnazione di Lucifero, che in realtà scomparve per l’intuizione umana, per la forza umana, solo nel IV secolo dopo Cristo. Ma che dopo tutto aveva ancora i suoi effetti postumi, i suoi residui.
Ora, oltre a queste due incarnazioni, quella luciferica nell’antichità e quella del Cristo, che dà il senso effettivo allo sviluppo della Terra, una terza incarnazione avverrà in un futuro non troppo lontano. E gli eventi del presente si muovono già in modo tale che questa terza incarnazione si sta preparando. Se ci si riferisce all’incarnazione di Lucifero all’inizio del III millennio prima di Cristo, allora bisogna dire: attraverso di lui l’uomo ha acquisito la capacità di utilizzare gli organi dell’intelletto, il potere di giudizio. Fu Lucifero stesso, in un corpo umano, che per primo ha afferrato, con il potere di giudizio, quello che prima poteva entrare nell’uomo solo attraverso la rivelazione: il significato dei Misteri. Ciò che si sta preparando sulla Terra in un futuro non troppo lontano, è una vera e propria incarnazione di Ahrimane.
Ora, come sapete, dalla metà del XV secolo stiamo vivendo in un’epoca in cui l’umanità si sta avvicinando sempre piú al possesso del pieno potere della coscienza. Deve essere proprio questo il significato dell’approccio a questa incarnazione ahrimanica: che le persone si avvicinino a questo evento con piena consapevolezza. L’incarnazione di Lucifero fu in realtà evidente solo al potere profetico dei Sacerdoti dei Misteri. Anche quella che è stata l’incarnazione del Cristo durante l’evento del Golgota è avvenuta in modo molto inconsapevole per l’umanità. L’umanità deve vivere consapevolmente nei confronti dell’incarnazione ahrimanica sotto gli shock che si verificheranno sul piano fisico. Nell’ambito di una guerra perpetua e di altre avversità del prossimo futuro umano, lo Spirito umano diventerà molto inventivo nel campo della vita fisica. E per mezzo di questa inventiva nel campo della vita fisica, che non può essere evitata in alcun modo da questo o quel comportamento – si verificherà come una necessità – che renderà possibile una tale individualità corporea umana e che Ahrimane sarà in grado di incarnarsi in essa.
Questo potere ahrimanico prepara la sua incarnazione sulla Terra dal mondo spirituale. E cerca di prepararla in modo tale che essa – cioè questa incarnazione di Ahrimane in forma umana – possa sedurre e tentare le persone sulla Terra nel modo piú intenso possibile. Un compito dell’umanità nel prossimo sviluppo della civiltà sarà quello di vivere in modo cosí pienamente consapevole nei confronti dell’incarnazione ahrimanica che, diventando consci di chi è Ahrimane, di ciò che l’uomo può raggiungere o, diciamo, non può raggiungere attraverso la mera vita fisica, questa incarnazione servirà all’umanità per promuovere un piú alto sviluppo spirituale. Le persone devono dunque andare consapevolmente verso questa incarnazione ahrimanica e quindi sistemare e organizzare le cose in modo da diventare sempre piú consapevoli e coscienti in tutti i campi, cosí da vedere sempre piú quali sono le correnti che si muovono incontro a questa incarnazione ahrimanica. Gli uomini devono imparare a interpretare la vita a partire dalla Scienza dello Spirito, in modo da riconoscere le correnti che vanno incontro all’incarnazione di Ahrimane, che imparino a dominarle. Dovete sapere che Ahrimane vivrà tra gli uomini sulla Terra, che gli uomini si confronteranno con lui e decideranno da soli cosa imparare da lui, cosa accettare da lui. Tuttavia, non saranno in grado di farlo se non si impossessano di alcune correnti spirituali o anche non spirituali che Ahrimane utilizza per mantenere le persone il piú possibile inconsapevoli della sua venuta, per poter un giorno apparire sulla Terra e, per cosí dire, attaccare, tentare, sedurre le persone in modo che neghino l’evoluzione terrestre, affinché l’evoluzione terrestre non raggiunga il suo obiettivo. Si deve imparare a conoscere l’essenza di certe correnti spirituali e non spirituali se si vuole comprendere l’intero processo di cui ho parlato.
Non vedete allora, ai giorni nostri, quale numero di persone sempre piú grande non vuole davvero sapere nulla di una Scienza dello Spirito, di una conoscenza dello spirituale? Non vedete come stanno diventando piú numerose le persone per le quali le vecchie forze religiose non hanno piú alcun impulso interiore? Per molte persone di oggi, andare in chiesa o meno non ha piú alcuna importanza. Le vecchie forze religiose che spingevano all’azione non hanno piú alcun significato interiore per loro. Non si decidono nemmeno a prendere in considerazione ciò che può penetrare nella nostra cultura come una nuova vita spirituale. Si oppongono, la rifiutano, la considerano una follia, qualcosa di scomodo per loro, non la affrontano. Ma, vedete, l’essere umano cosí come vive sulla Terra è una vera unità. Non si può separare lo spirituale dal fisico. Entrambi lavorano insieme come un tutt’uno tra la nascita e la morte. E se l’uomo non assorbe lo spirituale attraverso le sue facoltà spirituali, lo spirituale è comunque sempre presente. Dall’ultimo terzo del XIX secolo lo spirituale fluisce intorno a noi. Fluisce nello sviluppo della Terra. E si può dire: lo spirituale c’è, solo che la gente non vuole percepirlo.
Ma anche se le persone non assorbono lo spirituale, eccolo! È qui! Che ne è allora di questo spirituale? Per quanto possa sembrare paradossale – perché molte cose vere e verissime sembrano paradossali agli uomini di oggi – gli uomini mangiano e bevono, forse lo fanno piú volentieri quelli che rifiutano lo spirituale. In queste persone che rifiutano lo spirituale, ma che comunque mangiano e bevono, lo spirituale fluisce, inconsciamente per loro, nel processo alimentare e digestivo. Questo è il segreto di quel cammino verso il materialismo che è iniziato con forza verso il 1840, o piuttosto si è preparato. Quelle persone che non accolgono le cose spirituali attraverso la loro anima, oggi recepiscono le cose spirituali mangiando e bevendo: mangiano e bevono lo Spirito. Sono divoratori di anime e di Spiriti. E su questa strada va lo Spirito che fluisce nell’evoluzione terrestre, entra nell’elemento luciferico, viene comunicato a Lucifero. La forza luciferica, che può aiutare la forza ahrimanica per la sua prossima incarnazione, diventa cosí sempre piú forte. Questo dovrà diventare una presa di coscienza delle persone: accettare che gli uomini del futuro assorbano consapevolmente la conoscenza spirituale o consumare inconsapevolmente lo Spirito e consegnarlo cosí alle potenze di Lucifero. Questa dinamica di divoramento dello Spirito e dell’anima è particolarmente incoraggiata da Ahrimane, perché gli permette di ipnotizzare sempre di piú le persone, in modo da poter entrare in mezzo agli uomini con la sua incarnazione e di prenderli di sorpresa in modo che non si confrontino consapevolmente con lui.
Ma Ahrimane può anche preparare direttamente la sua incarnazione, e lo fa. Gli uomini di oggi conducono di certo anche una vita spirituale, ma puramente intellettuale, e che non ha niente a che fare con il mondo spirituale. Questa vita puramente intellettuale si diffonde sempre piú tra la gente, ha preso piede dapprima nelle scienze, ma ora porta anche a tutti i tipi di eccessi nella vita sociale. Qual è la natura di questa vita intellettuale? Questa vita intellettuale è talmente poco connessa con gli interessi reali delle persone! Vi chiedo: quanti insegnanti vedete oggi entrare e uscire da scuole inferiori e superiori che in realtà servono la loro scienza non per entusiasmo interiore, ma per professione? Non c’è l’interesse immediato dell’anima legato con ciò che viene trasmesso. Lo stesso avviene anche nel caso dell’apprendimento. Pensate a quante cose sono imparate nelle varie fasi della vita senza un vero e proprio entusiasmo, un vero interesse per questo apprendimento, come per molte persone che vi si dedicano la vita intellettuale diventi solo esteriore. E quante persone devono produrre oggi tutti i tipi di opere spirituali, che sono poi conservate in biblioteche e che non sono vive spiritualmente. Tutto ciò che si sviluppa come vita spirituale intellettuale, senza che il calore dell’anima umana vi risplenda, senza che l’entusiasmo umano sia presente, favorisce direttamente l’incarnazione di Ahrimane nel suo proprio intento. Questo culla le persone nel modo in cui l’ho caratterizzato, in modo che può diventare molto propizio per Ahrimane.
Oltre a queste, ci sono numerose altre correnti nella vita spirituale o non spirituale che Ahrimane può utilizzare se le persone non le usano nel senso giusto. Negli ultimi tempi, avete sentito – e sentirete ancora – continuare a parlare che nel mondo devono essere fondati Stati nazionali, imperi nazionali. Si sente spesso parlare di “libertà dei singoli popoli”. Ebbene, nello sviluppo dell’umanità l’epoca in cui gli imperi dovevano essere fondati in base a legami di sangue e tribali è finito. E quando oggi si fa appello a legami popolari, tribali e simili, a legami che non derivano dall’intelletto o dallo Spirito, si promuove la disarmonia tra l’umanità. Ed è proprio questa disarmonia tra l’umanità che il potere ahrimanico può utilizzare in particolare. Gli sciovinismi popolari, tutti i tipi di patriottismo deleterio, saranno il materiale da cui Ahrimane ricaverà tutto ciò che deve avere.
Ma poi entra in gioco qualcos’altro. Oggi vediamo ovunque partiti che si schierano per questo o quello. Ora, in relazione a queste opinioni e ai programmi dei partiti, oggi la gente non ci vede chiaro e non vuole vederci chiaro. Oggi si può dimostrare con grande acume umano la cosa piú radicale. Il leninismo può essere spiegato molto abilmente, ma anche il suo contrario e tutto ciò che sta in mezzo. Oggi, potete rigorosamente dimostrare ogni opinione programmatica umana. Solo che chi dimostra l’opinione programmatica opposta ha ugualmente pienamente ragione. Lo spirito intellettualistico, cosí come prevale tra gli uomini di oggi, non è assolutamente sufficiente a dimostrare qualcosa nella sua vitalità interiore, nel suo valore vitale interiore. Si limita a dimostrare. Ma ciò che è stato dimostrato non va assolutamente considerato come qualcosa per cui valga la pena vivere, qualcosa di vitale. È per questo che oggi le persone si contrappongono nei partiti, perché ogni opinione di partito può essere dimostrata con lo stesso diritto, o almeno le opinioni di partito piú essenziali possono essere dimostrate con lo stesso diritto. Il nostro intelletto rimane allo strato superiore della comprensione delle cose, non penetra in quello strato dove si trova la verità. Basterebbe vedere la verità in profondità e in modo sufficientemente approfondito e abbastanza a fondo. Gli uomini di oggi amano rimanere in superficie con il loro intelletto e non penetrare attraverso forze spirituali piú profonde in ulteriori strati dell’essere che corrispondono all’essenza delle cose. Anche se basterebbe guardarsi un po’ intorno nella vita esteriore perché, anche quella piú esteriore, spesso mostra come si possa essere ingannati da ciò che la gente oggi ama. Oggi le persone amano i numeri nella scienza, ma anche nella vita sociale. Basta guardare la scienza socialista: è costituita quasi interamente da statistiche. E dalle statistiche, cioè dai numeri, si traggono le conclusioni, le deduzioni piú importanti. Ebbene, anche con i numeri tutto può essere dimostrato e tutto può essere creduto. Perché il numero non è un mezzo per dimostrare qualcosa, ma il numero è proprio un mezzo per ingannare la gente. Non appena non guardi la qualità dei numeri, trascuri la qualità e guardi il numero, puoi essere molto ingannato dal numero.
Un esempio evidente è questo. Ad esempio, si discute molto, o almeno si è discusso molto sulla nazionalità dei macedoni. Gran parte della vita politica della penisola balcanica dipendeva dalle statistiche che vi venivano fatte. Solo che qui le cifre hanno lo stesso valore di quelle di altre statistiche, quindi, che si facciano statistiche sul grano e sulla segale, o che si facciano statistiche su quante persone di nazionalità greca, serba, bulgara vivono in Macedonia. A questo proposito ciò che le statistiche possono dimostrare, è del tutto uguale. Lí troverete le cifre citate per i greci, per i bulgari, per i serbi, e da queste cifre si possono trarre le piú belle conclusioni.
Rudolf Steiner (1a parte – continua)
Conferenza tenuta a Berna il 4 novembre 1919. O.O. N° 193.
Traduzione di Angiola Lagarde.
Da uno stenoscritto non rivisto dall’Autore.