Il 2024 anno del Drago, quindi di cambiamenti epocali, nonché anno bisestile, inizierà in uno scenario internazionale drammatico, tra i fatti tragici del Medio Oriente – dove già sono in vendita lussuosi condomini progettati senza ritegno, da edificare dove oggi sorgono cumuli di macerie fumanti, e dove la nuova strage degli innocenti prosegue senza pietà – e gli altri scenari di guerra, compresa quella nei settori economici e politici.
La Guerra per eccellenza è quella verso l’uomo, inteso come creatura divina: il transumanesimo ci vuole sempre meno etero, sempre piú controllati dalla scienza e fusi con le macchine, che in un prossimo futuro dovrebbero controllare anche i nostri pensieri e i nostri sogni. Dunque dobbiamo essere sempre piú fluidi, manipolabili e rifiutare tutti i pilastri della Civiltà finora conosciuta, a partire dalla Patria e dalla Famiglia, due Mali assoluti secondo la propaganda mainstream sempre piú insistente.
Da Rudolf Steiner e da Massimo Scaligero eravamo stati adeguatamente avvisati dell’arrivo di tempi cosí oscuri, con gli Ostacolatori potenti e aggressivi come non mai.
Purtroppo coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere l’opera, se non la persona stessa di Massimo Scaligero, hanno avuto grandi difficoltà a fronteggiare questo attacco globale. Non si sono organizzate delle Comunità in cui resistere insieme e portare avanti con sacrificio e abnegazione l’insegnamento dei Maestri. Ci sono piccoli manipoli coraggiosi e singoli individui che seguono la Via e danno il loro contributo al Mondo Spirituale, la lotta resta però impari finora.
Tempi molto duri si presentano, possiamo però intuire che il rinnovamento sarà anche profondamente positivo alla fine, e le cose non andranno affatto come le Forze dell’Ostacolo si aspettano.
In questo mio padre, Fulvio Di Lieto, fu a suo modo profeta, con le sue intuizioni poetiche. Nella sua poesia “Tempo Nuovo” si avverte una certezza, che deriva anche da ciò che lo stesso Rudolf Steiner ci ha promesso.
Oggi esultate, sta per aver fine
la civiltà maestra del morire:
il fuoco che devasta le città
è l’ultimo respiro del dragone,
l’estremo disperato inoffensivo
colpo di coda sotto un cielo plumbeo
del Leviatano dell’Apocalisse.
Perciò gioite: quello che prorompe
nell’aria non è il rombo distruttivo
di un’ogiva che esplode, è la sonora
Voce che annuncia l’èra dello Spirito,
búccina d’oricalco, coro angelico
il pulsare di eliche e reattori.
Poi sarà luce d’oro il vivo Sole,
opale iridescente la rugiada
sulle foglie dell’Eden ritrovato.
Perciò non vi sgomenti l’ora greve
che scandisce la livida clessidra
di mille guerre combattute, sabbia
le utopie, le chimere, i vaniloqui
concettuali, le filosofie.
Perciò esultate: si rischiara, aprendosi,
fulgido l’orizzonte al tempo nuovo.
Dunque un Tempo Nuovo ci attende dopo la Purificazione, che è imminente, vale la pena di attendere e di soffrire, affidandosi alla Madre Divina, al Christo che cammina tra noi in veste eterica, a Michele e alle sue schiere, che sono lí per noi se riusciamo a liberarci della nostra zavorra di paura, attaccamenti, illusioni e debolezze.
Quando i Tre Re Magi, grandi sapienti e Iniziati, arrivarono alla Casa della Santa Famiglia e trovarono il Bambino Divino che era la manifestazione del loro Maestro, furono guidati da una Stella, da una visione, e percepivano una nuova corrente nella Storia del Mondo, scritta negli Astri che essi cosí bene studiavano da molte vite. Quella corrente divina risultò in seguito inarrestabile.
Fu poi necessaria ahimè, la strage degli innocenti, affinché tutto potesse compiersi fino in fondo.
Ed è ciò che sta avvenendo ai nostri giorni.
La crudeltà inaccettabile della morte e della sofferenza di tanti innocenti, in Terra Santa in particolare, e poi in tutto il mondo, è un grande Olocausto che sarà propedeutico a ciò che vedremo a breve. Noi possiamo avvertire questo Fluido Aureo, questa corrente inarrestabile che nonostante l’azione malefica e perseverante del Male è destinata a spazzare via tutti i suoi diabolici disegni.
Il Futuro non è come lo immaginano i Potenti della Terra, non è Unipolare come lo vorrebbero gli Stati Uniti d’America e i saltimbanchi che sono rimasti a “governare” sulle macerie economiche e morali di quella che una volta fu la Civiltà dell’Europa Cristiana.
Non è nemmeno Multipolare come la progettano i Brics, che non riescono ad uscire dalla trappola ahrimanica del materialismo storico e della Tripartizione Inversa, vera pentola del Diavolo.
Nel Futuro tanti piccoli Regni Aurei dovranno proteggere ed amare il loro pezzetto di mondo e tutti i suoi abitanti, e dividere le risorse equamente. Guide protette dal Mondo Spirituale vigileranno affinché ciò avvenga.
Allora sí che la Terra potrà guarire dalle sue ferite e ritornare ad essere quel Giardino che è la vera Patria della Creatura nata ad immagine di Dio!
Lo illustra un’altra poesia di Fulvio Di Lieto, “Il giardino”:
Si consumò l’inganno, e noi cedemmo.
Ora il Giardino è chiuso, lo nasconde
un recinto di pietre rugginose.
Vi è ritagliato il vano di una porta
formata da mattoni, senza luce,
porta cieca, innestata all’armatura
della cinta muraria. Noi volemmo
cosí, quel giorno, in cui tutto ci apparve
possibile: negare la Tua mano,
sottrarci alla tutela, camminare
per vie traverse, oscure, solitarie,
ma intrise di una ignota libertà.
Era il nostro destino, il Tuo disegno.
Il Giardino fu chiuso, e noi perdemmo
il miele dei suoi fiori, dei suoi frutti.
Il cammino fu duro: sabbie, rovi,
belve, serpenti, uomini in agguato
per annientarci con il ferro e il fuoco,
e noi costretti a uccidere e lordare
la Madre Terra con umori e sangue.
Quanti millenni da quel giorno in cui
l’Angelo ci scortò fuori dall’Eden,
quanti pensieri, quanti sogni, un lungo
pianto represso, trattenuto, un grido
come una perla nera in fondo al cuore.
Ora il pianto si scioglie, erompe, scuote
i nostri corpi martoriati. Aiutaci,
Tu che conosci i morsi del dolore
umano. Manda l’Angelo a suonare
la sua tromba di gloria e sgretolare
quel muro ostile, quella dura porta.
E noi sapremo, liberi dal Male,
rendere il mondo intero un paradiso.
Cosí fu scritto, e questo noi faremo.
Quel Giardino perduto è in fondo all’anima di ognuno di noi, la Bellezza della Natura nel suo splendore ce lo ricorda, quello che manca è la nostra scelta di essere veramente guardiani al servizio della creazione, e quando il Fluido Aureo avrà compiuto la sua opera e il muro sarà stato abbattuto, finalmente ricorderemo e vedremo la nostra Casa!
Shanti Di Lieto Uchiyama