Superare l'asservimento

Etica

Superare l'asservimento

La Cabala

 

1. Globalizzazione

 

In questi anni, e sempre piú rapidamente in que­sti mesi, assistiamo al declino del dominio del­l’élite neoaristocratica e finanziaria che ha tramato per secoli. Come chiamare questa ristretta casta di potenti famiglie? Molti indicano costoro come la “Cabala”, facendo riferimento a una serie di concetti o teorie che attribuiscono un’influenza segreta e maligna a gruppi di potere (spesso ebraici di origine cazare come i Rotschild), lobby che agiscono nell’ombra per controllare gli eventi mondiali oppure si manifestano impudentemente come nel Forum di Davos.

 

 

Una spinta palingenetica

 

Trump

 

Il paragrafo precedente potrebbe essere considerato complottista o delirante, ma le frasi riportate non sono di chi vi scrive quanto piuttosto parole d’ordine dei M.A.G.A. “Make America Great Again”. È questa la parte piú attiva del movimento che sta prendendo il controllo ideologico del partito Repubblicano e si appresta ad eleggere il futuro presidente degli Stati Uniti d’America. Non è piú possibile non riconoscere che qualcosa di molto ampio si stia profilando all’orizzonte. Una visione ideale e prepolitica ha raggiunto parte della popolazione statunitense, trasformando queste elezioni in uno scontro tra due visioni opposte del mondo. È necessario guardare i filmati dei seguaci di Trump per comprendere che quell’entusiasmo non è solo una superficiale tifoseria populistica, ma è legato alle forze piú profonde di quella nazione. Come ai tempi dell’Impero Romano una feroce lotta è in corso tra due fazioni imperiali. Allo scontro tra le legioni del passato, si è sostituito (per ora) uno scontro di comunicazione. Secondo i MAGA, se dovesse accadere qualcosa di piú nefasto una parte dell’esercito (sostanzialmente trumpiana), si scontrerebbe con FBI e Cia, espressioni dello Stato Profondo (Deep State). Un fenomeno che ci riporta ancora una volta alle guerre civili nella Storia romana. Per ora, non vogliamo entrare nel merito della fisionomia di Trump, ma soltanto osservare la forma mentis dei suoi piú attivi sostenitori.

 

 

L’ingenua efficacia dei simboli

 

Ormai la cronaca dei fatti tra le due fazioni imperiali è opposta e inconciliabile. Da un lato c’è la corrente dominante fino ad oggi, quella legata alla Cabala e al Forum di Davos. La narrazione propagandistica di questa fazione si riverbera soltanto nei media ufficiali (mainstream) dell’Im­pero d’occidente. Il presidente Biden continua ad esercitare un racconto ormai frusto in difesa della “democrazia” e con la demonizzazione di Russia, Iran e Cina, senza tenere conto della nascita di una mondo multipolare con i BRICS che accolgono di mese in mese sempre nuove province (Stati) dell’ex impero sfaldato e basato economicamente sul dollaro.

 

Arcangelo Michele

 

Sull’altro versante è presente una controparte semireligiosa che sostiene il futuro imperatore con toni apo­calittici e una mitologia ingenua ma efficace. Grazie anche all’humus religioso degli USA si è sviluppato un movimento, quello di QAnon, che rispetto al 2020 ha iniettato una carica palingenetica nei repubblicani. Fenomeno, questo, piú imponente di quello dei sostenitori dei Tea party di quattro o cinque anni or sono. Ripor­tiamo qui un’immagine che, come tante altre, proviene dagli Stati Uniti e circola sui canali Telegram e X-Twitter. Potrebbe sembrare una rappresentazione premoderna, e in effetti parla un linguaggio antico, ma essa si conforma al grado di ingenuità del popolo americano, dato il tono espressivo di questo arcangelo che ricorda il Cristo ma ha le ali (in effetti tutti i patrioti, inconsciamente chiamano Dio il loro arcangelo di popolo. Su tale punto Rudolf Steiner ha fatto estrema chiarezza). Questa propaganda MAGA è molto piú estrema di quanto osò fare la Democrazia Cristiana nelle elezioni del 1947 contro il fronte socialcomunista. Ingenuità che comunque pone ancora una volta l’anglosfera statunitense al centro del cambiamento in atto nel Quinto periodo di civiltà. Quindi, come indicato da Rudolf Steiner, il declino dell’impero d’Occidente non significa declino dell’influenza che la sfera anglofona eserciterà ancora per lungo tempo. Per un europeo evoluto sarebbe difficile oggi affrontare la lotta politica con queste simbologie, perché le sovrastrutture razionali nella vecchia Europa sono diverse da quelle degli Stati Uniti. In realtà ciò che sta avvenendo è abbastanza inconcepibile per le élite ciniche e iper-materialiste che difendono i cosiddetti diritti civili e l’ideologia Woke, soprattutto per le élite europee. Chi detiene ancora il potere dei media non comprende l’ingenua efficacia dei simboli patriottici connessi con una visione spirituale.

 

 

Le forze del Male

 

Baal Sacrifici umani

 

La sostanza del racconto propagandistico dei QAnon è sostanzialmente verosimile: le élite oc­cidentali sono corrotte, la pedofilia imperante a certi livelli di potere, la narrazione LGBT assolutamente dominante viene iniettata nelle scuole, la cultura Woke è antistorica e umilia i sacrifici evolutivi delle generazioni che ci hanno preceduto, la propaganda sul clima è piena di falle, fantasie e imprecisioni, l’im­migrazione forzata determina miseria e delinquenza. Vi sono inoltre narrazioni ancora piú estreme che entrano nel circuito dei social frequentati dai QAnon. Sono notizie non ancora accertate riguardanti sacrifici umani e ogni genere di nefandezze addebitabili alla Cabala e a certe lobby cazare dedite a Baal, viene accettata la presenza dell’aiuto di extraterrestri amici o nemici come i “rettiliani”, si consolida l’idea della Matrix illusoria. Possiamo quindi intravedere scenari di scollamento dalla modernità a causa della superstizione, la quale non è altro che la trasposizione sul piano fisico di fenomeni reali, ma su di un altro piano. Dal momento che la Scienza dello Spirito cerca di ottemperare l’esercizio della Spregiudicatezza non entriamo nel merito sulla possibilità che certi accadimenti possano avverarsi, è necessario però sottolineare che la caricatura materialisticheggiante dei fenomeni occulti non aiuta a comprendere a fondo l’importanza dell’ascesi del Pensiero come quella indicata da Massimo Scaligero e da Rudolf Steiner. Il velo di Maya non si strappa con i post su Telegram.

 

 

Make America Great Again

 

Oltre alla predisposizione a una certa Spregiudicatezza cognitiva, i QAnon predicano la “Positività vibrazionale” (una caricatura di quella dei cinque esercizi), un comandamento umorale a cui sono tenuti i patrioti, i quali vivono nell’attesa di una vittoria certa, con lo slogan “Faremo di nuovo grande l’America”. La cosa non è di poco conto poiché concentra il pensare e il sentire collettivo verso l’inveramento del fatto. È questa, una tecnica che sortisce degli effetti grazie alle forze della Fede e disorienta gli avversari. Nella loro ingenuità molti aderenti QAnon osservano il “campo vibrazionale” della Terra, con tanto di diagrammi. Costoro non conoscono alla radice ciò che realmente sono le forze eteriche studiate dalla Scienza dello Spirito, per questo pensano che delle macchinette elettriche possano rilevarle.

 

Cigno nero

 

Accanto alle credenze sulla risonanza di Schumann ci sono poi i risvolti numerologici che predicono il cambiamento con ogni sorta di coincidenza. Infine, l’uso di simboli come il Cigno Nero (The black Swan), per cui” la tempesta” sta per scatenarsi, tempesta da cui si sentono di uscire vittoriosi poiché dispongono della forza della Fede. Infine, sempre nei QAnon albergano aspettative messianiche di caduta del sistema economico che prende il nome di GESARA (Global Economic Security and Recovery Act). Comunque, la parola d’ordine, quella compresa dalla maggioranza elettorale statunitense è una frase patriottica: Make America Great Again e su questo aspetto per ora, ci concentriamo.

 

 

Tre fenomeni sempre connessi al patriottismo spinto

 

Patriottismo spinto

 

Quando una figura politica si fa interprete di un sentire popolare vasto e patriottico, si determinano tre fenomeni che vanno accettati per quello che sono, senza giudizi di simpatia e antipatia:

 

1) Il declino del concetto di democrazia e “democratico” a favore di un rapporto carismatico con la personalità idealizzata.

2) Le forze dell’anima di quel popolo divengono oltremodo presenti e inducono un senso contagioso di fede e speranza, affidata a una singola personalità.

3) La dialettica politica passa in secondo piano rispetto al fascio di forze evocato, e la personalità umana deputata a raccogliere quelle idee viene in qualche modo “afferrata” nella volontà. Emerge allora nel capo un ente spirituale “altro”, ente strettamente connesso al karma della nazione. Ora, negli Stati Uniti ritroviamo due di queste tre condizioni e sfioriamo la terza.

 

 

Forze patriottiche al di sotto e al di sopra della logica umana

 

È a questo punto che dobbiamo riflettere sulle parole del Dottore espresse in un ciclo di conferenze a cui abbiamo già fatto riferimento sull’Archetipo nel mese di ottobre del 2023. Nel “Karma della non Veridicità” (O.O. N° 173b). In queste conferenze Rudolf Steiner ci spiega come le forze del sangue agiscano al di sotto della logica umana sospingendo gli eventi delle Storie nazionali: «Mentre dunque l’unica risposta di chi non è ricercatore dello Spirito è: “Attraverso il mio sangue appartengo alla mia nazionalità, attraverso il mio sangue difendo ciò che vive nella mia nazione, attraverso il mio sangue sento il dovere di identificarmi con la mia nazionalità”, il ricercatore dello Spirito deve darsene un’altra: “Attraverso il mio karma sono legato alla mia nazionalità, perché è parte del karma”».

 

Poco oltre il Dottore continua con queste parole: «Il sangue è al di sotto della logica, il karma al di sopra della logica. Perciò da queste realtà (quella del sangue) devono necessariamente nascere conflitti nella convivenza umana. E questi conflitti vanno appunto intesi come necessari. Il paradiso non sta in terra».

 

Il patriottismo spinto diviene quindi contagioso, e colpisce le folle creando uno stato d’ebbrezza, fenomeno questo che coloro che conoscono la Scienza dello Spirito definirebbero luciferico. Questi eventi nel progredire della Storia sono spesso presenti e alle volte controbilanciano le forze infere legate al peggiore egoismo. Per questo motivo le personalità carismatiche a sfondo patriottico hanno un ruolo significativo e vanno osservate con attenzione. La personalità carismatica è afferrata da un ente “altro” che è veicolo acceleratore di forze di destino della comunità che rappresentano, forze che vanno al di là della personalità propriamente umana del leader. Il vero discrimine è quindi comprendere che le responsabilità riposano: sia nelle forze dell’Io di un capo politico, sia nella forza con agiscono le forze del karma del suo popolo. Oggi abbiamo scritto di Trump, ma lo stesso metro potrebbe essere applicato a Fidel Castro in rapporto al popolo cubano. L’ideologia non conta.

 

 

Equilibrio ed equanimità senza rinunciare al giudizio

 

Equilibrio

 

È giusto essere liberi dallo spirito d’avversione quando osserviamo la figura di uno statista, presente o passato. Altrettanta equanimità ci è richiesta nel non adorare fanaticamente la medesima personalità politica. Riporre esagerate speranze in un capo politico è un errore grave quanto l’odio smisurato portato verso di esso. Va tenuto conto che un vero statista solleva ondate di consenso superando perfino gli impedimenti della de­mocrazia, e dei mandati limitati, ma ciò avviene perché la politica è una sublimazione della guerra. Al politico sono richieste doti di tattica e strategia ma il politico, il leader, il condottiero lo si vede mentre sposta le pedine sulla scacchiera. Come nel gioco degli scacchi, in politica, è contemplato l’inganno pur di giungere al risultato. Si dice che il fine giustifica i mezzi, ma dal punto di vista morale ciò è inaccettabile. Al che noi possiamo domandarci se una personalità spiritualmente integra possa realmente fare politica. La risposta è che un Iniziato dotato di sensibilità morale, amore per il prossimo e per il Divino, capacità di pazienza e sottomissione, di dedizione silenziosa ed incapacità di mentire, non può svolgere quel ruolo. Esiste però la possibilità che una figura spirituale elevata riceva dal Cielo l’incarico prenatale di fare evolvere il proprio popolo agendo sul piano del potere esteriore. Costui dovrà per forza nascere e sviluppare qualità logiche e razionali impregnate di ambizione personale, forza carismatica ed astuzia. Ne consegue che quello spirito destinato al comando, dovrà dimenticare, in quella precisa incarnazione, molti degli insegnamenti spirituali maturati nelle vite precedenti. Un sacrificio enorme che alle volte potrebbe essere “ricompensato” anche con il martirio, l’esecrazione o la demonizzazione post mortem.

 

 

Non tutti sono Garibaldi e Bixio

 

L’odio, l’avversione preventiva verso qualsiasi figura politica che sia manifesta o si sia manifestata, ci chiude ad ogni comprensione dei fili del karma del popolo che ha condotto o sta conducendo. Oseremmo dire che lo studio biografico di qualsiasi anima di uno statista (manifesto e riconoscibile) va affrontato amorevolmente, con tatto e rispetto, carità e desiderio di comprensione del “perché” quell’essere si comporta in quel modo. Se siamo accecati dall’avversione verso qualsiasi figura umana, ci allontaniamo dalla comprensione dei fatti in relazione alle necessità del Karma del popolo che quel politico rappresenta.

 

Bettino Craxi e Aldo Moro

Bettino Craxi e Aldo Moro

 

Ammissibile è rivoltarsi contro le forze oscure, contro i demoni che asserviscono le mafie e gli Stati, ma non dobbiamo odiare la persona in sé. Ricordiamo che non c’è politico che non sia soggetto a ricatti che coinvolgono (andiamo in ordine crescente per gravità) la posizione economica, la carriera, la famiglia, la vita stessa. Alle volte il tempo è galantuomo: si pensi a due figure della Prima Repubblica, statisti che molti, all’epoca, hanno avversato ideo­logicamente e tra questi chi vi scrive.

 

Eppure, Bettino Craxi e Aldo Moro hanno espresso a modo loro una dignità di valori riferiti all’indipendenza di questa nazione. L’Impero d’Occidente permise loro di fare ben poco, pur tuttavia si discostarono dagli ordini imposti. Si pensi a Craxi con l’episodio di Sigonella e Moro con la politica di apertura ai Paesi Arabi. Che fine fecero? Craxi morí in esilio difeso dagli Arabi, Moro, lo dice la Storia, fu assassinato per ordine della CIA che indirizzò le Brigate Rosse.

 

11. Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio

Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio

 

Oggi il livello di ricatto e barbarie è aumentato ulteriormente. È legittimo pen­sare che ogni governo di questa nazione, destra o sinistra, di ieri e di oggi, sia stato condizionato con ricatti inimmaginabili. Non tutti i governanti sono camerieri al servizio dell’Impero e non tutti i go­vernanti hanno il coraggio di Giuseppe Garibaldi o di Nino Bixio. Esistono le zone grigie e le vie di mezzo. Esistono perfino le conversioni improvvise, i voltafaccia dell’8 settembre quando tutto il popolo italiano si ritrovò ad essere antifascista in piazza.

 

In conclusione, domandiamoci: quella conversione improvvisa del dopoguerra a chi fu addebitabile? Non è forse parte dell’anima profonda delle popolazioni italiche lo schierarsi opportunisticamente con il nuovo padrone di turno? Confidiamo che un rinnovato voltafaccia dei vertici di questa nazione si profili presto e sia possibile abbandonare l’atlantismo spinto, l’asservimento ai diktat occulti dell’agen­da 2030 per lo sviluppo sostenibile e alla cultura LGBTQ che appesta le scuole. Preghiamo fiduciosi.

 

 

Salvino Ruoli (2. Fine)