Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

 

Carmelo Nino Trovato «Le Acque sognanti – Adorazione della rosa

Carmelo Nino Trovato
«Le Acque sognanti – Adorazione della rosa»

 




 

Farfalle

 

Bianche farfalle

volteggiano nel sole.

S’inseguono

nella danza d’amore

e vibrano nel vento

le delicate ali.

Fino a quando

nella luce dorata

si compie l’amore.

 

 

Tempesta di primavera

 

Gl’infiniti tuoi volti,

Natura,

vorrei cantare

che del Creato

sono meraviglia.

Tutti i colori e gli eventi

che cielo e stagioni

mutano in te.

Tutto è bellezza,

anche venti

impetuosi e tempeste:

bellezza d’ira divina

che l’uomo scuote

e a coscienza desta.

 

Alda Gallerano

 




 

MORALE

 

Sacerdote e fiamma

 

Stipite di pietra rozza

giudizio a chiave di volta

che regge arco di carne

e di Anima e di Coscienza

pilastri di sacra fattura

insindacabili ed accolti

in Cuore

d’Amore immortale.

 

Qui s’apre la soglia lucente

la porta e la salvezza

non a martiri e santi

e a fortunosi mortali

piuttosto a ferite e piaghe

a lacrime mute e sospirate

lontane e mai pronunciate.

 

L’Universo tutto si spiega

all’esperienza

greve e torbida

che ha avuto

conoscenza e pena

non ripete

e cede all’abbraccio

di Fiamma  che tutto può

lenisce e cura e salva

e brilla la scintilla divina.

 

Marcello Sebastiani

 




 

PRIMO MATTINO

 

Liliana Macera Campagna

 

Un vento tiepido,

una leggera pioggia,

poi il sole splendente

illumina l’alba.

Si gonfiano

le gemme del viburno,

del ribes

e della betulla.

L’ansia trepida

dei vapori

che si sprigionano

nell’aria

richiama un’ape

che riprende a volare.

L’erba è morbida

come la seta.

Percepisco i rumori

piú sottili

che attraversano

il silenzio

trasparente

del primo mattino,

mentre l’olfatto

coglie il profumo

delle radici

e della terra umida.

 

Dipinto e lirica di Liliana Macera

 




 

COME DI NOTTE ALLO SPECCHIO

 

Allo specchio

 

Nel farsi del buio

la notte si disfa:

un continuo liquefarsi

di sogni rarefatti

che animano

corpi disfatti

dal sonno.

Indagarsi:

aprire un’inchiesta

su come

la notte disponga

noi stessi nel sonno

che spesso ci porta

a sogni

che tolgono quiete

al giorno.

Trovare un colpevole

è la via piú facile

per lasciarlo fuggire:

a nessuno piace

incarcerarsi

per darsi pace.

La notte

è uno specchio

per gli occhi chiusi,

soddisfatti o delusi:

l’immagine

che ne ritorna

non dipende

da quello che siamo

ma da ciò che vogliamo

o fuggiamo.

Un attimo

e ti vengo incontro,

un altro

e subito scappo.

Sul fare del giorno

quando il sonno

esaurisce

il suo effetto

anestetico

e la coscienza

a fatica

riprende il suo posto

a stento

mi riconosco

tanto sono

patetico.

Allora mi alzo

per lavare via

quel resto

di sogni incrostati

che dicono

piú di quanto

sono disposti

ad ammettere.

Ma a ricondurre

all’azione

la vita

che non li ammette

sono i sogni

a finire in prigione

e la vita

a restare in manette.

 

 

Luca Massaro