R. Tagore, K.S. Mathur, I.D. Sharma

Recensioni
Centouno poesie

di Rabindranath Tagore

101 poesie Tagore

 

Questo volume, preceduto da prefazione e introduzione di Humayun Kabir, è una scelta della poesia di Tagore attraverso 60 anni di produzione ininterrotta (1881-1941): testimomonia la convergenza di tre elementi nell’animo del poeta: l’eredità tradizionale indiana, il tempo trascorso con la gente semplice del Bengala e il potere di assimilare la cultura occidentale. Questi tre elementi si fondono in Tagore, grazie alla forza poetica della sua personalità.

 

Rabindranath Tagore

Rabindranath Tagore

 

Questa piccola antologia è stata curata in modo tale da chiarire il legame tra l’intimo impeto lirico del poeta e la sua esperienza extra­sensibile.

 

Massimo Scaligero

 

Rabindranath Tagore, One Hundred and One Poems.

London, Asia Publishing House, 1966.

Da: East and West, Settembre-Dicembre 1969, Vol. 19, No. 3/4.

Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO).

 




 

Caste e rituali in un villaggio Malwa

di K.S. Mathur

 

Caste and Ritual in a Malwa Village

 

Vi sono quattro parti in questo libro: nella prima l’autore intro­duce il lettore nell’ambiente umano, storico-geografico e climatico della regione di Malwa; nella seconda esamina la struttura sociale del villaggio, il suo carattere di comunità unita da residui legami tradizionali, riti e sistema delle caste; la terza parte è un’analisi del sistema di credenze degli indú Potlod, che mette in luce l’aspetto popolare e rurale dell’induismo, nel quale, facendo appello alle fonti tradizionali, l’elemento metafisico-filosofico è realizzato nella forma mistico-devozionale; la quarta parte approfondisce l’espres­sione sociale e domestica del rito religioso, con le sue diverse implicazioni quotidiane. Abbiamo qui una monografia preparata con un corretto sistema di ricerca; è un valido contributo agli studi etnologici sull’India.

 

Massimo Scaligero

 

K.S. Mathur, Caste and Ritual in a Malwa Village.

London, Asia Publishing House, 1964; XII + 216 pp.).

Da: East and West, Marzo-Giugno 1968, Vol. 18, No. 1/2.

Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO).

 




 

Spazio. Un problema in politica

di Indra D. Sharma

 

Outer space

 

L’autore, Rettore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università del Panjab, Chandigarh, vuole fornire un esempio di “scienza politica della scienza”, riguardo ai problemi posti dalla cosiddetta conquista dello spazio. Egli tratta la materia da un punto di vista giurigico-politico, con estrema chia­rezza e competenza; dà sviluppo logico a una pre­messa che, allo stato attuale delle cose, è valida solo ipoteticamente. Solo ipoteticamente, a causa della posizione stessa della scienza, che contempla lo spazio come un essere fisico-matematico, cioè astrat­tamente, e quindi non può dimostrare che esso sia conquistabile in senso concreto. È la posizione della scienza che ha perso il proprio contenuto metafisico, non rimpiazzabile da un sostituto come la filosofia della scienza: una posizione che non può che essere empirica e di conseguenza dogmatica, poiché questo empirismo – il fenomeno, il fatto, il volo astronautico – ha il valore di un fatto incontestabile per il pensiero indagatore. Questo pensiero non muove piú da un uomo libero, ma da un fatto autosufficiente.

 

Università del Punjab, Chandigar, India

Università del Punjab, Chandigar, India

 

Una volta eliminato questo tipo di restrizione, scopriamo che il lavoro di I.D. Sharma è valido e indubbiamente utile dal punto di vista politico-giuridico: come esercizio, in effetti, come lui stesso afferma.

 

 

Massimo Scaligero

 

 

 

Indra D. Sharma, Outer Space. A Problem in Politics.

Agra, Lakshmi Narain Agarwal Educational Publishers, 1964.

Da: East and West, Marzo-Giugno 1968, Vol. 18, No. 1/2.

Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO).

 




 

Link agli articoli originali in inglese: “R. Tagore, K.S. Mathur, I.D. Sharma”