Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

 

Carmelo Nino Trovato «I giardini della notte»

Carmelo Nino Trovato «I giardini della notte»

 




 

Visione del re

 

Solo e smarrito

nei meandri dell’anima

da una forza avvinto

che ti lega alla terra,

all’oscuro che espande

il suo dominio su tutto

e riempie ogni vuoto

di false speranze

oh uomo, tu vivi;

dalle altezze precipiti

e nel cadere profondo

ogni legame si scioglie,

ogni varco si chiude

nelle lacrime amare

del Dio perduto.

Fantasma respiri

nella tua nuda prigione

la cera del morto,

lo scialbo vapore

della tua libertà,

schiavo tra schiavi

come un simbolo immane

nel riflesso del re

ti culla l’incanto.

 

 

Raffaele Sganga

 




 

Like Major Tom

 

Major Tom

 

Camminare con il sole e il vento in faccia

lungo i metri che la legge concede,

ad occhi chiusi per far sí che la luce

soffusa sotto le palpebre

conceda una vista che oltrepassi

l’ostinato presente.

 

E stare come nudi rami

in attesa che le foglie nascondano

e proteggano l’essere

e nutrano la nostra fame di quiete.

 

Se fosse questa una missione

ci saremmo almeno preparati

come astronauti in attesa del lancio

su una rampa del Kazakistan.

 

Tenere gli occhi chiusi ancora un poco

per vedere Terra come ne fossimo usciti

e provare nel confine della propria solitudine

a cantare una canzone in attesa

di essere liberi una volta ancora.

 

 

Luca Massaro

 




 

Nascere

 

Neonato

 

Spianarsi su curva di mondo

per poi ergersi

con sforzo verso il cielo

in continua speranza verticale

e tutto respirare

in sacro destino da scoprire

con altalena di vita

scivolosa sul fianco del corpo

che cede

senza torcere un solo pelo

in piú del conto approssimato

in siderali distanze.

Cedere

e ancora vivere

in rinnovato giorno di nascita

per sé, per la madre

sacrificata al momento confuso

nel supremo dubbio del parto

nell’urlo salvifico di tanta

fragile carne

che fino alla fine si muove

nel crescere

nel cedere

in continuo canto.

 

 

Marina Coli

 




 

Strascico estivo

 

Lo scoglio

 

Porta appresso

un sole fresco

Settembre

sbiancato e sbilenco.

 

Tappeti scricchi

marroni e sparsi,

foglie inutili allo stare.

 

L’agglomerato umano

farnetica

la fretta cittadina

cieca a colori e silenzi

 

routine insulsa e cigolante

che fa a meno di tutto

eccetto dell’inutile bagaglio.

 

Riprende se stesso

con indolente moto

il mare fantasticato diverso

 

non nuovo preludio

ma la fine del sogno d’estate

dall’epilogo stridulo e triste.

 

Appeso al forse

stropicciato e stinto

un pensiero cerca lo scoglio.

 

 

Marcello Sebastiani

 




 

Nocciolo e petunia

 

Nel fresco della sera

ristorata da pioggia

delicato e sottile

sale il profumo

di bianche petunie.

I rami del nocciolo

come piume d’uccello

muovono al vento

foglie un po’ avvizzite.

 

 

Alda Gallerano

 




 

Stella del mattino

 

Accanto e intorno a te

un canto meraviglioso

vuol farsi tuo

per quanto meravigliosa tu sia,

oh stella del mattino!

 

Sei immagine fecondatrice

per le crisalidi (d’oro)

che anelano

ad una ri-ascesa

senza tempo.

 

 

Marco Argenti