Lezione esoterica

Scienza occulta

Lezione esoterica

Come nel numero precedente, quattro persone presenti alla Lezione esoterica di Rudolf Steiner hanno preso appunti in modo diverso. Vengono qui presentate tutte e quattro le versioni, che differiscono di poco ma si integrano tra loro rendendo piú completa la trascrizione.

 

 

Versione A

 

Quando si parla delle condizioni esoteriche in cui viviamo, spesso si dice che la nostra direzione occidentale si è separata da quella orientale. Ma ciò è grandemente errato, soprattutto in questo momento. Da tempo non è piú una questione di occidentale od orientale, ma di verità o menzogna. Finché le differenze riguardavano ancora questioni sovrasensibili, se proprio veramente si voleva, si poteva ancora dire: «Questa è una cosa che non posso giudicare»; lí si poteva ancora parlare di due direzioni. Ma ora le differenze sono scese sul piano fisico; ora la questione non ha piú nulla a che fare con l’occultismo orientale od occidentale; ora, per giudicare questa faccenda, il mondo ha ciò che gli piace: “documenti fisici” per verificare la questione. Chiunque può convincersi con prove materiali che ciò che la signora Besant ha detto nel 1909 è in completa contraddizione con ciò che ha affermato nel 1912. Ma la domanda è se il mondo riconoscerà ciò su cui altrimenti giura. Se si arriva al punto in cui un segretario generale (quello inglese) scrive che la signora Besant deve aver dimenticato la lettera del 1909, allora le cose si mettono davvero male per l’uma­nità. Chiamare orientale l’altra corrente (quella esoterica della signora Besant) significa insultare il vero esoterismo e la filosofia orientale. All’inizio del movimento teosofico, quando nella Società Teosofica c’erano ancora veri impulsi orientali, H.P. Blavatsky, ad esempio, aveva ancora un’idea corretta di cosa fosse un avatar. La signora Besant non l’ha mai avuta e quindi non c’è da stupirsi che non abbia capito nulla del Cristo. Questa direzione riguarda solo l’affermazione di desideri e opinioni personali. Sarebbe disastroso per il mondo se ciò che Leadbeater ritiene essere la verità si diffondesse in tutto il mondo.

 

Pensieri fluttuanti

 

Accade spesso che dopo anni di pratica un esoterista abbia la sensazione di non aver fatto alcun progresso. Tuttavia, ciò può essere dovuto solo a disattenzione. Può succedere che si sia fatta una meditazione e si sia cercato di far entrare la calma nella propria anima, ma che i pensieri ronzino da tutte le parti, cosicché nulla di sovrasensibile possa manifestarsi. Ma è un buon segno quando sentite questi pensieri fluttuare da tutte le parti, perché solo allora li si sente nella loro realtà. È un miglioramento rispetto al non notare questo fatto.

 

Supponiamo ora che l’esoterista inizi le sue attività abituali dopo aver meditato in questo modo. Allora può succedere che improvvisamente si avverta: «Eri occupato a vestirti, ma non eri presente ai tuoi pensieri, viceversa essi pensavano dentro di te». Questa sensazione acquista tutta la sua forza e il suo significato solo quando viene trasformata nella formula mantrica: Esso mi pensa. Non si deve obiettare che si dice sempre che non si dovrebbe dare alcun valore a ciò che accade inconsciamente negli uomini, perché diventiamo coscienti di ciò che accade in noi, lo portiamo alla nostra coscienza e quindi lo incorporiamo nel nostro Io. Esso mi pensa esotericamente è la stessa cosa espressa exotericamente nelle parole: «Nel tuo pensare vivono i pensieri del mondo». Un aiuto importante per la vita occulta è permearsi di questo pensiero in ogni momento libero.

 

Ma questo pensiero dovrebbe essere sempre compenetrato dal sentimento di devozione; solo cosí funzionerà nel modo giusto. E anche se l’esoterista non si è accorto di come esso pensa in lui, tuttavia avviene comunque. Perché il nostro Io è dello stesso tipo delle potenze cosmiche che pensano nell’essere umano, e il contenuto della nostra meditazione è tratto dagli stessi pensieri cosmici. Riassumiamo tutte le forze e gli esseri che hanno lavorato su di noi durante le epoche di Saturno, del Sole e della Luna in questo Esso mi pensa.

 

Come possiamo sentire come le Gerarchie superiori lavorano sul nostro Io quando ci siamo sforzati nei nostri esercizi di sviluppo spirituale, possiamo sintetizzare ciò nel sentimento: Esso mi tesse, che a sua volta corrisponde a: «Nel tuo sentire tessono le forze cosmiche». Le forze cosmiche tessono nel nostro sé superiore, e la gratitudine verso gli esseri spirituali è il sentimento che dovrebbe connettersi con l’Esso mi tesse.

 

A quel punto l’uomo può guardare se stesso e può vedere la sua relazione karmica con l’ambiente circostante. Solo se vedete tutto ciò che vi arriva come una conseguenza karmica praticamente e non solo teoricamente, potrete progredire nella vita esoterica, anche se spesso i collegamenti possono essere molto nascosti e non si può prendere la cosa in modo troppo semplice. Compenetrarsi di questo aspetto dà all’uomo la necessaria modestia di cui ha bisogno rispetto all’altro punto di vista, espresso nel dramma La prova dell’anima, secondo cui l’uomo è il risultato della cooperazione di tutti gli Dei. Tutto nel mondo tende verso l’uomo. Questo è ciò che viene espresso exotericamente nelle parole: «Gli esseri cosmici operano nella tua volontà» ed esotericamente nel mantra: Esso opera su di me. La reverenza deve impadronirsi della persona che approfondisce questo pensiero.

 

Questi tre pensieri con i sentimenti corrispondenti: Esso mi pensa (con la devozione), Esso mi tesse (con la gratitudine), Esso opera su di me (con la reverenza), insieme a ciò che è stato affermato sul nostro detto rosicruciano, costituiscono un potente aiuto per il nostro sviluppo esoterico. Un simile legame organico esiste tra queste formule e le sensazioni menzionate come tra l’aria che respiriamo e il nostro sangue, che viene purificato dall’apporto d’aria.

 

La moglie di Giobbe

 

Possiamo ancora mettere un pensiero davanti alla nostra anima. È l’idea di come le persone vivono insieme attraverso il loro karma. In epoca precristiana, le persone che karmicamente avevano qualcosa a che fare le une con le altre venivano portate nella stessa tribú e famiglia dalle potenze spirituali; la relazione di sangue creava il legame in modo che il karma personale potesse realizzarsi. Le cose sono cambiate nei tempi post-cristiani. Le forze che permettevano alle persone di risolvere il proprio karma in modo cosí semplice all’interno dei rapporti di sangue si sono gradualmente esaurite. Al posto di queste, una nuova forza è dovuta intervenire nello sviluppo della Terra. Sappiamo che Paolo parla del primo Adamo dal quale gli uomini discendono fisicamente, e che per lui Cristo è il secondo Adamo dal quale gli uomini in futuro dovranno derivare la loro anima, cosí come il loro corpo fisico è derivato dal primo Adamo. Le anime stavano morendo al momento del Mistero del Golgotha. Anche i Greci lo sapevano, e questo è tragicamente espresso anche nel libro di Giobbe, dove la moglie di Giobbe gli dice: «Nega Dio e muori».

 

Al di fuori del legame immediato con Dio, c’era solo la morte per le anime. Anche Paolo lo sapeva, benché all’epoca non potesse esprimerlo con tali parole. Se non fosse arrivato l’Impulso-Cristo, tutte le anime sarebbero morte. I corpi avreb­bero continuato a camminare sulla Terra, ma le anime avrebbero vissuto automaticamente in essi, le persone sarebbero diventate animali, anche se in forma umana. Coloro che oggi non hanno ancora accolto l’Impulso-Cristo, attingono ancora agli ultimi resti delle vecchie forze dell’anima. Attraverso il Mistero del Golgotha, la vita dell’anima viene salvata e rafforzata mentre le persone trovano una relazione con Cristo. Le persone spesso chiedono: come posso entrare in relazione con l’Impulso-Cristo? Solo accogliendo ciò che ci viene donato per condurci sempre piú profondamente nella conoscenza dell’Impulso-Cristo. E Cristo dice: «Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». Ciò significa che se due persone che hanno un rapporto karmico personale ottengono una relazione tra loro

 

in cui il Cristo può operare, allora Egli equilibrerà il karma personale. Ciò include la fiducia, che porta tutto ciò che è personale a un livello superiore. In questo modo, Cristo opererà sempre di piú nelle nostre relazioni exoteriche. E cosí illuminiamo ancora una volta a nuovo il nostro detto:

Ex Deo nascimur, in Christo morimur, per Spiritum Sanctum reviviscimus.

 

 

Versione B

 

Saturno Sole Luna

 

Ogni volta che pensiamo che non stiamo ancora vedendo risultati dalle nostre pratiche, di solito è perché non prestiamo sufficiente attenzione. Ma può darsi che non subito dopo gli esercizi, bensí piú tardi nel corso della giornata, improvvisamente notiamo che stiamo svolgendo le nostre solite attività automaticamente e che fugacemente ci sono stati dei pensieri che non abbiamo pensato noi stessi. Allora le cose vengono pensate in noi, e ci rendiamo conto che sono i grandi pensieri cosmici che pensano in noi, e che il nostro Io deve essere della stessa natura dei pensieri cosmici, perché in questo modo viene afferrato e pensa senza che sia presente nulla dell’espe­rienza ordinaria dell’Io. Possiamo sempre sentire ciò come una grazia dei mondi spirituali. È una grazia che le alte potenze cosmiche pensino a noi in questo modo, e noi possiamo sentire Esso mi pensa e allo stesso tempo avere un forte e sincero sentimento di devozione.

 

E poi possiamo continuare a pensare come la nostra vita animica sia stata gradualmente tessuta dalle forze che ci hanno formato attraverso lo sviluppo di Saturno, Sole e Luna, e abbiamo la sensazione che questa tessitura delle forze cosmiche non sia proprio solo in questo gioco di pensieri, ma in tutto il nostro essere; possiamo sentire che questo siamo noi, questo Esso mi tesse. Ci hanno tessuto e plasmato attraverso tutti i mondi, e quindi proviamo una grande gratitudine.

 

E poi la terza cosa a cui possiamo pensare è: Esso opera su di me. Sentiamo come tutti i grandi esseri spirituali effettivamente lavorino insieme per realizzare gli esseri umani, come questo obiettivo di sviluppo sia l’ideale dell’essere umano perfetto, cosí come è voluto dagli Dei. E poi pensiamo a ciò che abbiamo fatto di noi stessi fino a quel momento, al nostro karma personale, a quanto sia piccolo e quanto lontano da questo elevato ideale del mondo umano. Allora dobbiamo provare reverenza, profonda reverenza e devozione verso gli esseri elevati in Esso opera su di me.

 

E cosí, proprio come esiste un legame organico tra l’aria che respiriamo e il nostro sangue, che viene purificato dall’apporto d’aria, in egual modo le parole Esso mi pensa, Esso mi tesse, Esso opera su di me, con i sentimenti associati, devono essere organicamente connesse con la devozione, la gratitudine e la reverenza (raccoglimento).

 

Ma come la mettiamo per quanto riguarda il karma personale? Il karma personale deve essere equilibrato, altrimenti il nostro sviluppo terreno non potrà raggiungere il suo pieno significato. Cosí le cose erano bilanciate in modo diverso in passato rispetto ad adesso. In passato, le persone che avevano insieme un karma personale, nascevano nella stessa razza, tribú eccetera, e le forze connesse con il sangue si occupavano dell’elaborazione del karma. Le forze che operavano da Adamo in poi si sono esaurite approssimandosi il Mistero del Golgotha, e dopo questo tempo il karma ha dovuto essere equilibrato diversamente. Al principio dello sviluppo tutto ebbe inizio da un unico Spirito, poi venne la differenziazione, con conseguente personalità, con conseguente karma personale eccetera. Ora il Cristo deve diventare il nostro secondo progenitore per la vita dell’anima, proprio come Adamo lo fu per quella carnale e tutto ciò che riguarda il sangue. Se non fosse venuto l’Impulso-Cristo, la vita dell’anima, non piú vincolata e mantenuta dalle forze spirituali ormai morenti legate al sangue, sarebbe diventata sempre piú scarsa e piú povera. L’umanità sarebbe diventata sempre piú animalesca, senza una vita animica interiore indipendente. La vita dell’anima è stata salvata e nuovamente nutrita, rafforzata ed edificata attraverso il Mistero del Golgotha. Ora le persone possono trovare una relazione con il Cristo. E il Cristo dice: «Dove due sono insieme nel mio nome, io sono in mezzo a loro». Che cosa significa? Ciò significa che due persone che hanno una certa relazione tra loro attraverso il loro karma personale, acquisiscono attraverso ciò una relazione piú elevata tra loro, una relazione in cui il Cristo può operare e che si basa sulla grande fiducia che il Cristo stesso è la forza che bilancerà il karma. Non è il karma personale che opera tra loro, ma piuttosto la forza spirituale del Cristo tra loro, e il Cristo stesso dirige poi gli effetti del karma. In modo che poi, per quanto necessario, il karma sia equilibrato. Ma il potere di guida in ciò è il Cristo stesso, cosí che la relazione è diventata tale che il Cristo può operare in essa: uniti nel suo nome. In questo modo il Cristo potrà operare sempre di piú in tutto ciò che riguarda la nostra vita.

 

 

Versione C

 

In primo luogo, si raccomanda di fare attenzione nella scelta delle espressioni, soprattutto nel modo in cui parliamo del Dottore, evitare espressioni come “Maestro” e altre, per non suscitare l’odio e l’invidia dei nostri avversari; perché non sono cambiati gli atteggiamenti, ma solo il metodo di combattimento è cambiato nel presente. In passato si accendevano roghi e si usavano altri mezzi per distruggere gli eretici, ma ora si usano metodi differenti, vengono ridicolizzati o resi improponibili dal sospetto.

 

Non esiste una corrente esoterica orientale e una occidentale, ma solo un vero, genuino esoterismo e qualcosa che si chiama solo cosí e che sarebbe un insulto al vero occultismo orientale. Non si può chiamare “esoterismo” qualcosa che persegue esclusivamente scopi personali. Per noi vogliamo evitare tutto ciò che è personale, ed è per questo che vogliamo creare una netta separazione tra noi stessi e ciò che è venuto da lí (da Adyar e dalla signora Besant) dal 1906 e ciò che ora può finalmente realizzarsi. Vogliamo fare una netta distinzione tra ciò che il signor Leadbeater vuole che il mondo creda e ciò che viene dato qui in assoluta veridicità e con piena responsabilità.

 

Lo sciame dei pensieri

 

L’esoterista si lamenta spesso di non fare alcun progresso, e che quando vuole meditare i pensieri arrivano come sciami di api e lo fermano. Siate felici che i pensieri arrivino cosí, vogliono mostrarvi che sono un potere, un potere piú forte di voi. Qualcuno può meditare per anni diligentemente e fedelmente e poi può raggiungere la quiete dell’anima, ma niente, nulla dai mondi superiori vuole riversarsi in quest’anima. Può sembrare cosí solo in apparenza, perché l’attenzione fa parte del notare i sottili progressi dell’anima, perché riguarda una vita molto intima dell’anima. Poi un giorno la persona in questione, mentre svolge le sue occupazioni quotidiane, osserva: «Hai appena fatto questo in modo del tutto meccanico, come se fossi distratto», eppure non è cosí. Perché la vita spirituale non consiste solo nel mantenere la coscienza mentre la si sperimenta, ma nell’essere in grado di ricordare ciò che si è vissuto. Ricordare significa anche far emergere la coscienza. Il meditante ora ha la sensazione che sí, c’è qualcosa che si sta riversando in lui e che è della stessa natura ed essenza dei pensieri umani, anzi, come l’Io stesso.

 

Vengono ora forniti tre importanti mantra, che devono essere utilizzati nel modo seguente: Esso mi pensa, perché in realtà non penso, ma si pensa in me. Queste tre frasi sono espresse exotericamente ne La Prova del­l’Anima con le parole: «I pensieri cosmici vivono nel tuo pensare, le forze cosmiche tessono nei tuoi sentimenti, gli esseri cosmici operano nella tua volontà». Ciò è espresso esotericamente in: Ex Deo nascimur, in Christo morimur, per Spiritum Sanctum reviviscimus. Un sentimento di devozione deve permeare questo Esso mi pensa.

 

Esso mi tesse esprime la condizione umana, ciò che realmente è e ciò che si è in confronto ad essa, ha lo scopo di stimolare la conoscenza di sé; ha lo scopo di creare la sensazione di essere intessuti con l’intera vita e la trama del mondo, che si esprime in gratitudine.

 

Esso opera su di me. L’intero cosmo, tutto può essere visto solo come l’obiettivo dell’umanità. Reverenza, devozione, dedizione dovrebbe essere il sentimento che ne deriva. Si devono imparare l’umiltà e la modestia quando ci si vede poi accanto, come si è nella propria imperfezione e quale è la meta degli Dei per l’uomo.

 

Ex Deo nascimur, in Christo morimur, per Spiritum Sanctum reviviscimus, questa è la quarta cosa da utilizzare, la preghiera primordiale dell’umanità.

 

Queste quattro importanti frasi, i tre mantra e la preghiera primordiale dell’umanità, possono aiutarci a compiere buoni progressi nella nostra vita esoterica, se lasciamo sorgere spesso queste parole nella nostra anima mentre camminiamo e stiamo in piedi, per strada e a casa. Ma l’anima deve tacere dentro di sé queste parole se non può considerarle sacre, cioè deve vietarsi di permettere che queste frasi sorgano in essa se non sono accompagnate dal sentimento corrispondente.

 

La morte delle anime è diventata diversa nell’epoca del Mistero del Golgotha. Come il corpo discende da Adamo, cosí l’anima discende dal Cristo.

 

La sostanza delle anime si era gradualmente esaurita nel corso del tempo, e senza il Mistero del Golgotha sarebbe venuto un momento in cui sulla Terra sarebbero rimasti solo corpi, corpi automatici, corpi senz’anima.

 

Quando sue pregano insieme

 

L’equilibrio del destino avverrà in futuro in modo tale che la parola del Cristo: «Se due sono insieme nel mio nome, io sono in mezzo a loro» diventerà verità.

 

Le anime muoiono, ma il destino che l’umanità ha creato insieme, il karma, rimane. L’umanità è partita da una sorta di anima di gruppo, si è differenziata, si è individualizzata, ed è cosí che sono originate le relazioni da persona a persona. In passato, la compensazione karmica avveniva quando i poteri divino-spirituali assicuravano che due persone che avevano qualcosa da pareggiare tra loro rinascessero nella stessa tribú. Oggi non è piú cosí. Ora diventa verità la parola pronunciata dal Cristo: «Se due sono insieme nel mio nome, allora io sono in mezzo a loro». Il Cristo è il Signore del karma!

 

Tutte le anime discendono dal Cristo e verrà il momento in cui le anime ne prenderanno coscienza e capiranno che l’equilibrio tra le anime può avvenire solo attraverso il Cristo.

 

 

Versione D (estratto)

 

Com’è possibile una corrente esoterica come la nostra? All’inizio c’era un’unica sostanza animica che poi si è divisa in innumerevoli anime individuali differenziate; questa differenziazione ha dato origine al karma, che consiste in connessioni animiche da persona a persona. Nel periodo precedente all’evento di Palestina, queste connessioni karmiche vivevano nella consanguineità ed erano legate al sangue. Ma proprio all’epoca del Mistero del Golgotha questa sostanza animica si è gradualmente inaridita, e alla fine dell’evoluzione terrestre gli uomini si sarebbero aggirati sulla Terra senza anima, sarebbero decaduti nell’animalità in corpi umani che sarebbero stati le caricature di corpi animali; e gli Io (perché non è l’Io che si estingue, il karma è legato ad esso fino alla fine) sarebbero stati vuoti e senz’anima se non fosse avvenuto il Mistero del Golgotha. Il Cristo è il progenitore animico-spirituale dell’attuale umanità, come Adamo lo è in relazione al corpo e solo riempiendoci con la sostanza cristica, l’Impulso-Cristo, ci sottraiamo alla mancanza d’anima, e lo facciamo accogliendo la conoscenza del Mistero del Golgotha e permettendogli di vivere dentro di noi. Le relazioni e la convivenza tra uomo e uomo diventeranno allora sempre piú animiche.

 

 

Rudolf Steiner

 




 

Conferenza tenuta a Colonia il 4 gennaio 1913. O.O. N° 266/3.

Traduzione di Marco Allasia.

Da appunti dei presenti non rivisti dall’autore.