Premesso che l’astrologia attuale è un vero e proprio focolaio di dilettantismo, spesso solo frutto di autosuggestione del relativo ‘astrologo’, possiamo affermare che come umanità abbiamo perso la vera conoscenza delle stelle. È nell’Astrosofia che possiamo trovare l’inizio di una nuova conoscenza. Un primo passo importante in tale direzione è stato intrapreso da Elizabeth Vreede, direttrice della sezione di Matematica e Astronomia presso la Libera Università di Scienza dello Spirito fondata da Rudolf Steiner a Dornach. Il lavoro della Vreede è stato poi portato avanti con grande dedizione e serietà da un suo allievo, Willi Sucher. I lavori di Sucher sono fondamentali, pur se con alcuni punti controversi rispetto a quanto affermato da Rudolf Steiner. Per esempio, in varie conferenze Rudolf Steiner ha ripetutamente affermato che Urano, Nettuno e Plutone non fanno realmente parte del nostro sistema solare, e che non è corretto parlare di un loro influsso sul nostro sistema e su noi stessi. Nonostante questo, Willi Sucher tiene questi pianeti in grande considerazione. Probabilmente, secondo quanto lo stesso Rudolf Steiner ha affermato, potremo avere una vera Astrosofia solo a partire dalla veggenza micheliana. La vera Astrosofia deve scendere dall’alto, dagli dèi, in base ai nostri sforzi spirituali. Lo studio dell’Astrosofia quindi rimane fondamentale, ma una vera conoscenza sboccia solo quando questi nostri sforzi vengono fecondati dall’alto. Dobbiamo quindi attendere con pazienza e umiltà. Nei disegni che seguono, quindi, i simboli di questo tre pianeti piú esterni sono in grigio, e non viene data alcuna elaborazione su di essi.
Nel Tema Natale e nel Tema della Morte, ovvero della Nascita Spirituale di Massimo Scaligero, vi sono due cerchi: quello piú interno, in blu, è l’oroscopo tropicale, quello esterno, in rosso, è l’oroscopo siderale, con la suddivisione ‘ineguale’ delle costellazioni dettate dalla International Astronomical Union (IAU), utilizzato da Willi Sucher. Questa suddivisione segue le dimensioni reali delle costellazioni. Per esempio, la Vergine in realtà è circa tre volte piú estesa del Cancro. Questo è reale. L’oroscopo tropicale invece suddivide le 12 costellazioni in 30 gradi ciascuna, nonostante le loro lunghezze siano diverse. Quindi, per esempio, nel Tema Natale, Scaligero ha Saturno in Pesci nel tropicale, mentre in realtà, nel giorno della sua nascita, si trovava in Acquario. Questo è dovuto a uno slittamento causato dalla precessione degli equinozi, e adesso tra i due sistemi, dopo 2000 anni, c’è una differenza di circa 24°. A causa di questo, molte persone non seguono piú il sistema tropicale. Purtroppo le cose non sono cosí semplici, e per ragioni che sarebbe lungo e complesso spiegare, il sistema tropicale (di Tolomeo) in realtà rimane valido, specialmente perché poggiava su basi di veggenza, proveniva da Iniziati, mentre il siderale odierno poggia sui nostri sensi e sul nostro intelletto. Mentre noi vediamo adesso solo le stelle, gli antichi vi scorgevano le forze spirituali attive, e le chiamavano Acquario, Leone, Pesci ecc. Per questa ragione il tropicale conserva un certo grado di validità.
Tuttavia si può supporre che in realtà le stesse forze spirituali (soprattutto fisico-eteriche) che ai tempi di Tolomeo si trovavano dietro ai Pesci, si sono spostate nell’Acquario, e cosí tutte le altre costellazioni in modo corrispondente. Cioè adesso l’Acquario sta svolgendo il compito (soprattutto fisico-eterico) che ai tempi di Tolomeo svolgevano i Pesci. Quindi è necessario prendere in considerazione entrambi i sistemi, sia quello tropicale che quello siderale. Questa è anche la linea di Willi Sucher (con dei distinguo) e i template riportati provengono dal sito di Jonathan Hilton. Una teoria a cui Willi Sucher dà credito, sostiene che il tropicale vale di piú per i pianeti interni (Mercurio, Venere e Luna) ed è piú in relazione al fisico-eterico, mentre il siderale vale di piú per i pianeti esterni (Marte, Giove e Saturno) ed è piú in relazione con l’astrale e l’Io. Una interpretazione da considerare verosimile. Per questa ragione il cerchio interno, quello blu (tropicale) ha piú a che fare con il fisico e l’eterico di Massimo Scaligero, quello esterno (rosso) con il suo astrale e il suo Io.
Dopo questa premessa, passiamo ad esaminare il Tema Natale di Scaligero.
Anzitutto notiamo che quattro pianeti (Sole, Mercurio, Luna e Marte – mi riferisco al Sole come pianeta) si trovano tutti nella Vergine, nel tropicale, e nel Leone nel siderale. Colpisce specialmente l’opposizione Luna (Leone siderale) – Saturno (Acquario siderale). Questi due pianeti sono collegati profondamente: sono il piú vicino e il piú lontano dalla Terra (naturalmente escludendo Urano, Nettuno e Plutone). Lo si vede per esempio anche dal loro ciclo sinodico e siderale. La Luna ha un ciclo sinodico di circa 29,5 giorni (1 mese). Saturno ha un ciclo siderale di circa 29,5 anni. In un mese la luna percorre tutto lo Zodiaco, mentre Saturno lo percorre in poco meno di 30 anni. Da Rudolf Steiner sappiamo che entrambi i pianeti hanno molto a che fare con la memoria. Saturno è il ‘bibliotecario’, lo ‘scriba’, il ‘registratore’ del karma. In lui sono depositate tutte le azioni degli esseri umani, e quando gli dèi devono determinare il karma di un essere umano, traggono le informazioni dalla ‘biblioteca’ di Saturno. Anche la Luna fa questo, ma piú in relazione al fisico-eterico – registra per cosí dire le nostre azioni ecc. durante la vita, informazioni che poi vengono passate a Saturno. Durante lo sviluppo embrionale la luna compie circa 10 cicli siderali di 27 giorni circa, durante i quali iscrive le informazioni ricevute da Saturno nella corporeità fisico-eterica dell’embrione. Alla sua nascita Scaligero aveva Luna e Saturno in opposizione. Si ha la sensazione che il destino abbia dato a Scaligero una corporeità fisico-eterica ben equipaggiata per soddisfare alle istanze del suo karma, dettato da Saturno.
Colpisce inoltre che alla sua nascita ben quattro pianeti (Sole, Mercurio, Luna e Marte) siano nel Leone nel siderale e Vergine nel tropicale, sempre con Saturno al lato opposto dello zodiaco. Una configurazione voluta da Saturno, dal destino! Il Leone è legato al cuore e al coraggio, come pure Marte, che inoltre è legato all’eloquenza, allo scrivere, e da dove, dal 1604, agiscono pure le forze del Gautama Buddha. Una personalità siffatta tende a ‘buttarsi’ con coraggio nelle situazioni, e spesso si mette anche nei guai. Lo vediamo chiaramente dal suo destino, dalle varie vicende drammatiche della sua vita. Questa unilateralità è mitigata dalle forze di Venere e Giove, che sono in quadratura. Venere in Scorpione nel tropicale e Giove in Gemelli nel siderale. Venere, chiamato Mercurio nell’occultismo – è legato alla forza del sentimento e alle forze occulte di conoscenza ispirativa – in Scorpione gli conferisce un certo ‘intellettualismo’ e materialismo iniziale nella sua vita. Lo Scorpione (questa costellazione nei tempi antichi veniva chiamata Aquila) rappresenta le forze dell’intelligenza divina (Aquila) decadute nella materialità (Scorpione). Questo rappresenta il suo pensiero ‘riflesso’, una sfumatura arimanica che all’inizio della sua vita comunque lo salva dall’eccessivo idealismo (con sfumature luciferiche) apportato dai quattro pianeti nel Leone. Rappresenta anche l’ostacolo che deve superare per giungere al pensiero vivente. Questa azione di superamento è aiutata da Giove in Gemelli siderale. Giove, il pianeta della saggezza, in Gemelli, la costellazione delle forze dell’Io. Qui l’Io altamente evoluto di Scaligero viene supportato dalle forze della saggezza cosmica.
Sicuramente ci sono molte altre cosa da scoprire in questo Tema Natale, dove purtroppo manca l’ascendente perché non abbiamo l’ora della sua nascita.
Volgiamoci ora al “Geistgeburt”, alla Nascita Spirituale, di Scaligero. La Nascita Spirituale è davvero molto importante, perché ci dà la conclusione spirituale di una vita e indicazioni sul suo futuro.
Quello che colpisce nella Nascita Spirituale è il raggruppamento dei tre pianeti esterni (Saturno, Marte e Giove) in Leone siderale, con il nodo lunare ascendente lí vicino. Interessante che qui in Leone siderale avevamo quattro pianeti alla nascita (quasi tutti interni – Marte in realtà, per via della sua orbita, è sia interno che esterno). Ciò che era interno (organico quasi) è ora stato spiritualizzato, poiché questi tre pianeti esterni hanno a che fare con l’astrale e l’Io. Vicino ad essi abbiamo l’ascendente in Vergine siderale. L’ascendente è molto importante, perché rappresenta il punto dal quale l’entità animico-spirituale entra (alla nascita) ed esce (alla morte) nella e dalla sfera fisica. Da questo fatto deriva che nelle cerchie esoteriche si riferisce alla morte con l’espressione “andare ad Oriente”. Infatti, l’ascendente indica il punto ad Est dove l’orizzonte tocca il “cielo”. Osservando la Nascita Spirituale si ha come la sensazione che l’entità animico-spirituale di Scaligero esca da Vergine siderale, la costellazione della saggezza, della purezza, e della ‘transustanziazione’, ad indicare una vita tutta tesa alla ricerca di queste virtú. E dove va quest’anima? Prende la direzione dei tre pianeti esterni lí vicino, nel Leone, nel cuore. Saggezza divenuta amore.
Dalle indicazioni di Rudolf Steiner sappiamo che solo le anime umane piú evolute, dopo la morte, riescono a superare la sfera del Sole in modo cosciente, per poi approdare, sempre in modo cosciente, nella sfera di Marte, Giove e Saturno. Dalla sfera di Marte esse traggono gli archetipi di tutto ciò che è fisico, anche le invenzioni fisiche; inoltre vi traggono le forze della parola, dell’eloquenza – infine vi ritrovano il Gautama Buddha. Dalla sfera di Giove esse traggono gli archetipi di tutto ciò che è vivente, ed infine dalla sfera di Saturno gli archetipi di tutto ciò che è astrale, dell’intera gamma dell’astralità cosmica, per poi giungere, oltre a Saturno, alla ‘mezzanotte cosmica’ dove incontrano gli archetipi dell’Io, della piú alta spiritualità, per poi iniziare il percorso verso una nuova incarnazione.
Si ha la sensazione di una corsa verso questi pianeti esterni, uscendo dalla sfera eterica della Luna dalla porta del nodo lunare ascendente lí vicino, per riceverne le forze, e per poi prepararsi in tutta velocità verso una nuova incarnazione.
Nella Nascita Spirituale inoltre troviamo Giove e Venere non piú in quadratura (alla nascita fisica), ma in opposizione. Venere (Mercurio occulto) in Pesci tropicale in opposizione a Giove in Leone siderale, con la Luna in quadratura con entrambi. Il Sole è nel capricorno siderale (la porta alla percezione degli dèi). Venere (la vita del sentimento e dell’ispirazione – la sfera degli Arcangeli) ora sta in Pesci (l’ultima costellazione dello Zodiaco, i piedi). Questo rafforza ulteriormente la spinta ascendente verso i tre pianeti esterni in opposizione. Il Sole (e Mercurio – Venere occulto – sede delle Archai, spiriti della personalità) in Capricorno indicano che l’Io di Scaligero è orientato verso la percezione, la conoscenza, del mondo spirituale e del divino (secondo Sucher). Francesco d’Assisi e Raffaello Sanzio avevano Saturno in Capricorno alla loro morte, qui invece abbiamo il Sole, legato alle forze dell’Io, ad indicare ulteriormente la direzione dell’Io di Scaligero verso la conoscenza del divino dalla porta del Capricorno, la porta al divino. La regina Luna (l’ambito degli Angeli) in Toro tropicale, si trovava in quell’ora equidistante (in quadratura) dalle quasi opposizioni dei restanti pianeti, e li osserva distaccata, isolata da essi. Ha ricevuto le iscrizioni karmiche di questa vita, che poi saranno trasmesse a Saturno. Questa Luna tropicalmente in Toro si trova sideralmente in Ariete. Visto che nella sua prossima incarnazione almeno una di queste configurazioni dovrà ripetersi, si troverà essa in Ariete tropicale alla sua futura nascita a formare la sua testa? O quale altro pianeta alla sua futura nascita fisica sarà in simile posizione della sua nascita spirituale?
Sarebbe interessante osservare dove si trovava Saturno (l’indicatore del destino) nei momenti salienti della sua vita. Per esempio, dove si trovava nel momento della sua Iniziazione? Forse lo spunto per uno studio ulteriore.
Jonathan Hilton ci dà una meravigliosa indicazione se vogliamo formarci una rappresentazione dell’angelo custode, o delle potenze spirituali protettrici dietro un essere umano. Il modo migliore, secondo Hilton, è quello di meditare sul suo Tema Natale e di Morte. In questo senso solo una paziente attività meditativa può disvelare il senso dietro un tema Natale e di Morte. Per Massimo Scaligero questo scritto spera di rappresentare una ipotesi di lavoro iniziale.
Corrado Roeper