La Vocazione Aurea

BioEtica

 

La Vocazione Aurea

Lo spirito natalizio

 

dai pastori di Betlemme

 

ai nostri fanciulli

 

 

Adorazione dei pastori

Adorazione dei pastori

 

«Ciò che nasce simbolicamente ogni Notte di Natale è l’anima umana nella sua natura originaria, è lo Spirito umano infantile quale era al­l’inizio dell’evoluzione terrestre» (R. Steiner, O.O. N° 127).

 

Rudolf Steiner, durante il celebre Convegno di Natale del 1923, ci parla del destino e del compito della Comunità Antroposofica, come unione di anime di correnti spirituali molto diverse tra loro, che devono convergere affinché una nuova Civiltà sorga.

 

In tal senso, il periodo del Natale e delle Notti Sante, è di grande importanza.

 

Durante la notte magica e benedetta in cui nac­que Gesú Bambino, nella Capanna come nei cuori di tutti i veri cristiani, secondo la conoscenza oc­culta la devozione dei pastori, ridestati dagli Angeli per andare ad assistere all’evento glorioso, incarna un sentimento puro. Come la maggior parte degli Apostoli durante la vita adulta del Christo, cosí anche i pastori di Betlemme erano individui semplici e apparentemente primitivi; essi però sappiamo che erano degli Iniziati, discepoli delle Scuole dei Misteri, i quali avevano dovuto incarnarsi in simili individualità per un motivo preciso: per sviluppare il calore di un sentimento genuino ed intenso, dato che la troppa conoscenza, lo studio di anni e anni e tutto il peso del bagaglio culturale e sociale che comporta, sarebbero stati ostacoli difficili da superare. I pastori recavano doni offerti con il cuore.

 

I tre Magi

I tre Re Magi

 

Poi i Magi d’Oriente, guidati dalla luminosa stella che mostrava loro il cammino, giunsero con i loro preziosi doni alla Casa di Davide per rendere omaggio al Bambino lí nato. Certamente la loro dotta sapienza e il loro pensare limpido hanno avuto un ruolo fondamentale per l’annuncio di un evento cosmico di quella portata. Tutto ciò che era stato insegnato fino a quel momento nelle numerose tradizioni spirituali esoteriche ed anche essoteriche, portava fino a quell’evento meraviglioso: i rappresentanti di diverse correnti di sapere occulto s’inchinavano al Sacro Bambino che illuminava a giorno il buio di millenni di sofferenza interiore dei discepoli dei Misteri, cosí lontani dal Divino cui anticamente erano stati uniti.

 

Magi e pastori, ognuno a suo modo, celebravano il Mistero della nascita sacra. E con i pastori anche il regno animale partecipava al miracolo di un Dio che si faceva uomo, accomunati da un vincolo fraterno: tutti figli dello stesso Creatore e della stessa Madre Divina. I pastori questo lo sentivano bene, come i nostri antenati sentivano nel profondo lo spirito natalizio, la gratitudine per il dono spirituale che quella nascita rappresentava: una promessa di Redenzione.

 

Scambio di doni

 

Oggi il Natale, come accade anche per altre Festività, è vissuto in modo superficiale e materialistico, non solo dai non credenti, ma persino dai cristiani, che si sono allontanati dalla Via del Cuore. Tutto si riduce agli acquisti e agli scambi dei doni o a una tavola riccamente imbandita.

 

Nel mio articolo di cinque anni fa “La stella del Natale, la nuova umanità” ho trattato proprio dello spirito natalizio, che è necessario recuperare in questo periodo dominato dai Lucifughi, gli emissari delle Forze dell’Ostacolo.

 

La reggenza di Michele chiede in questo periodo dell’anno a chi conosce e studia la Scienza dello Spirito, di mettere in un certo sen­so da parte lo studio e la conoscenza, per recuperare la semplicità della Via della Devozione: si tratta di tornare alle sensazioni dell’età innocente, quelle che abbiamo seppellito come un fuoco sotto la cenere.

 

In ognuno di noi è nascosto quel bambino capace di amare in modo spontaneo, di gioire per le piccole cose, di provare emozioni forti per un brivido di mistero: Santa Klaus, o Gesú Bambino, portano veramente doni preziosi nella notte di Natale; il piú prezioso è la magia della famiglia, del­l’amore, dell’amicizia, della felicità che si prova nel donare e nel donarsi in modo incondizionato, senza aspettarsi nulla in cambio.

 

Bimbi e presepe

 

Un bimbo davanti ad un Presepio, alla culla del Bambinello, che viene circondato da devozione, canti e preghiere, riceve un nutrimento dell’anima che sarà per lui un patrimonio estremamente prezioso in futuro.

 

Il Mondo attuale, dove regna Mefistofele con il suo materialismo blasfemo, e nel quale gli Asura avanzano per divorare senza pietà tutto ciò che di divino è racchiuso nell’essere umano – il suo stesso Io che lo rende immagine di Dio – è un vero Inferno per i vivi. Il suggeritoreMandiamo i nostri figli in questo luogo oscuro e pieno di malvagità e di insidie, e non possiamo evitarlo perché la scelta di incarnarsi è stata fatta da loro stessi prima di nascere, ed hanno un karma da affrontare e un percorso di crescita da fare.

 

Possiamo però, e dobbiamo, fornire loro una vera, preziosa eredità, un patrimonio che non è fatto di beni materiali, ma di insegnamenti e sentimenti condivisi: devozione per il sacro, altruismo verso il prossimo, rispetto, gratitudine, sincerità, umiltà, gentilezza, em­patia, sacrificio, senso della misura e dignità, ecco i valori che non troveranno facilmente in giro per il Mondo. E se anche li dovessero trovare, per essere in grado di riconoscerli ed apprezzarli, è necessario che li abbiano già dentro di sé.

 

gentilezza

 

Sta a noi con le parole, con le preghiere, con l’esempio e con l’aiuto di altre figure amorevolmente autorevoli, come parenti, educatori o amici fidati, trasmettere questi valori fondamentali ai piú piccoli e ai giovani, che siano nostri figli o allievi. Deve essere questa la nostra Vocazione Aurea, e sarà la loro in futuro se avremo ben operato: è la chiamata interiore verso il Bene. È la Via verso la salvezza, è la Verità del trionfo del Bene sul Male, è la Vita, Eterna, che non può esserci mai sottratta, perché la nostra anima è immortale ed appartiene ad una Patria Celeste a cui torneremo tutti. Ed è importante che i piccoli sappiano che la Dimora Aurea è il luogo dove rincontreremo tutti i cari perduti, e sarà una Festa piú luminosa di tutte le luminarie del Natale consumistico messe insieme!

 

L’attacco all’infanzia da parte del sistema educativo e scolastico in questa società corrotta, è aggressivo e perverso, senza precedenti.

 

Difendere l’età dell’innocenza e le anime dei fanciulli, come fecero in passato tanti grandi santi, sta a noi tutti che rifiutiamo il Male, le sue lusinghe e i suoi orpelli.

 

Bambino Gesù

 

Nel Bambino Gesú noi amiamo e adoriamo Dio, i doni che il Mondo Spirituale ci offre tramite la nostra Madre Celeste, ma anche la bellezza e la purezza delle preziose anime dei bambini, il Tesoro piú grande che il genere umano ha il dovere di custodire!

 

 

Shanti Di Lieto Uchiyama