Liriche e arti figurative

Il vostro spazio

 

Liriche e arti figurative

Cantico

Carmelo Nino Trovato  «Cantico»

 




 

Vivi nel pensiero

 

 

Vivi nel pensiero

al di là di ogni confine,

sperimentando te stesso

nel cuore delle cose,

sacrificando te stesso

nella quiete assoluta,

per ritrovare il varco

tra la terra e il cielo.

 

Lirica e dipinto di Raffaele Sganga

 




 

 

 

Volti sbocciano

in risi al vento

ed anche i fiori secchi

narrano

della loro gioventú.

 

Marco Argenti

 




 

COME NATURA MORTA

 

Morandi Natura morta

Giorgio Morandi «Natura morta»

Può darsi

non sia piú connesso

con quello che il mondo

insiste a offrire

e spesso

mi nasconde

ino a sparire

come se tutto

non accadesse

o sembrasse

un frutto dipinto

da Giorgio Morandi

che ti sta lí davanti

morto senza morire.

 

Quante voci

si sentono intorno

ma non una

che non abbia

qualcosa da dire.

Parole su parole

piú oscene di un porno

ostinate ognuna

 ad asserire.

 

Di quanto silenzio

avrei bisogno?

Di quanta parte

di orizzonte

che si chiuda?

 

E scappo

nella fortuna

di braccia vicine

dove lascio cadere

come nel vuoto

la mia anima nuda.

 

Luca Massaro

 




 

Il cuore in mano

 

Siamo gente di valore,

noi che alzandoci da tavola

troviamo

in ogni giorno a venire

tracce del Natale

appena consumato

e scintille d’alba

nell’incipiente imbrunire.

Siamo persone di valore

se anche l’autostrada

sferragliante lungo il fiume

porge all’orecchio stanco

melodie arcane nel profilo

di un germano selvatico

in decollo,

e fruscii di foglie pigre

a marcire

contano i passi solitari

contro il vento

che anche quest’anno

dalla Siberia

scende dal monte

fischiando nella valle

stretta dalla morsa

del Nord.

Siamo umani che valgono

quando proviamo

e riproviamo

ad amare con umidi occhi

e il cuore in mano,

ma poi si alza

e ci trova pronti

per un altro Natale,

Capodanno e Carnevale

nei sogni

che calzano a pennello

e riconoscono il posto

di chi non è piú.

Il valore degli Esseri

che siamo

è racchiuso nel segreto

della vita

quando,

seppur lontani

sappiamo oltrepassare

i confini dello spazio

e nei minuti in marcia

verso qualcosa

troviamo il gusto

di non sentirci soli.

E d’incanto

gente di valore

diventiamo.

 

Marina Coli

 




 

KSHATRYA – IL GUERRIERO

 

Ho ancora

la polvere di Cartagine

tra i calzari e l’aurora

che arrossa l’orizzonte,

mi ricorda le fiamme alte

di un’altra città

dell’Anatolia

che ha lasciato di sé

unicamente il nome.

Non c’è tregua per me:

in ogni stagione

la maglia di ferro,

la spada

e il freddo

metallo nemico

sono stati in agguato

pronti a spegnere

il mio sogno

in una pozza

di sangue.

 

Amo le notti

limpide di luglio

e le stelle cadenti

d’agosto:

anche se non oso

proferire

il desiderio che

mi opprime

nella carne

e che m’inchioda

a questo

eterno vagare.

 

Non rammento ormai

se giuramento

o maledizione

diedero inizio

a questa strada:

una moltitudine

di Padri

ho incarnato

nel mio inflessibile

stare in piedi

nella polvere.

L’illusione

della giustizia

mi sostiene

nel silenzio ineffabile

delle generazioni:

non spero

né voglio temere

il ripetersi circolare

della mia guerra.

 

Scontro infinito

d’un odio

e d’un amore

di Bene e Male

e di mazze ferrate

tra rugiadosi campi…

mentre la vita,

imprendibile,

fugge…

 

Marcio anche

in questa tundra

moderna

di cemento e metallo,

usa altre armi

e altre crudeltà

per l’antico sogno

imperiale

della giustizia

terrena…

 

e non attendo nulla

da nessuno,

se non che l’espiazione

si compia.

 

Marco Rossi