Lezione esoterica

Scienza occulta

 

Lezione esoterica

 

Come nei numeri precedenti, persone presenti alla Lezione esoterica di Rudolf Steiner hanno preso appunti in modo diverso. In questo caso le tre versioni che presentiamo differiscono di poco ma si integrano tra loro, rendendo piú completa la trascrizione.

 

Versione A

 

Lucifero e Ahrimane

 

Attraverso i nostri esercizi penetriamo gradualmente nel mondo spirituale, ma ciò non è possibile senza contemporaneamente entrare in contatto con Lucifero e Ahrimane. Nella Bibbia troviamo la storia della caduta dell’uomo nel peccato originale, attraverso il quale Lucifero e piú tardi Ahrimane hanno acquisito la loro influenza sugli esseri umani. Hanno un tale effetto sull’uomo che, quando questi sale nel mondo spirituale, ha difficoltà a sopportare il proprio Io. Alcune persone non tollerano nemmeno il segno esteriore dell’Io nel mondo fisico, cioè svengono quando vedono il sangue.

 

La caduta dell’uomo ci ha dato l’autocoscienza, ma con una limitazione, e ogni volta che facciamo un passo avanti nella conoscenza di noi stessi, nuove tentazioni si avvicinano a noi nella misura in cui possiamo sopportarle. Come l’uomo è limitato nel suo corpo fisico per quanto riguarda il grado di sopportazione del dolore, cosí sono limitate le forze con cui possiamo sopportare i mondi superiori.

 

Poiché Lucifero e Ahrimane ci hanno allontanato dal paradiso quando siamo caduti nel peccato, essi sono anche quelli che incontriamo quando vogliamo entrare nel mondo spirituale attraverso la meditazione, e che ci fanno sentire i nostri limiti.

 

Ahrimane è all’interno di ciò che è spirituale, nei suoni, nelle parole e in tutto ciò che può essere udito. Bisogna sempre diffidare di questi, perché c’è della falsità nel linguaggio umano, che si differenzia nelle varie lingue delle nazioni. Non del tutto, ovviamente, altrimenti chiunque aprisse bocca per parlare sarebbe destinato a mentire. Quanta verità c’è nel linguaggio, altrettanta verità può esserci nelle “voci”. Se le voci dicessero sempre la verità, allora Lucifero non avrebbe dovuto dire durante la tentazione: «Sarete come gli Dei», ma avrebbe dovuto dire: «Sto mentendo».

 

Lucifero dà le visioni. Dovete superarle, altrimenti non riuscirete a rompere il guscio che circonda ogni essere umano e che copre il vero mondo spirituale. Le visioni e le voci sono intorno a noi come il guscio che circonda il pulcino nell’uovo. Potreste, forse, vedere un angelo in una visione e, quando penetrerete attraverso la visione, l’angelo si trasformerà in un serpente, il segno di Lucifero, perché lui è apparso sotto forma di serpente anche durante la tentazione. O forse vedrete il colore blu nella meditazione: se lo attraversate, il blu può scomparire e diventare rosso, e allora diventa evidente che abbiamo visto le nostre passioni.

 

A causa della tentazione di Lucifero, l’uomo non ha ricevuto tutto ciò che hanno gli Dei; ha ricevuto una conoscenza prematura, ma non la vita. Ciò significa che tutto ciò che riconosciamo e percepiamo è permeato da Lucifero e Ahrimane. Fondamentalmente è cosí anche per il contenuto dei nostri esercizi. Se si guardano i propri esercizi, si vedrà che sono concepiti in modo tale da non fare mai appello all’egoismo umano, cosa che molte persone trovano molto spiacevole. Non meditiamo sull’“amore” o sulla “verità” perché tutto ciò non farebbe altro che promuovere l’egoismo. Ma concetti come “luce” e “calore” che si trovano nei nostri esercizi sono cose del mondo fisico che l’uomo conosce inizialmente solo attraverso i sensi fisici. Questi sono ancora tutti doni di Lucifero. Pertanto, dopo la meditazione dovremmo abbandonare il contenuto e svuotare completamente la nostra anima anche da queste impressioni; cosí facendo rinunciamo a tutto ciò che proviene da Lucifero e Ahrimane e ci prepariamo per il puro mondo spirituale. Allora il mondo dei sensi scompare per noi e si apre davanti a noi il mondo spirituale, che non ha nulla in comune con il mondo fisico.

 

 

La persona comune è come un pulcino che considera il suo guscio d’uovo come il mondo reale. Se il pulcino potesse percepire l’interno del suo guscio d’uovo, non lo vedrebbe piccolo, ma molto ingrandito, anzi, grande come noi vediamo il nostro mondo. Vedrebbe il contenuto del guscio come il mondo intero. È cosí che vediamo il nostro guscio d’uovo, cioè la nostra aura, che si estende intorno a noi come la volta azzurra del cielo. Se rompiamo il guscio, il Sole e la Luna si oscurano, le stelle cadono sulla Terra e al loro posto si dispiega il mondo spirituale.

 

Le persone vivono nel loro guscio d’uovo, la loro aura. Gli Elohim ci hanno dato la nostra aura che, a causa della caduta, e attraverso il peccato originale, è diventata come un guscio intorno a noi, e noi ci siamo dentro come il pulcino nell’uovo. Il cielo e le stelle sono il nostro limite e dobbiamo romperlo con la nostra forza dell’anima, proprio come il pulcino deve sfondare il guscio con le proprie forze. Allora entriamo in un nuovo mondo, proprio come il pulcino ha un nuovo mondo davanti a sé quando si trascina fuori dall’uovo. E poiché in realtà tutti gli uomini hanno attorno lo stesso guscio d’uovo, potrebbe anche nascere un’astronomia come quella che abbiamo oggi, che permette ai corpi celesti di muoversi nella volta celeste.

 

Il guscio dell’uovo è questo: Ex Deo nascimur. Per poterlo sfondare e portare qualcosa con noi nel mondo spirituale, dobbiamo portare con noi ciò che dal mondo esterno, cioè dal mondo spirituale, penetra nel nostro involucro, ciò che abbiamo in comune: cioè il Cristo. E per ciò diciamo: In Christo morimur e spe­riamo che quando avremo sfondato il guscio con l’aiuto del Cristo, saremo risorti: Per Spiritum Sanctum reviviscimus.

 

 

Versione B

 

Dovremmo percepire la lotta con Lucifero come la soppressione della meditazione [si tratta di spegnere il contenuto della meditazione dopo la meditazione, vedi piú sotto e la versione A]. Dobbiamo acquisire una comprensione della cosiddetta Caduta dell’uomo. Una cosa simile si sperimenta quando si diventa esoteristi. Cosa fa l’uomo quando diventa esoterista? Anticipa qualcosa che l’umanità dovrà affrontare in seguito. E ogni volta che l’uomo non vuole davvero andare avanti nel modo normale, la tentazione arriva per prima. Lucifero ci tenta quando sentiamo delle voci dentro di noi che ci parlano nella nostra lingua. Dall’altra parte non parlano questa lingua, parlano un’altra lingua: ecco perché dobbiamo dire a queste voci: «State tutti mentendo!». Ahrimane cerca di mostrarcelo attraverso le immagini.

 

Dobbiamo penetrare sia le voci che le immagini per arrivare alla verità. A titolo di esempio si riporta quanto segue: pensiamo al pulcino che è nell’uovo prima di uscire. Ha il guscio dell’uovo intorno a sé, questo è ciò che il pulcino sa e ciò che vede, ciò che vede dall’interno, proprio come noi, che come guscio dell’uovo intorno a noi abbiamo e vediamo il cielo e tutto, tutto ciò che l’occhio vede. Questo è tutto l’uovo visto dall’interno. Anche la nostra aura la vediamo dall’interno. Dobbiamo attraversare, rompere questo guscio d’uovo, proprio come il pulcino lo fora con il suo becco, lo butta via ed entra in un nuovo mondo, solo allora entriamo nel mondo degli esseri divino-spirituali, delle Gerarchie.

 

 

Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo abbandonare tutto nella meditazione, spegnere tutto ciò che vuol presentarsi a noi sotto forma di altri pensieri e sentimenti, a parte il contenuto della meditazione. Ma poi dobbiamo anche abbandonare questo, spegnerlo e rimanere comunque coscienti, questa è la parte significativa, questo è ciò che dobbiamo sentire.

 

Lucifero vive nel pensiero, anche nel pensiero della meditazione. Perciò facciamo un patto con Lucifero nel pensiero della meditazione. Ora dobbiamo lasciar cadere il pensiero nella meditazione, cioè renderci vuoti, far cadere il contenuto della meditazione, staccare il potere del pensiero dal pensare. Attraverso la volontaria soppressione con la coscienza sveglia uccidiamo consapevolmente ciò che viene da Lucifero.

 

È la creazione di un’attenzione focalizzata senza un oggetto. Essere attenti a un oggetto è l’inizio della meditazione, poi bisogna distogliere l’attenzione e restituire il pensare agli Dei; questa è la cosa importante. Solo allora si entra nel vero mondo spirituale.

 

Dopo che l’uomo ha ceduto alla tentazione di Lucifero, che gli ha detto: «Sarai come gli Dei!», allora la divinità disse: «No». E gli Dei tolsero la vita a ciò che Lucifero gli ha dato, cioè gli infliggono la morte.

 

Quando si entra nel mondo spirituale, si fa l’esperienza della forza che forma plasticamente la corporeità umana; ci si ritrova dietro se stessi. La forza del giudizio, del discernimento tra il bene e il male è quello che l’uomo impara a conoscere attraverso Lucifero.

 

Il corpo ha dei limiti su come può sopportare il dolore. Quando questo limite viene superato, si verifica lo svenimento. Anche l’anima ha dei limiti, in essa allora si verifica l’incoscienza.

 

Staccando il pensiero dal cervello, si sperimenta se stessi al di fuori del proprio cervello. È come avere delle correnti che circolano nel proprio cervello; è cosí che ci si sente. In seguito, ci si muove letteralmente intorno al proprio cervello. Se si continua a pensare in modo ordinario e ci si sente connessi con i processi che altrimenti lo precedono sempre, [ci si sente connessi] con ciò attraverso cui sorge il processo di pensiero, allora si conosce una sensazione che si può esprimere in questo modo: si ha letteralmente paura di arrivare al punto di avere un pensiero. Nella comunicazione di tali verità e fatti, di queste idee spirituali, che si sono sperimentate al di fuori del cervello, è necessario un certo superamento, perché ora si conosce ciò che funziona effettivamente nell’essere umano. Si vede il processo di distruzione del pensiero ordinario. Il ricercatore spirituale riesce per un po’ a non esercitare il processo di distruzione. Si mette lí accanto al suo cervello. La devozione all’universo senza attività fa parte della ricerca spirituale. Allora il ricercatore spirituale impara a fare volontariamente tutto ciò che gli uomini altrimenti fanno involontariamente nel sonno. Il ricercatore spirituale impara a sentire tutte le funzioni del corpo, la respirazione, le ghiandole eccetera eccetera, e sta di fronte all’intero essere umano esternamente, lo sente dall’esterno. A ciò arriva il ricercatore spirituale attraverso la devozione e l’approfondimento delle forze dell’anima, del pensiero e soprattutto del sentimento.

 

Vedersi fuori di sé

 

In una tale meditazione, in una simile immaginazione, bisogna essere con il cuore. Dovremmo meditare emotivamente, allora non solo saremo fuori dal nostro cervello con la nostra forza di pensiero, ma gireremo intorno all’intero essere umano. Allora sorge la consapevolezza: «Tu c’eri prima del concepimento, sei sceso in questa incarnazione!». Si guarda oltre la vita terrena. Questa è una tipica esperienza occulta: è come se un fulmine dividesse il corpo in due! L’esperienza è descritta con un’im­magine: è come se il fulmine attraversasse una casa, attraversasse il vostro corpo e lo portasse via.

 

È un’esperienza sconvolgente! È l’esperienza di avvicinarsi alla morte! Ora sapete e vedete qual è l’essenza animico-spirituale dell’uomo!

 

Poi si deve anche imparare a concentrare la propria volontà in modo disinteressato sull’attività esterna e quotidiana nel campo del parlare. Proprio come attraverso il sentimento si può staccare il potere del pensiero dal cervello e dall’intera persona, cosí si può staccare la forza della parola può essere distaccata dalla parola stessa. I movimenti della parola devono essere silenziosi, non si deve permettere che si arrivi a parlare. Bisogna esercitarsi in questo senso, interiormente, spiritualmente e animicamente, ma interiormente si continua a esercitare la stessa attività di quando si parla. Bisogna portarlo a un punto tale da non permettere al suono di entrare nei nostri nervi. Ciò che altrimenti si usa per parlare deve rimanere nel gesto.

Il mantra, la meditazione non è un concetto, ma è semplicemente sperimentare il suono internamente. Ascoltiamo noi stessi, ma non lasciamo che si arrivi al punto di parlare. In questo modo conosceremo le nostre vite terrene precedenti: questa è la vera memoria. Le forze dell’anima ci permettono di guardare nella vita oltre la nascita e il concepimento; le forze della volontà ci mostrano le vite precedenti sulla Terra.

 

 

Versione C

 

 

Cos’è la Caduta dell’uomo? È successo qualcosa che ha effettivamente plasmato lo sviluppo dell’umanità in modo diverso da come avrebbe dovuto essere secondo il volere degli Dei e di Jahvè in particolare. L’uomo sarebbe dovuto diventare una creatura che avrebbe dovuto seguire gli istinti degli Dei, proprio come l’animale segue i suoi istinti. Ma ora gli veniva data la distinzione tra bene e male, la conoscenza terrena. Essa gli ha insegnato a giudicare, ma prima gli ha anche tolto la conoscenza del cielo. E l’esoterista, oltre alla conoscenza terrena, si impegna a conquistare “l’altra” conoscenza, quella del mondo spirituale. Non si sente piú a suo agio come il resto delle persone che semplicemente vivono; per lui si presentano, in effetti, doveri e responsabilità gravi, per esempio verso la verità. Sa che se in una incarnazione ha detto a qualcuno una falsità, deve fare ammenda dicendo la verità. Questo non è sempre facile, può anche essere terribilmente difficile, ma deve essere fatto, perché il karma deve essere compiuto. L’esoterista può sentire, ad esempio, che qualcosa lo soffoca in gola, quello è lo spirito della verità che vuole che la falsità venga sradicata. L’esoterista deve accettarlo come un avvertimento a dire la verità. Oppure, in un altro caso, può sentire una sensazione di formicolío nel sangue. Questi sono gli egoismi nascosti che sono presenti nell’Io; finché l’uomo li nasconde, non vuole vederli, ciò si esprime nel fatto che l’uomo non può vedere l’espressione dell’Io egoistico, il sangue. Sviene alla vista del sangue, cioè si nasconde agli egoismi che formicolano dentro.

 

Le forze luciferiche ed ahrimaniche agiscono ovunque, e l’esoterista le conosce molto da vicino, deve combattere con loro e non deve sottrarsi alla lotta. L’uomo ha ricevuto la conoscenza terrena attraverso il serpente, attraverso Lucifero; deve portarla avanti fino alla morte, perché la morte è una conseguenza della conoscenza terrena. L’uomo deve imparare a sentire la Terra interiormente morta [illeggibile nel testo manoscritto…], deve essere in grado di spegnere il suo pensiero e tuttavia rimanere un essere umano sveglio e consapevole. Il contenuto della sua meditazione gli è stato dato nelle parole del linguaggio umano, ma il linguaggio è opera di Lucifero (la Torre di Babele); [le parole] hanno oscurato il vero linguaggio umano, la lingua originaria. Cosí l’uomo ha dovuto ricevere un contenuto luciferico sin dentro la sua meditazione. Se ora l’uomo crede di sentire delle voci in certi stadi dello sviluppo spirituale, e se queste parlano in una lingua qualsiasi, deve già sapere da questo: quello è Lucifero, quella è una menzogna, e attraverso un’ener­gica forza interiore deve rompere il guscio di queste menzogne per arrivare alla verità, cioè al vero mondo spirituale, che gli viene coperto da questo involucro. E quando crede di vedere immagini, lí per primo è all’opera Ahrimane.

 

Angelo e demonio

 

L’essere umano è come un pulcino in un uovo, che crede che il guscio di questo uovo sia come uno specchio e legge da esso ciò che è lui stesso. Poi l’uomo deve avere di nuovo la forza interiore, se per esempio gli appare un angelo, di penetrare attraverso questa immagine con il potere interiore della conoscenza, e allora un diavolo apparirà dalla trasformazione dell’angelo. Il pulcino poteva credere che il suo guscio fosse l’universo, e anche la gente crede la stessa cosa. Sono bloccati nel loro guscio d’uovo e credono che questo involucro blu dell’uovo del mondo, in cui vedono le stelle, il Sole e la Luna, sia il mondo. Non è cosí. Fanno la stessa cosa che fa il pulcino, ma quando questo pulcino rompe il guscio con la sua forza, allora è come una persona che, con la sua forza interiore, rompa il guscio dell’uovo cosmico, che crede essere tutto il mondo. Allora vede che ciò che gli astronomi dicono del Sole, della Luna e delle stelle è velleitario, vede il mondo delle Gerarchie e il loro regnare e il loro operare, ma per lui le stelle cadono e il Sole e la Luna perdono il loro aspetto fisico. Poi esce nel mondo del Padre, che è il creatore dell’uovo del mon­do che in precedenza era il suo mondo. L’uomo entra in questo mondo attraverso la morte, ma anche attraverso l’Iniziazione. Il Cristo appartiene ad entrambi i mondi, al mondo originario ma anche al mondo dell’uovo, perché ha fatto il sacrificio di entrarvi e di operarvi, affinché attraverso di lui gli uomini potessero trovare la forza interiore per rompere il guscio ed entrare nel mondo delle Gerarchie: il mondo dello Spirito Santo. In Christo morimur significa lasciar morire la conoscenza terrena affinché la conoscenza celeste possa risplendere.

 

Come il corpo raggiunge i limiti della sua capacità di sopportare e poi non può andare oltre e sviene per l’eccesso di dolore, cosí anche l’anima ha dei limiti nella sua capacità di sopportazione. Allora non può piú andare oltre e deve fare ciò che lo spirito di verità le chiede: tagliare il nodo.

 

L’anima si sente circondata dalla propria forza come da un guscio. Deve rompere questo guscio e Lucifero e Ahrimane sono proprio lí.

 

 

Versione D

 

La Caduta dell’uomo può essere sperimentata nuovamente sul sentiero esoterico, poiché la tentazione si frappone a ogni progresso umano.

 

Chi diventa esoterista deve rendersi conto che deve prendere la vita in modo diverso dall’exoterista. Fisicamente si può anestetizzare il dolore, ma mentalmente non si può piú intorpidire se stessi. Bisogna sapere che se si dice una menzogna, la si dovrà correggere in una vita successiva, che si dovrà dire la verità, ma con un senso di vergogna. Il corpo può sopportare solo una certa quantità di dolore, poi sviene e si perde il controllo del proprio Io. Anime deboli, possono anche svenire per paura o terrore. Quando un’anima immatura che ha un’inclinazione psichica entra rapidamente attraverso gli esercizi nel mondo spirituale, allora cade anche lí in uno stordimento: sono le voci che ci parlano nelle nostre lingue che Lucifero pone davanti al mondo spirituale. Bisogna quindi fare appello a una grande forza d’animo per gridare loro: «State mentendo». Allora si fermano. Ahrimane si oppone a noi nell’immaginazione. Alcune persone vedono un angelo; quando focalizzano lo sguardo su di lui, scompare nella nebbia e al suo posto si erge un diavolo. Un’apparizione ha un colore blu; se la si guarda da vicino, diventa rossa e indica che c’è ancora un desiderio dentro di noi.

 

Oltre le stelle

 

L’essere umano si trova nell’aura delle sue illusioni, anche per quanto riguarda l’ambiente fisico, come un pulcino nel guscio di un uovo. Per en­trare nel mondo spirituale dobbiamo superare questa barriera. Dobbiamo quindi prima imparare a capire il lin­guaggio del mondo spirituale, e per farlo dobbiamo riempirci di qualcosa che ci è arrivato da lí, nel nostro gu­scio d’uovo: dobbiamo portare quello con noi, cioè è l’Impulso-Cristo. Die­tro la maya della volta celeste troviamo allora le Gerarchie. Nelle nostre meditazioni abbiamo qualcosa (una parte) che appartiene al regno di Lucifero, quindi ci colleghiamo con Lucifero. Se poi spegniamo la meditazione, spegniamo ogni pensiero, chiamiamo la nostra anima a combattere con Lucifero.

 

 

Rudolf Steiner

 




 

Conferenza tenuta a Copenaghen il 15 ottobre 1913.

O.O. N° 266/3.

Traduzione di Marco Allasia.

Da appunti dei presenti non rivisti dall’autore.