Possiamo dire: la Scienza dello Spirito non si differenzia in alcun modo dalle altre ricerche della verità; gli altri ricercatori fanno lo stesso, solo che fanno il primo passo e non ne sanno nulla, mentre la ricerca spirituale compie consapevolmente i passi fino a dove una particolare anima umana può arrivare in base al suo stadio di sviluppo.
Quando questo sarà stato raggiunto, quando i nostri sentimenti saranno diventati in un certo modo oggettivi, allora si verificherà ancora di piú quello che ho già specificato, ma che è un requisito necessario per il progresso nei mondi spirituali. L’uomo impara a capire come vivere nel mondo in modo tale da presupporre che una legge spirituale onnicomprensiva tesse e vive nel mondo spirituale. L’uomo è molto lontano da questo modo di pensare nella vita ordinaria. Si arrabbia quando gli succede qualcosa che non gli piace. Questo è comprensibile, perché un punto di vista diverso deve essere conquistato con fatica.
Quest’altro punto di vista consiste nel dire: veniamo da una vita precedente, ci siamo messi nelle situazioni in cui ci troviamo ora, ci siamo messi di fronte a ciò che ci viene incontro dal futuro. Ciò che ci si presenta corrisponde a una legge spirituale strettamente oggettiva. L’accettiamo perché sarebbe assurdo non accettarla. Qualsiasi cosa ci arrivi dal grembo dei mondi spirituali, sia che il mondo ci rimproveri o ci lodi, sia che ci appaiano cose gioiose o dolorose, la accettiamo come una saggezza che vive e attraversa il mondo. Si tratta di qualcosa che lentamente e gradualmente deve diventare l’intero principio del nostro essere. Quando ciò avviene, la nostra volontà comincia ad essere allenata. Mentre prima dovevano essere riorganizzati i sentimenti, ora viene riorganizzata la volontà, che diventa indipendente dalla personalità e quindi organo di percezione dei fatti spirituali.
Poi, dopo lo stadio della coscienza immaginativa, si verifica per l’uomo ciò che in senso vero e proprio può essere chiamata ispirazione, il raggiungimento della realizzazione attraverso i fatti spirituali. Ma dobbiamo sempre renderci conto che l’uomo può raggiungere l’educazione della volontà solo a un certo punto, quando i suoi sentimenti sono già purificati sotto un certo aspetto, quando la sua volontà può unirsi con le leggi del mondo e lui, in quanto uomo, è lí solo perché quei fatti e quelle entità che vogliono apparirgli possano alzare un muro nella sua volontà, sul quale possano raffigurarsi per lui, in modo che possano esistere per lui.
Ho potuto descrivervi solo una parte di ciò che l’anima deve affrontare in silenziosa e paziente devozione se vuole ascendere ai mondi superiori. Nelle prossime conferenze dovrò descrivervi gran parte dello sviluppo storico del mondo che l’anima deve attraversare per ascendere ai mondi spirituali. Considerate quindi ciò che è stato detto oggi solo come un’introduzione, che attraverso tale formazione la nostra vita emotiva, volitiva e tutta la nostra vita immaginativa si sviluppano in modo tale da diventare vettori di nuovi mondi, cosí che entriamo effettivamente in un mondo che riconosciamo come una realtà proprio come riconosciamo il mondo fisico a modo suo come una realtà.
Ho già detto in un’altra occasione che quando le persone dicono: «Stai solo immaginando quello che pensi di vedere», bisogna rispondere che solo l’esperienza, l’osservazione, può rivelare la differenza tra realtà e apparenza, tra realtà e fantasia, proprio come avviene nel mondo fisico. Si deve conquistare la differenza nella realtà. L’uomo può quindi orientarsi in base alla realtà. Allo stesso modo, può orientarsi nel mondo spirituale solo in base alla realtà. Una volta qualcuno disse che, se una persona pensasse solo di bere una limonata, sentirebbe anche il sapore della limonata sulla lingua. Gli ho risposto: l’immaginazione può essere cosí forte che anche chi non ha una limonata davanti a sé può sentirne il sapore sulla lingua quando immagina vividamente una limonata, ma vorrei proprio vedere qualcuno che si è dissetato con una limonata solo immaginata.
Allora il concetto comincia a diventare piú reale. E cosí è anche per lo sviluppo interiore dell’uomo, che nella sua anima non solo conosce una nuova vita animica, nuove idee, ma incontra anche un altro mondo e sa: “Ora sei davanti a un mondo che puoi descrivere nello stesso modo in cui puoi descrivere il mondo che sta fuori di te”. Non si tratta di una mera speculazione, che potrebbe essere paragonata solo a uno sviluppo del pensiero, ma è lo sviluppo di nuovi organi di senso e l’apertura a nuovi mondi che sono veramente reali davanti a noi come il nostro mondo esteriore, materiale.
Quello che è stato accennato oggi è l’indicazione, resa necessaria dalle nostre condizioni del presente, che la ricerca spirituale è possibile. Questo non significa che tutti debbano diventare immediatamente ricercatori spirituali. Bisogna sempre ribadire che, se una persona dotata di un sano senso della verità e di una logica priva di pregiudizi lascia che i messaggi della scienza spirituale le giungano, anche se non è in grado di vedere personalmente nei mondi spirituali, anche se inizialmente crede nelle teorie di Haeckel o nel darwinismo, allora tutto ciò che deriva da tali messaggi può diventare per lei energia e sentimenti di forza per l’anima. Perché ciò che lo scienziato spirituale ha da dire è in sintonia con il sano senso della verità delle persone, tanto piú che riguarda gli interessi piú profondi di ogni essere umano.
Ci possono essere persone che non ritengono necessario per la loro salvezza sapere come gli anfibi e i mammiferi si comportano tra loro o cose simili. Ma ciò che può essere detto da una ricerca spirituale che poggia su basi sicure, deve interessare tutti gli uomini: l’anima – nella misura in cui appartiene al mondo spirituale, scendendo attraverso la nascita nell’esistenza dei sensi e rientrando attraverso la porta della morte nel regno spirituale – appartiene alla sfera dell’eternità. L’interesse piú profondo per tutti gli uomini deve essere quello che affonda sempre di piú nell’anima, che è tale che l’anima ne trae sicurezza per stare al suo posto nella vita.
Un’anima che non sa cosa è né cosa vuole e cosa significa la sua essenza, può diventare desolata, può persino disperarsi e sentirsi arida e vuota. Ma un’anima che si riempie delle conquiste spirituali della Scienza dello Spirito non può rimanere vuota e desolata, a patto però che non riceva i messaggi della ricerca spirituale come dogmi, ma come viva vita che scorre con calore nella nostra anima. Quando siamo condotti verso l’alto a ciò che può confortare l’anima dalla dimensione del temporale nell’eterno, questo dà consolazione per tutte le sofferenze della vita. In breve, la Scienza dello Spirito può dare all’uomo ciò di cui egli oggi ha bisogno, a causa dell’aumento di rapporti temporali, nelle ore piú solitarie e indaffarate della sua vita, o quando le forze lo vogliono abbandonare, ciò di cui ha bisogno per guardare al futuro e per andare con energia verso questo futuro.
Cosí la Scienza dello Spirito, in quanto emanata dalla ricerca spirituale, cioè da coloro che vogliono fare i loro passi nel mondo spirituale, può sempre confermare ciò che vogliamo riassumere in poche parole, che esprimono le caratteristiche del cammino nel mondo spirituale e il suo significato per gli uomini del presente. Ciò che vogliamo riassumere in questo modo non deve essere una considerazione sulle teorie della vita, ma una considerazione sui rimedi, sui toccasana energetici, sui corroboranti della vita:
Il mondo degli Spiriti
rimane chiuso per te,
se non riconosci in te stesso
lo Spirito che brilla nell’anima
e può diventare
la tua luce di sostegno
nei mondi profondi,
nei mondi elevati!
Rudolf Steiner (3a parte, Fine)
Conferenza tenuta a Berlino
il 15 dicembre 1910 – O.O. N° 60.
Risposte della Scienza dello Spirito
ai grandi problemi dell’esistenza.
Traduzione di Angiola Lagarde.
Da uno stenoscritto non rivisto dall’Autore.