Assedio da ogni parte, prove, attacchi, ferite: gli Ostacolatori sono all’opera piú che mai: ma una forza invitta li fronteggia e li sgomina. E all’interno dell’anima la massima gioia: il miracolo di una difesa assoluta: la trasformazione continua del male in bene, perché la realtà è il Christo come potenza in ogni moto dell’anima donantesi a Lui.
Occorre edificare un mondo sempre piú potente dinanzi alle prove del tempo, cosí che sia partecipe dell’eternità. Allora comincerà una nuova azione per altre imprese, altre remote contrade, altri mondi. Tutto ora è in germe ed è sul punto di convergere verso la sostanza della Terra perché si redima e dia la propria generazione di vita secondo l’originario schema delle Gerarchie. Un Amore immenso per il Divino è richiesto, un Amore vittorioso: perché la sofferenza umana acquisisca virtú creatrice, divenga energia riedificatrice di tutto ciò che è stato perduto. Tutto sarà ritrovato, ma esige il sacrificio che può venire solo da un Amore immenso. Occorre che il dolore umano divenga esperienza sublime: non sia rifiutato, ma conosciuto come veicolo del bene che deve essere ritrovato.
Questo pensiero è il germe dell’azione, onde la volontà attua l’idea originaria e si fa Amore: ampiezza, libertà interiore, tolleranza di ogni espressione, inafferrabilità a ogni pόλεμος, respiro segreto di luce di vita del cuore. L’impegno è questo: donare tutta la vita al Logos, alla Sua azione vittoriosa, essere solo per il Christo, trovare in ogni ente, cosa, evento, il Christo come essenza, riconsacrare la vita secondo il Suo principio, possente nel nostro Io, vivificatore della nostra anima, virtú creatrice di ogni nostra azione.
Qualcosa di folle sta accadendo nel mondo, e in particolare nella nostra cara Italia: occorre trovare il rimedio, l’azione interiore che si fa veicolo delle Potenze formatrici del destino. I folli non prevarranno! In alto, nella sfera della inafferrabilità al Drago, campeggiano le forze che trasformeranno il mondo. Si tratta di incarnarle. È questo il compito che ci attende.
Si rinnovano i pensieri. Il dolore umano si fa piú pesante: l’impulso del Christo viene sempre piú anelato, perché non c’è altra via di salvezza. È necessaria una forza nuova, vera, vittoriosa. Urge, e i cuori la presentono, le anime la invocano. Noi operiamo perché essa s’incarni nei pensieri, nei sentimenti, nella volontà, affinché la forza-Christo erompa e trasformi l’umano. Questa forza va trovata, voluta oltre ogni limite, perché vada a coloro che debbono essere aiutati a vincere la loro prova. Perciò si rinnovano i pensieri: ogni nuovo pensiero ci porta verso il centro del mondo, e scopriamo che tale centro è in noi e simultaneamente nel mondo.
Il Logos folgora l’essere che ha la forza di aprirgli il varco, o il varco a se medesimo, l’essere profondo. Là dove ciascuno è assolutamente se stesso e simultaneamente uno con tutti: suono di Luce, o folgore del Verbo. Il suo nome è il nome dell’Io. E l’Io soltanto può emanare amore che sia forza.
Massimo Scaligero
Da una lettera del marzo 1977 a un discepolo.