Pasqua

Poesia

Pasqua

La rosa e la croce

La croce e le rose

 

Affinché tutto si compisse,

crebbe

nel giardino l’angoscia.

Venne il buio,

prima che la crisalide

rompesse

l’involucro di carne,

liberando

la radiosa farfalla.

E adesso palpita

dalla nuda pietraia

un volo bianco,

e il giorno che fu spento

si rischiara.

Non piú sangue né chiodi,

ma splendore

di cose nuove.

Tutta presa è l’anima

da bisbigli che dicono:

«È risorto!

Andate,

vi precede in Galilea».

E la speranza,

come biancospino,

fa leggera la via.

Coraggio, andiamo!

Non piú grida né pianto:

un dolce spasimo

preme il cuore in attesa.

Andiamo, è il tempo!

Tanta gioia promessa

ci riserva

il cielo declinante

tra gli ulivi.

Dura, la terra esulta:

la fecondano

semi nel vento

e pollini stellari.

Non piú ceneri morte

tra le zolle

né cilici a marcare

il breve spazio

dove covare l’odio.

Andiamo, è l’ora!

Risorto,

Egli ci attende

nell’oblio d’ogni male,

perfetta beatitudine.

E la rosa

fiorisce sulla croce.

 

 

Fulvio Di Lieto