VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 116
«La percezione sensoria è già unione dello Spirito con il mondo. Occorre avvertire tale unione perché si compia nella scena della coscienza: per virtú contemplativa divenga comunione cosciente. Che è il compito dell’essere libero dell’uomo. È il percepire puro, il ritrovare la potenza dell’abbandono che svelle in profondità la paura».
Massimo Scaligero, Magia sacra
«L’arte è incontrare con il pensiero imaginativo il percepire».
Massimo Scaligero, Dell’Amore immortale
L’abbandono cosciente contiene il dono della comunione tra lo Spirito e il mondo.
L’atto percettivo, svolto e coinvolto nell’attenzione, è contemplativo, include l’opera sacra di re-ligare, di connettere il Mondo spirituale e il mondo materiale.
L’arte dell’incontro che si realizza nel quotidiano con la percezione, richiama la prima delle “Massime” enunciate da Rudolf Steiner e configura scenari sempre nuovi della gemma di Amore insita nella Libertà dell’Uomo che anela alla conoscenza.
Angelo Antonio Fierro