Nuvole grigie all’orizzonte fingono
montagne e wadi in cui tranquille oasi
fervono d’ali e larve in chiusi bozzoli
pronte ad aprirsi, appena quella Voce
darà il segnale, e piume tenteranno,
distese al vento, vastità marine
per animare nuove primavere.
L’anno s’è chiuso, cuore, coi bilanci
del tempo andato, fuga dalle piaghe
d’Egitto: vizi, droghe e pestilenze,
e il futuro che viene è un gran deserto
da attraversare senza manna e pendolo
che cavi acqua dalle rocce. Nulla
a smorzare l’arsura, non un velo
d’ombra, un Nefud con orride voragini
e inganni di morgane. Ma tu, cuore,
prendi il tuo rischio, tenta l’avventura.
Affronta il magma delle sabbie, vola
alto e leggero sulla febbre che
divora i corpi e li calcina al sole
dell’odio, al fuoco dell’intemperanza.
Apriti all’altro, stringi in un abbraccio
chi ti accompagna nella traversata,
sii rabdomante nel trovare l’acqua
della Parola che conforta, bussola
per chi smarrisce il punto cardinale
sulla strada maestra. Sii l’ascolto
della Voce che vibra e scuote il mondo,
luce sonora, lascia che il suo raggio
ti illumini, rischiari il tuo cammino.
Cogline il segno, fa’ che il suo messaggio
ti aiuti a realizzare il tuo destino.
Fulvio Di Lieto