VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 122
«L’originaria autonomia del respiro è il moto metafisico del soffio, che non è un respirare, ma un assimilare la luce, di là dalla necessità del respiro. È il nutrimento di luce che opera nel segreto della vita, come un respiro inverso, escludente l’ordinario soffio. Si separa da esso, non necessita di esso: lo ignora, sino a non impedirne l’estinzione. È la via magica dei tempi venienti».
Massimo Scaligero, Magia sacra
Il soffio viene instillato nell’uomo a partire dalla sua creazione: anzi, come ci suggerisce il tetragramma divino, due soffi, uno ordinario l’altro straordinario. Il primo veicolante l’aria, il mezzo materico-elementare che dona vita al corpo; il secondo trasmettente la luce, l’etere generante lo spazio corporeo per l’agire dell’anima attraverso la volontà dello Spirito. Il primo soffio è quello della discesa, il secondo quello della risalita.
La riscoperta del secondo soffio passa dalla percezione nella sua fase inspirativa, e incontro le viene, come fase espirativa, la formazione del concetto.
La magia del rapporto percezione-concetto è la Via dei nuovi tempi, è la traccia nascosta della Vita, cui può dedicarsi ogni sincero ricercatore della Verità.
Angelo Antonio Fierro