The living Rudolf Steiner

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The living Rudolf Steiner

The living Rudolf SteinerIl libro, anche se edito nei Paesi Bassi, a Baarle-Nassau, è scritto in inglese, quindi facilmente comprensibile anche per i nostri lettori. Oltre ad un excursus cronologico della vita di Rudolf Steiner, l’Autrice, Mieke Mosmuller, esamina in particolare la sua opera di Maestro spirituale, le tematiche delle sue conferenze, la sua Iniziazione profondamente cristiana, e soprattutto quanto del suo insegnamento è rimasto e come è stato portato avanti dopo il 1925, anno della sua morte.

La trattazione è divisa in quattro parti. La prima traccia il percorso di Steiner da pensatore a Iniziato, descrivendo l’im­pronta cristiana della sua Iniziazione, da cui deriva il suo modo assolutamente personale di interpretare la Teosofia, dottrina esoterico-filosofica cui egli ha aderito, distaccandosene però in seguito. Steiner considera il linguaggio teosofico, che utilizza un glossario di tipo induistico risalente ai Veda, il piú adatto a descrivere sia le caratteristiche animico-spirituali dell’uomo, sia i regni della Natura e i Mondi superiori. Ma i contenuti del suo insegnamento pongonoil Cristo al centro del lavoro interiore e fine ultimo della realizzazione dell’indi­viduo. Diviene cosí per lui necessario fondare una corrente di nuovo stampo: l’Antroposofia. In questa prima parte del libro grande interesse è rivolto ai contenuti di Scienza Occulta, le cui rivelazioni spirituali sono esposte in modo da essere comprese dalla mente logica dell’uomo moderno. Si parla poi dello sviluppo del pensiero puro, e come si riceva di conseguenza l’impulso verso le arti, per far nascere e fiorire le quali è sorto il Goetheanum a Dornach. Dopo un “Intermezzo amaro” che mette in luce una perdita di centralità della parte piú spirituale del messaggio steineriano, spesso sovrastata, a volte soppiantata, da iniziative volte maggiormente all’organizzazione societaria, la Mosmuller volge l’attenzione alle conferenze di argomento piú prettamente cristiano. Con il sopraggiungere della Prima Guerra Mondiale, Steiner pone le basi della Tripartizione dell’organismo sociale. Durante il periodo bellico, 1914/1918, una grande attività ferve a Dornach. Viene costruito il primo Goetheanum, cui partecipano, oltre agli operai, anche lo stesso Steiner, Marie Steiner e tutti i membri del movimento antroposofico. Inoltre, coadiuvato dalla scultrice Edith Marion, Steiner lavora alla scultura lignea del “Rappresentante dell’Umanità”: immagine dell’Uomo realizzato, cristificato, che si mantiene in equilibrio tra le forze di Lucifero e quelle di Arimane. Scultura attraverso la quale si può sperimentare la natura fondamentalmente cristiana dell’Antroposofia. Sono altresí poste le basi della medicina antroposofica, si sviluppa la pedagogia Waldorf, si fonda la Comunità dei Cristiani (la Christen­gemeischaft) per una rinascita religiosa, si lavora con passione all’agricoltura biodinamica, all’euritmia, all’arte della parola (la Sprachgestaltung), alla pittura, all’arte teatrale. L’Antroposofia con gli anni, dopo la Grande Guerra, diviene Incendio del primo Goetheanuminternazionalmente conosciuta. Ma proprio allora accade il dramma: alla vigilia di Capodanno del 1922-23, il Goetheanum viene incendiato. Tutto il paziente e lungo lavoro creativo, artistico e spirituale profuso, le architetture completamente in legno dell’esterno e delle sale interne, le pitture delle pareti e delle due cupole, le colonne lignee scolpite, tutto va in fumo. Tutti si prodigano, durante la notte della tragedia, per tentare di domare le fiamme, lo stesso Rudolf Steiner, Marie Steiner e tutti i discepoli insieme, ma le fiamme sono sempre piú alte, finché si comprende che nulla ne rimane.

Gruppo ligneoDa tutto quel disastro si salva solo il Gruppo ligneo ancora non sistemato all’interno dell’edificio. Eppure, il giorno dopo, Steiner tiene ugualmente la conferenza messa in calendario!

La conferenza di Natale del 1923-24 segna il momento in cui Steiner accetta, attraverso la Presidenza della Società antroposofica, il karma spirituale della Società stessa. Segue una disamina dell’operato della Società e la distanza che l’Autore avverte da tale operato. A commento, sono riportati brevi scritti di Marie Steiner, di Ita Wegman e altri. Questa parte si conclude con uno sguardo all’attuale Società antroposofica, che prosegue in maniera efficace solo il lavoro organizzativo delle varie attività, con un aspetto in apparenza immutato, ma scevro di quella spiritualità interiore che dovrebbe essere la base e il significato ultimo della sua esistenza.

Nella seconda parte l’Autrice affronta il tema della relazione personale fra l’attuale discepolo e l’entità di Rudolf Steiner. Tale relazione deve basarsi su una presa di coscienza sempre piú profonda e sullo sviluppo di un’intelligenza micheliana. Occorre sviluppare un pensare spirituale, l’intelligenza umana deve divenire intelligenza cosmica. L’intelligenza attuale è stata crocefissa con l’astrazione, il materialismo. Essa, dopo aver attraversato il proprio Golgota, deve sperimentare la sua Resurrezione: la resurrezione del pensiero. Non viene però approfondita la disciplina interiore da coltivare mediante gli esercizi dati da Rudolf Steiner e da lui considerati come essenziali nello sviluppo della spiritualità dell’individuo.

La terza parte del libro tratta della personalità di Rudolf Steiner che, una volta varcata la soglia della morte, si libera del grave peso dell’organizzazione antroposofica, alla quale non appartiene piú. C’è chi tuttora guarda a lui come una sorta di possesso della Società antroposofica, o degli antroposofi in generale. Ma una volta ritornato puro Spirito, egli si rivela al discepolo nella sua personalità purificata dalla sua biografia e dal suo aspetto fisico. Il discepolo, per conoscerlo nella sua reale essenza, deve realizzare quanto da Steiner indicato in Filosofia della Libertà.

La quarta parte esamina l’opposizione all’Antroposofia nell’epoca presente. Chiunque accusi Rudolf Steiner di misticismo o di visionarismo non ha mai letto le sue opere, in particolare proprio Filosofia della Libertà. Questo libro è stato scritto da Steiner attenendosi completamente al pensiero logico intellettuale. Egli ha limitato se stesso deliberatamente per dare una direzione di lavoro interiore aderente al pensiero con cui apprendiamo anche le materie scientifiche. La persona che realizza quanto scritto in Filosofia della Libertà sarà in grado di superare il pensiero astratto e raggiungerà il pensiero del corpo eterico, dove la Iside è svelata: il pensiero vivente. Un’altra opposizione che alcuni muovono all’Antroposofia riguarda la “colorazione di tipo cristiano” che Steiner ha dato all’insegnamento, e lo considerano in qualche modo un linguaggio simbolico. Non credono che Steiner ritenga vera l’esistenza del Cristo, ma giudicano che egli si sia espresso con immagini metaforiche, per dare l’impressione che si tratti di fatti reali. L’ “Io-sono”, secondo loro, non è che una proiezione dell’uomo che riceve una illuminazione di tipo new age. Tra le altre opposizioni all’Antroposofia esaminate, è riportato anche il caso di Judith von Halle, che con le sue stigmate viene considerata dall’Autrice non in linea con la Scienza dello Spirito, che deve, a suo giudizio, conservare un modo scientifico di essere e di mostrarsi. Ignora però quanto dichiarato proprio da Rudolf Steiner in merito all’Iniziazione cristiana, in cui il discepolo sperimenta il gradino della Crocifissione, con la comparsa delle stigmate alle mani, ai piedi e al costato.

Il libro è anche colmo di interessanti di rimandi storici, letterari e mitologici. Al termine della lettura, il messaggio che appare in tutta la sua evidenza nella trattazione è che il rapporto attuale con il Maestro non deve avvenire con la stereotipata immagine che di lui è stata costruita e che appare nell’agiografia corrente, ma con il tuttora “vivente” Rudolf Steiner.

 

Gemma Rosaria Arlana 


Mieke Mosmuller, The living Rudolf Steiner – Apologia, Occident Publishers – Baarle Nassau, Paesi Bassi

E-mail:  info@occident-verlag.de  –  Sito internet:  www.occident-verlag.de 

Pagine 233  –  € 23,50.