Il canto dei battenti

Siti e miti

Il canto dei battenti

Nel periodo della Settimana Santa, in particolare il Giovedí e il Venerdí Santo, nei paesi della Costiera amalfitana, in particolare a Minori, si svolge la secolare processione dei Battenti incappucciati, vestiti con un lungo camice bianco e cinti da una corda di canapa che in passato veniva utilizzata per percuotersi, da cui il nome di “Battenti”. La cerimonia coinvolge tutti i borghi che dal mare salgono ai piú alti insediamenti dei monti che si affacciano sulla costa. I Battenti intonano un canto antico, risalente al XIV secolo, riconosciuto e tutelato dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali come patrimonio immateriale. Il canto dura ore, dalla prima mattina fino alla notte. Ne stralciamo una breve parte, e per il sonoro rimandiamo al video (www.youtube.com/watch?v=A6nkZ9KJb2A).

 

Battenti 1Sento l’amaro pianto

della dolente madre,

che gira tra le squadre

in traccia del suo ben.

 

Sento l’amato Figlio

che dice: «Madre, addio!»

Piú fier del dolor mio

il tuo mi passa il sen.

 

Già sotto il grande legno

si va per l’aspra via,

bella una donna e pia

il volto gli asciugò.

 

Il ciel si ammanta e scura

la luna non si vede,

il peccator non crede

la morte del Signor.

 

Battenti 2Io sento un gran lamento

che strazia l’alma mia,

ohimé, questa è Maria

che piange il suo Figliuol!

 

Voglio con te Maria

pianger lo scempio atroce,

ai piedi della croce,

letto del mio Signor.

 

Or che d’appresso io sono

di queste sacre porte

dal gelo della Morte

stringer mi sento il cor.

 

Varco la soglia e vedo

di Dio il sacro ostello,

la croce d’un avello

ode simil terror.

 

Battenti 3«Diletti amici, amatevi

cosí com’io v’ho amato,

discepol mio chi è stato

cosí conoscerò».

 

Fratelli ecco la palma

che nel celeste Regno

chi urge e sarà degno

certo conseguirà.

 

Stava l’Addolorata

presso il Sepolcro accanto,

chiedeva in mesto pianto:

«Il Figlio mio dov’è?».

 

Ai piedi tuoi mi fermo

chiedendoti perdono,

Padre pietoso e buono

di noi abbi pietà.

 

 

Nella fase notturna della processione, in tutta Minori di notte le luci elettriche si spengono in segno di lutto, e si accendono fiaccole e lumini. Vengono portati in processione il corpo ligneo del Cristo morto adagiato su una bara e la Madonna Addolorata. I ruoli canori vengono tramandati da padre in figlio e seguono i canoni antichi riscontrabili in diverse aree del Mediterraneo legate alla rappresentazione della Passione del Cristo e del Mistero del Golgota.

 

Elideo Tolliani