«C’era una volta un fanciullo, figliolo unico di modesti taglialegna, e cresceva nell’eremo del bosco …Gli erano amici gli alberi del bosco e i fiori: da ogni calice, da ogni corolla, da ogni ombrosa cima, parlavano entità spirituali; capirne egli poteva il mormorio. D’occulti mondi prodigiosi arcani s’aprivano al fanciullo, quando a colloquio la sua anima era con ciò che a molti senza vita appare» (R. Steiner, La Prova dell’Anima – Quadro Quinto, O.O. N° 14 – 2). E nelle prime pagine della sua biografia La mia vita (O.O. N° 28) ancora Steiner cosí scrive: «Un paesaggio meraviglioso circondò la mia infanzia. La vista abbracciava i monti che congiungono l’Austria Inferiore con la Stiria: lo Schneeberg, il Wechsel, la Raxalpe, il Semmering. Lo Schneeberg rifletteva dalle sue cime nude e rocciose i raggi del sole che, irradiando di lassú, portavano alla piccola stazione, nelle belle giornate estive, il primo saluto mattutino. In severo contrasto si ergeva il grigio dorso del Wechsel. Il verde ridente nel paesaggio sereno pareva far sorgere i monti dal suo grembo: lontano, all’orizzonte, la maestà delle vette, e accanto, tutt’intorno, la leggiadra grazia della natura».
Esseri Elementari come amici, compagni di gioco e di avventura. Natura maestosa e leggiadra ad un tempo da ammirare, da vivere come legittimo abitante e fratello di tutte le forme di vita figlie della stessa Terra: ecco il terreno fertile in cui il futuro “Dottore” è cresciuto. Radici giovani hanno trovato l’humus adatto per poter sviluppare le Forze adeguate al compito da svolgere.
La Filosofia della Libertà veniva alla Luce, un primo germe, già in quei magici momenti in cui il fanciullo era libero dalle costrizioni e dall’aridità del mondo rigido e ottuso degli adulti, che le radici della propria infanzia avevano strappato e occultato per sopravvivere in quel Diciannovesimo Secolo di Odio e di Guerra, preludio delle catastrofi che il Novecento avrebbe offerto agli altari del sanguinario Dio Progresso. Molto ha insegnato poi il Dottore su come dovremmo far crescere i nostri bambini, e oggi in tutto il Mondo si parla della sua pedagogia, seppur spesso la troviamo riveduta e corretta da chi, ahimè, diversamente da lui, non ha passato l’infanzia nelle cattedrali naturali, nel regno degli Esseri Elementari.
Dal mio punto di vista però, ed è una percezione dovuta anche ad esperienze personali, i bambini sono come giovani piante, e vanno lasciati crescere con la maggiore libertà e naturalità possibile, quindi con una guida amorevole che non distrugga ciò che di divino è in loro da prima della nascita. I fanciulli, gli animali e le piante devono svilupparsi secondo ciò che la Madre di tutti i viventi ha previsto per loro. E non a caso si chiama Sophia, ma noi umani pensiamo sempre di saperne una piú di Lei, mentre in realtà si scopre che ne sappiamo una piú del Diavolo!
Per il Dottore, tre sono i princípi fondamentali della coltivazione naturale, base su cui poi è nata tutta l’agricoltura biologica e biodinamica del Ventesimo secolo. Il primo riguarda il mantenimento della fertilità della terra, il secondo concerne l’aumento della capacità delle piante di resistere alle malattie e ai parassiti, mentre il terzo si focalizza sulla produzione di cibi sani e di qualità.
Concetti semplicissimi, che sembrano però sfuggire nei dibattiti tra studiosi, agrotecnici e coltivatori. Tutto il futuro della produzione di ortaggi e cereali sembra per loro essere legato a piú progresso, a piú tecnologia, meno a mettere le mani nella terra delicatamente e con devozione.
E per i piccoli di uomo, come per le piante, valgono gli stessi princípi, veri e propri pilastri su cui costruire una civiltà nuova, in collaborazione consapevole ed illuminata con la nostra Madre Terra e con gli Esseri Elementari che lavorano per noi come le infinite braccia della Dea.
Dunque, il mantenimento della fertilità: per noi umani significa soprattutto creatività, e i bimbi ne sono colmi come le corolle dei fiori al mattino sono colme di preziosa e magica rugiada.
Tutto ciò che facciamo oggi ai nostri figli è responsabile della perdita di gran parte di quella innata creatività, e ciò accadeva prima ancora dell’avvento della realtà virtuale, con le regole e le esercitazioni grafiche, le stanghette e la scrittura, le ore al chiuso e l’alimentazione a base di cadaveri.
Levare computer e videogiochi ai piccoli e lasciarli in prigione è davvero ipocrita, portandoli poi, una volta al mese se è tanto, a vedere un po’ di natura vera, non ingabbiata in un parco cittadino dove gli Esseri Elementari buoni sono infettati o sfrattati da quelli ahrimanici dello smog, dei veleni di ogni genere, dalla crudeltà inconsapevole e dalla cupidigia dei cittadini. E se i figli non vedono mai vere farfalle e impetuose cascate, almeno su internet possono andare a caccia virtuale di paesaggi che vorrebbero avere intorno e non sullo schermo. Ovviamente i mezzi tecnologici non vanno trasformati, per i nostri piccoli, in baby sitter! Se li portiamo spesso, o andiamo a vivere con loro, in luoghi dove la Natura è poco contaminata dalla civiltà ahrimanizzata, la fertilità interiore e la creatività dei figli saranno protette ed alimentate come è stato per il piccolo Rudolf.
Per quanto riguarda la capacità di resistere alle malattie, inutile dire che i vaccini, gli antibiotici, i farmaci, le disinfestazioni, i pesticidi, il cibo coltivato nella plastica e tutto il carrozzone hanno lo scopo di indebolire la specie umana e renderla schiava di Big Pharma e della nuova Religione onnipotente, la cosiddetta “Scienzah”. I lucifughi, eredi dei negromanti creatori di Homunculus, tanto ben tratteggiato da Goethe nel suo Faust, non mirano al profitto, dato che il denaro se lo fabbricano, ne sono già i padroni. Mirano invece al dominio, a divenire degli Dei: una Teocrazia del Male.
E per la qualità del cibo poi – con i brevetti sui semi, con l’obbligo vaccinale, con i mille veleni che mettono nel sangue se ci si rompe anche solo un dito, con la carne piena di farmaci e intrisa delle sofferenze indicibili degli animali negli allevamenti, e le alternative vegan come gli Hamburger Incredibili fatti di OGM – sembra impresa titanica sfuggire al Regno del Male e difendere la salute e le difese immunitarie, ossia il corpo eterico dei nostri figli, come il patrimonio biologico dell’umanità intera, dalle grinfie dei sicari degli Asura. La Transizione verso un Mondo di Comunità resilienti può offrire un grande e prezioso contributo per sottrarsi alla prigionia delle metropoli e delle loro conurbazioni, veri inferni gestiti dall’ordine mondiale che ne controlla quasi ogni angolo.
Cercare di portare il piú possibile i giovani e i giovanissimi lontani dalle città, ma anche da ciò che di città troviamo nei paesi, nelle campagne. Tutto è nato dalla tecnologia legata all’elettricità, vera e propria pentola del Diavolo. Anche Tesla, con le migliori intenzioni, si è fatto succubo inconsapevole dell’Oscuro Signore. E dopo di lui il diluvio: trattori, gru, motoseghe, escavatori, trivelle; la Guerra mondiale che possiamo solo perdere, quella con la nostra unica Madre, la Terra, la Vita stessa, la sua Sorgente Aurea.
Riportare i figli dell’uomo dove possono ricordarsi di essere figli dei fiori, delle api, delle fate e delle farfalle prima che di altri umani. Far loro mettere un semino nel suolo e aspettare che la Vita mostri la sua delicata potenza, e lasciare che sia quella stessa forza a far crescere verso la luce anche i nostri bambini, dono della Madre, dono celeste. “Per fare tutto ci vuole un fiore” diceva la bella canzone di Sergio Endrigo (http://bit.do/e2Nx9).
Ed è lí il segreto per salvare la Civiltà Umana, ritrovare la vera energia pulita, poter fare a meno del patto col Diavolo che ci costa sangue e anima. Rudolf Steiner, in riferimento all’antica Atlantide, fa cenno a questa forma di energia in Cronache dell’Akasha (O.O. N° 11): «Gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per cosí dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Cosí riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo …potevano anche elevarsi al di sopra dei monti».
Solo dei fanciulli cui verrà restituita la possibilità di crescere in modo del tutto naturale potranno ritrovare il Tesoro Perduto, seguendo il sentiero a noi precluso, che li ricondurrà al Paradiso Terrestre!
Shanti Di Lieto Uchiyama