Ogni tanto ci prova, Belzebú,
a convincere l’uomo che è una fola
l’esistenza del Male, di cui vanta
antica militanza, supportato
da schiere di malefici compari.
E questa volta a dichiararlo è un prete,
il che stupisce, perché grazie all’infero
Nemico, l’apparato religioso
ha ragione di essere e lucrare
i privilegi che la potestà
di combattere Satana elargisce.
Che scopo avrebbe infatti mantenere
il sistema di chiese e sacerdoti
se venisse a mancare l’Avversario
contro il quale contendono, da quando
ebbe inizio la storia che sappiamo
per una mela e l’insipienza umana?
A dire chiaro e tondo che il Demonio
è solamente un simbolo e non vero,
è Arturo Sosa Abascal, preposito
della Compagnia di Gesú del Venezuela,
intervenendo al Meeting riminese.
Farfarello sarebbe, a sentir lui,
un’entità di stampo cerebrale,
non personale, e quindi inesistente,
come il lupo cattivo d’altri tempi
o simili spauracchi delle favole.
E forse Padre Arturo dice bene,
ché adesso il Male è opera esclusiva
dell’uomo, cui non serve l’assistenza
di un mèntore che gli trasmetta l’estro
del malaffare, essendo già un maestro!
Il cronista