Il Natale del Regno aureo

BioEtica
Il Natale del Regno aureo

IL RITORNO DEL RE BAMBINO FIGLIO DELLA MADRE DIVINA

Sagittario «Quando il punto dell’equinozio di primavera passerà nella regione del Sagittario, sulla Terra si evidenzieranno pienamente le due principali razze umane: la buona e la cattiva. Allora l’immagine del Centauro (Sagittario) si dividerà in certo qual modo spiritualmente in due parti, cosí che la razza buona si approprierà delle forze della sua parte superiore, la parte umana, mentre la razza cattiva di quella inferiore, animale. Alla razza buona potranno unirsi soltanto quegli uomini che all’epoca potranno mettere tutte le proprie forze al servizio di quella superiore Rivelazione di Cristo che discenderà sulla Terra attraverso gli esseri spirituali della Gerarchia delle Archai, che servono il Cristo e conducono nel suo spirito l’umanità».

 

Rudolf Steiner

www.larchetipo.com/1997/dic97/calendario.htm




Sagittario

 

Lontana di millenni è quell’Era del Sagittario in cui definitiva sarà la divisione netta e inequivocabile, tra l’Umanità buona, totalmente devota al Christo, e coloro che invece avranno amato e scelto il Male.

 

Due Regni contrapposti che già oggi però, si prefigurano in modo chiaro e inconfondibile.

 

Nelle settimane precedenti al Natale, si avverte dolorosamente quest’anno la mancanza della consueta atmosfera sacra dell’Avvento del Piccolo Re, il Santo Bambinello, che solitamente tocca in modo misterioso i cuori di tutti, persino dei non cristiani.

 

Tra l’indifferenza di una falsa Chiesa globalista, presa a fare la sua parte con pervicacia nel diabolico progetto del Grande Reset; l’ignavia e la complicità di uomini di legge, di cultura e di scienza; la disinformazione di massa che lobotomizza le menti piú inclini al materialismo e dunque ad essere ipnotizzate dall’inganno della maya ahrimanica, le Feste Natalizie si avvicinano senza la minima parvenza di preparazione interiore, e financo esteriore, alla Magica Notte del compleanno di Colui che porta la Luce divina nel mondo e ci insegna quanto morte e malattia non abbiano alcun potere reale su di noi. Ci ricorda che siamo immortali e che nel nostro cuore abita il Dio Vivente.

 

Nessuno che creda veramente nel suo cuore che il Christo è Dio, e che ci ha offerto un posto nel suo Regno, può aver paura della morte fisica e della malattia. Ma oggi, nonostante il Suo ritorno nella dimensione eterica, annunciato da Rudolf Steiner un secolo fa, nessuno Lo riconosce, perché l’Oscurità è penetrata come un morbo pestilenziale nelle anime, infettandole.

 

Parsifal e Amfortas

 

E proprio Rudolf Steiner, nel lontano 1913, nelle conferenze tenute a Berlino dal 3 al 7 Febbraio, pubblicate da Tilopa (1986) con il titolo Parsifal e Amfortas (O.O. N° 144), ci spiega come le Forze dell’Oscurità abbiano oggi a disposizione un potente e pericoloso strumento: un esercito di anime prigioniere, schiave, che consente loro di operare in modo ma­levolo in ogni circostanza e aspetto della vita degli esseri umani, e di provocare danni e catastrofi piccole e grandi. Questa moltitudine di anime disincarnate, condannate a restare involontariamente al servizio del Male per anni o secoli, sono coloro che in vita avevano scelto il quieto vivere, e di fronte alla malvagità, alle ingiustizie, agli orrori e alle aberrazioni sempre piú dilaganti nel Mondo, avevano preferito tenersi in disparte, coltivare il proprio orticello, fare i propri interessi e quelli della famiglia di appartenenza.

 

Di questi tempi, che sempre secondo le parole del Dottore sono quelli della guerra dell’uno contro tutti, la maggior parte delle persone sta vivendo un’esistenza miserabile, gretta, egoista, incurante delle sofferenze del prossimo, e accetta il Regno della Menzogna e della Paura, del­l’odio e del sospetto nei confronti di tutti. Molti avrebbero le capacità di indagare con mente raziocinante, e di scoprire facilmente le palesi incongruenze nella narrazione main stream, i conflitti di interesse, i piani agghiaccianti dei “pionieri” del Transumanesimo. Il Regno ideale dell’Anticristo.

 

I geniali ma sconcertanti creatori del Sistema Bancario GST Virtual Bank, veri e propri Robin Hood dei nostri giorni (www.gstvirtualbank.it/), hanno passato anni a studiare e descrivere il sistema criminale integrato che a tutti gli effetti governa fin nel dettaglio e senza lasciar nulla al caso la nostra economia e la vita delle persone e dei popoli. È la manifestazione sul piano esteriore di ciò che in ambito antroposofico definiamo Tripartizione Inversa, descritta in modo mirabile da Salvino Ruoli nel suoi Annali del Terzo Millennio: «L’Impero d’Occidente era sorretto da aristocrazie anticristiane. Le aristocrazie anticristiane erano riconoscibili in quanto tendevano ad attuare esattamente il contrario dell’Idea di Tripartizione: i tre mondi – l’econo­mico, il giuridico e lo spirituale – per costoro erano unificati. Essi si ritrovavano e concentravano i loro poteri attraverso il reciproco appoggio e lo spirito di casta. Queste cerchie chiuse sviluppavano interessi particolari, inaccessibili agli altri. Le aristocrazie anticristiane erano quindi al servizio della Tripartizione Inversa» (www.larchetipo.com/2004/mar04/tripartizione.htm).

 

Usurocrazia svelata

 

Un magnifico erede spirituale del Prof. Giacinto Auriti, lo scrittore Cosimo Massaro, che ho avuto l’onore e il piacere di conoscere tempo fa, ha smascherato la mostruosità del Sistema Usurocratico che imprigiona le Nazioni e gli Esseri Umani, in una serie di libri assai illuminanti, l’ultimo dei quali, Usurocrazia svelata, che si ispira nel titolo al genio di Ezra Pound, riassume gli argomenti delle opere precedenti, e in piú affonda del tutto il bisturi, sviscerando la purulenza della finanza mortifera che strangola l’economia da secoli, e oggi ha raggiunto un punto di non ritorno.

 

«Chi controlla l’emissione del denaro possiede un’arma dalla potenza inaudita nella battaglia per il Potere. Dietro la facciata dei sistemi politici, da tempo i banchieri controllano senza difficoltà lo svolgersi delle vicende mondiali, potendo produrre dal nulla il denaro con cui comprare tanto beni materiali, quanto, soprattutto, gli altri uomini, pronti da parte loro a vendersi in spregio a ogni morale. Conoscere il potere derivante dall’emissione di moneta permette ai popoli di difendersi e soprattutto permetterà, una volta liberatisi degli usurai, di creare una società prospera e giusta» (dal sito www.cosimomassaro.com/p/la-moneta-di-satana.html?m=1).

 

«…Per sottomettere al meglio i popoli, l’élite usuraia, plutocratica e apolide, ha messo in atto anche armi di psicologia di massa che mirano a sostituire tutti i valori fondanti della nostra società. Una vera e propria ingegneria sociale, simile a quella genetica, utilizzata per modificare quel naturale processo evolutivo insito nell’uomo. Alla base della società europea, occidentale e in particolare di quella italiana, l’autore evidenzia i valori dell’antica Grecia, di Roma, e in seguito, a sintetizzarli e trascenderli, quelli del Cristianesimo (dal risvolto di copertina di Usurocrazia svelata).

 

Sono proprio i valori cristiani e umani innati, i comandamenti evangelici, in primis “Ama il prossimo tuo come te stesso”, ad essere la spina nel fianco del Nuovo Ordine Mondiale anticristico. E questi valori affiorano nei cuori degli uomini, indipendentemente dalla religiosità individuale, in occasione delle Feste del Natale: i doni e il donare, il calore del focolare, l’accogliere una nuova vita innocente che viene al Mondo, con una culla confortevole. Il Mistero del Dio che si fa uomo.

 

Bambino dell'Ara Coeli

 

Nella Roma cristiana, non tanti anni fa, i bambini durante l’Avvento scrivevano lettere al Bambinello dell’Ara Coeli, che per il periodo natalizio veniva posto all’interno del presepio. Secondo l’antica leggenda, la Vergine con il Santo Bambinello sarebbe apparsa allo stesso Imperatore Augusto, che lí sul Campidoglio aveva le proprie stanze, per preannunciare la venuta di un Dio Bambino che avrebbe regnato oscurando tutti gli altri. Ad ogni modo Augusto perse la voglia di cedere al peccato d’orgoglio, e rinunciò quindi a farsi adorare come un dio.

 

Il Potere salvifico di quella statuetta del Bambino dell’Ara Coeli era cosí leggendario che veniva portato in carrozza dai moribondi e operava miracoli di guarigione. Mio padre Fulvio, come è accaduto a tanti altri padri e madri, quando mio fratello appena nato era in pericolo di vita e in condizioni molto gravi, salí disperato la ripida gradinata che porta all’Ara Coeli per inginocchiarsi di fronte al Santo Bambino. Ottenne il miracolo, che confermò in lui la sua profonda fede nel cammino verso la Casa del Padre.

 

Migliaia di altre grazie ha concesso il Prezioso Bambinello, divenuto il ricettacolo aureo delle preghiere, dei sogni e della devozione di coloro che si compenetravano del vero spirito natalizio.

 

Non è un caso, forse, che qualche anno fa una mano ignota, al servizio degli Spiriti delle Tenebre, abbia sottratto l’antica e preziosa statua del Bambinello dell’Ara Coeli. Ogni ostacolo ai disegni oscuri del Nemico dell’Uomo deve essere rimosso. Oggi la fede consentita è solo quella nei dogmi scientifici. A Governare i Popoli con ormai sfacciato regime dittatoriale, che calpesta ogni diritto umano e si fa beffe del sacro e della devozione al Divino, sono tante moderne versioni grottesche del protagonista del Canto di Natale di Charles Dickens, il famigerato Ebenezer Scrooge.

 

Festeggiare il Natale con amici e parenti non è politicamente corretto. Le motivazioni sanitarie, inutile dirlo, fanno acqua da tutte le parti: basta farsi un giretto in metropolitana o in autobus per rendersi conto che quello che temono i Lucifughi non sono le tante persone in un luogo chiuso a stretto contatto (persone, per inciso, che toccano mascherine intrise di germi e frustrazione, e con le stesse mani afferrano i sostegni all’interno dei vagoni). Quello che devono evitare ad ogni costo è la comunione delle anime, il calore che emana dal cuore e incontra gli altri cuori. Le aure che si uniscono, il vibrare all’unisono delle anime riunite in Nome di Colui che il Male, la Morte e la Malattia li ha già vinti in modo definitivo.

 

Ebenezer Scrooge

 

Anche coloro che il Maligno considera servi fedeli e perfetti esecutori dei suoi disegni diabolici, come Scrooge, il perfido usuraio del racconto di Dickens, in un momento cosí particolare dell’anno come il Natale possono ricevere il miracolo della conversione del cuore.

 

Nell’opera in questione, che tanto è stata preziosa in questi ultimi due secoli per la redenzione di molti individui che potevano rispecchiarsi nel personaggio dell’avaro, egoista, blasfemo Ebe­nezer, è fondamentale per la narrazione, la visita dell’anima in catene del defunto socio del protagonista: «Porto la catena che mi son fabbricato in vita – rispose lo Spettro. – L’ho fatta io stesso anello per anello, pezzo a pezzo; io stesso me la cinsi per volontà mia, e di volontà mia la portai».

 

Grazie alla venuta di altri fantasmi, quelli del Natale passato, presente e futuro, il cuore duro di Scrooge alla fine si scioglie, e cambia il suo destino insieme a quello di tutti coloro che gli sono attorno: «Onoreró il Natale nel mio cuore, e cercherò di conservarmi in questo stato d’animo per tutto l’anno. Vivrò nel passato, nel presente e nel futuro, e i tre spiriti saranno sempre presenti in me».

 

Lo stato d’animo del Natale, la fiducia nel prossimo, la condivisione del desco, del calore del nostro focolare con chi normalmente è da solo, gli abbracci e la fraternità che a Natale si diffonde come un benevolo contagio, sciogliendo i cuori, potrebbe risultare fatale per gli adepti del Nuovo Ordine Mondiale, divenuto rabbioso e spietato nell’attuazione del programma del Grande Reset della Civiltà (Dis)Umana. Vangelo per i partigiani del diavolo è il distanziamento sociale, insieme al confinamento nella realtà virtuale, dove il controllo assoluto alla fine l’ha sempre il loro demoniaco padrone.

 

Man mano che l’anniversario della nascita del Salvatore si avvicina, si moltiplicano gli episodi di intolleranza dittatoriale verso chi non è allineato al 100% con i dogmi totalitari del Nuovo Ordine Terapeutico: gente multata in fila alla mensa dei poveri per assembramento; multe ai senzatetto, privi di una casa, perché fuori casa in zona rossa; anche chi bacia la fidanzata all’aperto, lontano da altri, viene sanzionato senza pietà.

 

Nonno solo

 

I nonni vanno lasciati soli a Natale: la famiglia è la prima minaccia per la sicurezza… dei sociopatici padroni del Sistema e dei loro imbarazzanti lacchè, ovviamente, che devono tagliare i rami secchi ed eli­minare ogni rapporto dei giovani con chi è testimone dei tempi in cui il distanziamento sociale era visto per ciò che è in realtà: solamente una grave psicopatologia.

 

Attraverso la Piramide di comando dei vassalli, valvassori e valvassini del Sistema Globale dominante, si stringe sempre piú il cappio intorno al collo di chi risulta scomodo, inutile, non conforme agli standard, capace di dissuadere il gregge dal­l’accettazione passiva di misure invasive, pericolose e spesso irreversibili. Guai a chi osa sollevare dubbi o fare informazione alternativa (con tanto di testimonianze autorevoli e studi pubblicati su riviste scientifiche, di medici, biologi, giuristi), su tamponi che non danno alcuna certezza diagnostica, ma svolgono egregiamente il compito di catalogare il nostro DNA; su vaccini Rna pericolosi e OGM, che fanno tutto tranne che vaccinare, dato che poi (a detta di chi vuole imporne l’obbligo in barba ai diritti umani e costituzionali), si deve continuare a vita con distanziamento; e poi mascherina, sanificazione – o meglio genocidio di ogni batterio buono indispensabile per la salute degli esseri umani – microchip sotto la pelle; tracciamento e tutto ciò che riduce il cittadino a bestiame da marchiare, rinchiudere e sfruttare.

 

È il volto dell’Anticristo che si mostra a noi tutti, ed è la prova suprema che dobbiamo affrontare e superare.

 

Maître Philippe (www.maitrephilippe.it) insegnava che il Male va trasformato in Bene, e che quando vediamo il volto del Demonio, che è di fronte a noi ma spesso anche in una parte oscura di noi, dobbiamo pregare affinché anche Egli alla fine venga redento. E cosí avverrà, anche per coloro che nell’Era del Sagittario andranno a formare l’Umanità cattiva. Il loro sacrificio farà in modo che l’Umanità buona possa essere libera dalla parte istintiva, animale. Ma quelli che scenderanno, avranno successivamente la loro risalita verso la Luce, e gli altri li dovranno aiutare. La prefigurazione di ciò ci appare nel difficile periodo attuale, nel quale tutti noi ancora siamo centauri, dunque contemporaneamente angeli e demoni, e possiamo scegliere la Via indicata dal Christo e portare con noi piú fratelli possibile.

 

Il primo passo è sconfiggere in noi e intorno a noi l’angoscia, la paura: «L’angoscia e la paura vengono per essere annientate, saranno sempre annientate. Esse sono segni di richiesta della rianimazione della Iside Sofia, cioè della gioia dell’anima, di offrire tutta la forza del volere alla realtà dell’essere, in quanto è la realtà che manifesta il proprio principio, il Logos, la forza che tiene in pugno il mondo. Occorre preparare questo volere mediante Consacrazione e concentrazione. Avverrà allora che quella gioia sorgerà come forza creatrice dal cuore» (M. Scaligero. Meditazione e Miracolo, Ed. Mediterranee, Roma 1977).

 

La Via della Volontà Solare, di cui Massimo Scaligero è il testimone e il Maestro, nella sua assoluta fedeltà al Dottore, a Rudolf Steiner, ci offre il viatico piú diretto e perfetto per essere umilmente degni di chiedere in prestito la Spada di Michele, unica in grado di sconfiggere il Drago.

 

Il mese di Dicembre, il periodo dell’Avvento, è il momento in cui possiamo predisporci ad accogliere le forze divine che si sacrificano per noi nel Mistero del Natale del Figlio di Dio: «Nelle profondità del mio essere parla, urgendo verso la rivelazione piena di mistero, la parola cosmica: ricolma i fini del tuo lavoro della mia luce spirituale, per sacrificare te stesso attraverso me» (R. Steiner, Calendario dell’anima – Trentaseiesima settimana, 8-4 dicembre. Trad. G. Colazza).

 

In ogni Epoca di rinnovamento, il Mondo Spirituale manda incontro ai popoli in crisi, orfani di una Guida in cui riconoscersi e di una mèta da inseguire, un Eletto che mostri la Via, che ricordi a tutti il progetto divino. Qualcuno puro, cristallino, attraverso il quale si esprima la Parola Cosmica, e la Rivelazione con la sua aura di mistero compaia alle genti. Esseri umani, ma in fondo anche sovrumani, la cui Luce spirituale sia pronta a mettersi al servizio dei progetti di Dio, e il cui sacrificio devoto sia da mezzo di diffusione del Sacrificio supremo del Figlio della Madre Divina. Non sempre però gli uomini riescono a riconoscere e a seguire questo consacrato da Dio.

 

Corradino di Svevia

 

Ne è un esempio Corradino di Svevia, crudelmente tradito dai servi degli stessi Poteri Oscuri che oggi tramano per trasformare la Terra, il Paradiso Terrestre nostra sacra dimora, in un vero Inferno di odio, caos e alienazione anticristica. Ancora oggi la Civiltà Europea tutta continua a pagare il prezzo di sangue di quel vile tradimento. Chiunque si rechi oggi ai Piani Palentini, in quel di Tagliacozzo, può percepire l’aura di smarrimento e devastazione che permane.

 

Allo stesso modo, l’altopiano tra Nespolo e Santa Lucia di Gioverotondo, dove l’esercito di Corradino fu a lungo ac­campato prima della fatidica battaglia, è impregnato del­la promessa di Restaurazione in Terra dell’Ordine Divino che il giovanissimo sovrano incarnava e che deve ancora essere mantenuta. E oggi abbiamo il compito di rinnovare e attuare quella sacra promessa.

 

Attendiamo il Cavaliere del Graal, la Guida designata dalle Gerarchie Celesti. Come ai tempi dei Romanzi della Tavola Rotonda. Nella saggezza e nel mistero ammantato di leggenda del ciclo arturiano, in cui si insegna come il Castello del Graal sia accessibile solo ai puri di cuore e introvabile per tutti gli altri, troviamo il potente simbolo della Spada nella Roccia.

 

La spada nella roccia

 

Oggi i cuori sono induriti come la Roccia, e nessuno riesce ad estrarre la preziosa spada che sola può consacrare il Re, l’eletto che tutti attendono perché il Dominio della Tirannia e del disordine malefico finisca. Solo un puro e nobile di cuore e un predestinato, come fu il giovane Artú, come fu anche Parsifal, degno di accedere al Regno del Graal, riuscirà a compiere il miracolo e ad estrarre la Spada salvifica.

 

Notiamo come nel pregevole racconto di Thomas Malory fosse proprio il giorno di Natale ad essere indicato da Merlino come quello in cui far cimentare tutti i cavalieri nel­l’impresa di estrarre la Spada “Excalibur” dalla Roccia, in modo da essere riconosciuto come il legittimo sovrano. Ma nessuno vi riesce.

 

Arriva il torneo di Capodanno, e il piccolo Artú, nel tentativo di procurare una spada al fratello adottivo, miracolosamente riesce senza fatica a estrarre la Spada. Solamente il padre e il fratello adottivi però si inginocchiano e lo accettano come Re. Tutti i nobili e i cavalieri non riconoscono il ra­gazzo come loro Sire, accecati dall’invidia, dalla brama di po­tere, dalla tentazione blasfema di ignorare la Volontà di Dio. E quindi il giorno dell’Epifania, e poi a Candelora e Pasqua si ripete la processione degli indegni cavalieri, e nuovamente solo Artú riesce ad estrarre l’arma lucente dalla Roccia indistruttibile.

 

Finalmente alla Pentecoste, quando avviene per l’ennesima volta il miracolo, il popolo si ribella e minaccia di uccidere tutti i nobili e i cavalieri che non si inginocchieranno al cospetto del Sovrano indicato direttamente da Dio: «Subito dalla folla si alzò un grido: “Artú deve essere il nostro re! Non vogliamo altri indugi, perché questa è la palese volontà di Dio. Uccideremo chiunque intendesse opporsi”. Dopo di che ricchi e poveri si inginocchiarono invocando il perdono di Artú per aver esitato tanto a lungo».

 

Ecco, il tempo è prossimo, e l’Umanità ha poco tempo per rinnegare il Male, le sue menzogne, i suoi abomini; per riconoscere gli inviati dal Signore, coloro che avranno il compito di far risuonare la Parola di Dio e ripristinare la devozione alla Madre Divina, insieme alla Legge e all’Ordine, come in Cielo cosí in Terra. Chi sceglierà le lusinghe di Mammona, ma anche il quieto vivere, non avrà scampo, perché diverrà complice dei malefici disegni del Maligno.

 

Per chi avrà occhi per vedere e orecchie per sentire la luce e l’armonia del Verbo Divino attraverso i testimoni e gli eletti consacrati al Christo nel Nome della Madre, il futuro sarà beatitudine e consolazione, per le quali ogni sacrificio, offerto con animo puro e fedele alla Vergine Iside Sophia nostra Madre, sarà benedetto e prezioso.

 

Prepariamoci con trepidazione alle magiche tredici Notti Sante, in comunione con gli amici, i parenti, i vicini. Condividiamo la Tavola della Festa con coraggio e generosità; mettiamo il ciocco nel camino; sediamo davanti al fuoco in compagnia di coloro che amiamo; cantiamo a squarciagola i canti per il Bambinello davanti a Presepe; circondiamo l’albero di Natale di doni per quelli che conosciamo o che potremmo conoscere, anche piccole cose, magari fatte a mano da noi, perché è il pensiero impregnato di spirito natalizio che conta; scambiamo il pane e gli abbracci.

 

Come dice in modo veritiero Tiziano Terzani: «Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali».

 

La Sacrosanta ribellione, in onore del Dono Supremo che il Bambinello offre da duemila anni a tutti i figli degli uomini, è santificare il Natale e tutte le festività in modo comunitario, trasmettendo al Cosmo le vibrazioni all’unisono dei nostri cuori e la Luce delle nostre aure unite:

 

Bernard Plockhorst «Annuncio ai pastori»

Bernard Plockhorst «Annuncio ai pastori»

 

«Alla svolta dei tempi

la luce universale dello spirito

entrò nella corrente

terrena dell’essere;

oscurità notturna

aveva dominato,

chiara luce diurna

irradiò nelle anime umane;

luce,

che riscalda

i poveri cuori dei pastori;

luce

che illumina

le sagge menti dei re.

Luce divina

Cristo-Sole,

riscalda

i nostri cuori;

illumina

le nostre menti;

affinché diventi buono

quel che noi

fondiamo col cuore,

quel che con le menti

vogliamo portare alla mèta». 

 

Rudolf Steiner

 

(da: La Pietra di Fondazione Convegno di Natale 1923/24 O.O. N° 260).

 

Il Regno Aureo, come il Castello del Graal, è già lí, presente ma invisibile, celato ad occhi impuri; è davvero lì, ad attendere coloro che sapranno avere fede e coraggio, e lavorare con gli emissari del Logos incarnato:

«…affinché diventi buono

quel che noi

fondiamo col cuore,

quel che con le menti

vogliamo portare alla mèta».

 

E il premio, l’accesso a quello che è il Luogo a noi designato, vale ogni sacrificio!

 

Shanti Di Lieto Uchiyama