Non bruciatele: servono a sgombrare
il mondo dai tabú dell’ignoranza,
usando scope e vento di Borèa.
Leggendo nella sfera di cristallo
fanno apparire quello che vogliamo,
gli amori eterni e veri che sogniamo.
Nel sabba senza requie della vita,
combusta nel crogiolo del denaro
per cui danniamo l’anima e l’Idea,
ben vengano le streghe a cavalcioni
di magiche ramazze e pipistrelli.
Se ci prendono a bordo, voleremo
lontano dalla fossa dei serpenti
dove subiamo le fatture a morte,
i filtri velenosi del Potere
che fa bollire, dentro il pentolone
degli intrallazzi pubblici e privati,
i rospi di violenza e corruzione
con gli scorpioni dell’impunità,
e poi ci fa sorbire la pozione
garantendo miracoli e prodigi.
Ma è solo un trucco vile, un sortilegio
che rende tutti succubi, legati
al cocchio rapinoso del regime.
Onore dunque a maghi e fattucchiere
che patirono roghi e Inquisizione!
A fronte dei politici di adesso
fanno la parte di fatine buone.
Il cronista