Proseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico
Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf.
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Andrea di Furia
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Vedi “Premessa” www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf
Carissima Vermilingua,
in questo momento sto sorseggiando il mio deathquiri, agitato non mescolato, con cinque gocce di impostura assieme agli ex colleghi al master in damnatio administration. Ci troviamo in piedi, fuori dal bar delle Terme laviche sotto il Daily Horror, perché Ringhiotenebroso vuole che sperimentiamo la libidine da zona arancione che il gruppo dei Virologi, che lui sovrintende, ha imposto alle nostre caramellate caviucce. Dopo l’ultimo mio tour abusivo sul paludoso fronte terrestre ho preferito non passare súbito in redazione, perché temo gli agguati di Fàucidaschiaffi.
Il mio caporedattore è sempre bramoso di sapere come sta andando quel Paese del continente centrale che visito ogni volta che posso, tanto è significativo per comprendere la realtà sociale mondiale delle nostre vittimucce aulenti. E, in realtà, la crisi che lí si attraversa è peggiore delle altre negli altri Paesi per una qualità particolare di quel Popolo: l’eccesso di zelo.
Prendiamo ad esempio le Mafie, che lí hanno trovato un terreno favorevole per il loro indisturbato sviluppo: non solo delinquono come si deve sull’intero territorio nazionale, ma stanno approfittando delle attuali esageratissime misure antiepidemiche del Governo per allargare il loro giro d’affari con la vendita dei vaccini tarocchi on line o taroccando mascherine e flaconi igienizzanti di marca. Ormai non devono terrorizzare nessuno: ora ci pensa il Governo. Tiè!
Per non parlare dell’acquisizione di centinaia di attività commerciali e industriali messe in ginocchio (slap, slap) dai vari DCPM emergenziali, subdolamente esaltati ‘per salvare gli Italiani’, emessi da un Governo sottomesso, come piace a noi della Furbonia, che si terrorizza da sé.
Da pochi anni, poi, l’attività economica delle Mafie è diventata una risorsa nazionale. È stata infatti gustosamente sdoganata dagli Economisti registrati sul libro paga animico della Furbonia University, diventando una non disprezzata componente ufficiale del PIL nazionale “reale”. E in un certo senso in alcuni territori le Mafie si sono rifatte una verginità: per eccesso di zelo si sostituiscono ad uno Stato assente, troppo condizionato dalle liti tra i Partiti sul modello standard delle mascherine per occuparsi a fondo di qualsiasi cosa che non sia la lotta per la supremazia parlamentare o per l’appropriamento/distribuzione delle risorse finanziarie: il cosiddetto recovery fund, con cui indebitare gli ingenui elettori e le loro disgraziate generazioni future.
Ma non sono solo le Mafie che si vogliono sostituire allo Stato. Nella Società gassosa economica (che ha sostituito ormai quasi ovunque la precedente Società liquida politica) lo vogliono anche le Organizzazioni internazionali: come l’Organizzazione mondiale della Sanità, o come le Banche d’affari tipo Goldmann Sachs, o come le nuove sette laiche (Trilateral, Bilderberg, Aspen Institute, Gruppo dei Trenta, Atlantic Council ecc.) – che beffardamente si dichiarano esercitare scopi “privi di lucro” – al servizio del vero potere mondiale, o come i club massonico-gesuitici: veri colonizzatori indefessi delle massime cariche sociali, dall’Estremoccidente all’Estremoriente. O come la Troika finanziaria (composta da FMI, CE, BCE), i cui benemeriti figli spesso e volentieri introduce ai vertici dei vari Governi.
Maledizione, Vermilingua! Quest’elencazione non esaustiva mi ha seccato le fàuci, e per ricaricarmi ordino un altro deathquiri per me, un brown volcano per Ruttartiglio e un bibitone alle erbe palustri con julienne di funghi velenosi per Farfarello.
Ai quali, nel frattempo, girano vorticosamente le corna per la scomodità di stare in piedi fuori dal bar con i tavolini in pietra lavica off limits. In realtà stanno smoccolando maledizioni “arancioni” verso il nostro megalitico Ospite. Ma in sordina, impercettibili, solo bisbigliate tra le zanne. Perché, anche tu lo sai benissimo Vermilingua, contraddire Ringhiotenebroso è certamente una delle esperienze piú intense che noi Bramosi pastori della Furbonia possiamo fare… ma che è anche assolutamente da evitare, se ci tieni alle scaglie.
Adesso però, di seguito per te, ecco una sintesi tratta dal mio immancabile moleskine astrale.
Farfarello: «Allora, Giunior Dabliu, come stanno affrontando la doppia crisi finanziaria ed ecologica che con tanto impegno abbiamo scatenato nell’ultimo mezzo secolo su di loro?».
Giunior Dabliu: «Peggio che nelle altre parti di quel bruscolino orbitante. Non solo perché diversamente dal mondo anglomericano sottoposto a Ràntolobiforcuto – che scarica una buona fetta dell’antisocialità dell’emergente Società gassosa a traino economico-finanziario sull’intero Pianeta – tutta l’antisocialità di questa malsana struttura unidimensionale di sistema viene scaricata, da ogni singolo Stato sovrano, all’interno dei confini nazionali; ma anche perché il suoi “migliori”, i suoi “responsabili” che si propongono per gestire lo Stato e la vita sociale, o sono volenterosi incapaci che ottusamente si sovrastimano o si sono astutamente registrati sul libro paga animico della nostra Furbonia University».
Fortunatamente, Vermilingua, le nostre colazioncine animiche non vedono vita sociale da sviluppare, quanto piuttosto meccanismi sociali a orologeria da assemblare, di qui gli anoressici risultati sociali che tanto fanno godere Sua Tripartizione inversa, il nostro antisocialissimo Master Truffator. Lo nota bene uno degli odiosissimi Agenti del Nemico sfuggito all’intervento a gamba tesa della nostra Infernale Intelligence.
Agente del Nemico: «L’errore del nostro tempo, a questo proposito, è che ognuno si considera capace di comprendere la vita, anche se non si è impegnato a lavorare in base alle leggi fondamentali della vita: anche se prima non ha educato il suo pensare a vederne le vere forze. …Non serve a nulla vedere che le relazioni sociali portano l’uomo a condizioni sfavorevoli di vita nelle quali perisce: occorre imparare a conoscere le forze mediante le quali si possano instaurare condizioni migliori. Proprio questo non possono fare i nostri esperti economici, per una ragione analoga per cui non può fare calcoli chi non conosce la tavola pitagorica: lo si metta di fronte a tutte le cifre che si vuole: il guardarle non gli servirà a nulla. Si metta del pari qualcuno, il cui pensare nulla comprende della forza di base della vita sociale, a fronte della realtà: potrà descrivere con molta efficacia quel che vede, ma non potrà stabilire come si intrecciano le forze sociali per il bene o per il male degli uomini».
Fiamme dell’Inferno, Vermilingua! Proprio gli ultimi 10 anni, tempo terrestre, sono stati aperti e chiusi in quel Paese da due Governi guidati da esperti economici di fama mondiale che hanno suscitato nelle nostre fritturine animiche ingiustificate speranze messianiche all’inizio del mandato, ma che finiscono inevitabilmente per causare tragiche delusioni per il risultato antisociale del loro operato. Doppio-tié!
Antisocialità inevitabile, fintantoché non passano (speriamo mai, Vermilingua) alla raccolta differenziata dei rifiuti sociali economici, politici e culturali: separandoli per funzione dimensionale in tre cassonetti dedicati. E non, come avvenuto fin qui ovunque in Tontolandia, in un cassonetto solo: ieri lo Stato unitario, oggi l’unitario Mercato.
La prima esperienza, quella del Governo Monti che si è già conclusa, è stata entusiasmante dal punto di vista di noi Bramosi pastori: riforme del lavoro fatte per renderlo sempre piú precario, sottopagato e schiavizzante; riforma delle pensioni che hanno annullato a tradimento diritti acquisiti e costretto circa 400.000 “esodati” a restare senza lavoro e senza pensioni (per circa 10.000 di loro addirittura per quasi tutto l’intero decennio); e altrettanti giovani dai 15 ai 24 anni a non trovare uno straccio di lavoro, salvo emigrare all’estero, per l’allungamento volutamente esagerato dell’età pensionabile.
La seconda esperienza, quella appena iniziata del Governo Draghi, parte con le stesse ingiustificate attese messianiche. Ingiustificate in un sistema che pratica la raccolta indifferenziata dei rifiuti sociali tridimensionali, e che vedremo finirà (slap, slap) con gli stessi anoressici risultati (entusiasmanti per noi, antisociali per loro) vista la somiglianza curricolare tra i due Mario. Due gemelli siamesi del neoliberismo mondiale, per cosí dire. Cosa che ha suscitato la curiosità dei miei compari di bisboccia in zona arancione.
Ruttartiglio: «Raccontaci, Giunior Dabliu. Di solito quando vogliamo aggiornarci sui gossip ci abbeveriamo nella rubrica Zanne solitarie di Gozzoprofondo. Questa somiglianza biografica però m’incuriosisce».
Giunior Dabliu: «Entrambi con antenati Banchieri, sono un prodotto di eccellenza della formazione scolastica dei Gesuiti e delle loro raccomandazioni; entrambi sono adepti del disastroso (slap, slap) neoliberismo; entrambi vantano una vocazione sovranazionale di eccezionale successo teleguidata, vista la serie di relazioni cosmopolite incentrate sulla loro frequentazione e appartenenza alle varie sette laiche al servizio di Ràntolobiforcuto (il leader illegittimo della popolazione guida in Estremoccidente); entrambi hanno vissuto ai vertici culturali, imprenditoriali e politici in Italia e in America; entrambi si sono reciprocamente lasciati il testimone in quel centro di potere finanziario sovranazionale mondiale i cui membri sono registrati sul libro paga animico della Furbonia: la banca d’affari Goldman Sachs, dove Draghi [link, https://www.wallstreetitalia.com/chi-e-mario-draghi/] ha operato ai massimi livelli come vicepresidente e membro del Management Committee Worldwide dal 2002 al 2005, mentre Monti [link, https://www.wallstreetitalia.com/mario-monti-presidente-del-consiglio-20112012 ] dal 2005 al 2011 come international advisor; entrambi hanno operato ai massimi vertici dei reali poteri dirigenziali dell’Unione Europea: Monti quale Commissario europeo con deleghe prima al “Mercato Interno”, ai “Servizi Finanziari e all’Integrazione Finanziaria”, alla “Fiscalità ed Unione Doganale” e poi “al controllo della concorrenza”; Draghi come Governatore della Banca Centrale Europea».
Farfarello: «Ed entrambi sono stati acclamati come salvatori della Patria, e imposti d’imperio, alla guida del Governo di quei belli addormentati nel sottobosco delle illusioni sociali che scambiano per atto di responsabilità il reiterato obbediente porsi a 90° dei partiti italiani rispetto ai nostri poteri sovranazionali economici, politici e culturali inversi… invece che per obbligo coatto irresistibile cui sottomettersi, anche obtorto collo, quale in effetti è: uno dei tanti motivi che hanno aggravato lí la doppia crisi sociale e ambientale».
Giunior Dabliu: «Risultato inevitabile non solo dal punto di vista strutturale sistemico (nella raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale è razionalmente impensabile ottenere un qualsivoglia risultato positivo durevole per i nostri bocconcini emotivi), ma anche da quello sostanziale dal momento che ben due emeriti “figli” della stessa coalizione sovranazionale hanno collaborato con il massimo distruttivo zelo al medesimo antisociale neoliberistico obiettivo. Vi mostro, estratto dal mio informatissimo moleskine astrale, un commento ostile e tendenzioso che tuttavia ha il pregio della sintesi».
Agente del Nemico: «Fra i tanti motivi che hanno aggravato la doppia crisi in Italia vanno annoverati i diktat della Troika di Bruxelles-Francoforte, rispetto ai quali i nostri ultimi governi non hanno mai mostrato di possedere un pur minimo coefficiente di attrito. Le cosiddette “riforme” delle pensioni, della Sanità, dei contratti di lavoro, dei servizi pubblici, della pubblica amministrazione che si sono susseguite dal 2011 ad oggi sono tutte state precedute da militaresche prescrizioni della Troika e realizzate in gran fretta dal Governo in carica, quale che fosse, senza minimamente discuterne i presupposti e le conseguenze. A parte i loro contenuti regressivi sotto il profilo politico e sociale, non sembra che a nessuno dei suoi membri sia mai passato per la testa che dette riforme violano centinaia di articoli del complesso corpus del diritto comunitario in tema di diritti umani, civili, economici, sociali e culturali. E con essi, nel nostro paese, i diritti di milioni di persone».
Giunior Dabliu: «Il 5 agosto del 2011 si apre la trafila di conseguenze che porterà al Governo burattino del collaborativissimo zelota Mario Monti. E chi è il Burattinaio? Mario Draghi, Governatore della BCE fresco di nomina, che apre i giochi con una lettera inviata al primo ministro del Governo in carica, Silvio Berlusconi. Sulla fronte di Draghi, però, non c’è scritto Babbo natale. Per cui la letterina non contiene doni, ma mele avvelenate: una serie di ordini perentori cui segue, appena 3 mesi dopo, il defenestramento della “delusione di Arcore”. E chi viene imposto al Governo per attuare al meglio l’antisociale liberistico gioco di squadra? Mario Monti: altro figlio prediletto della stessa coalizione internazionale, che viene preventivamente eletto Senatore a vita per mantenere un’apparenza di normalità politica verso il Popolo boccalone, ancora immerso nell’oppiaceo sogno di una sempre piú impossibile democrazia. Mentre a fine del decennio, quando viene imposto Mario Draghi per evitare nuove elezioni, i tempi della Società gassosa economica sono piú maturi e non c’è stato bisogno di porre in atto questo rasserenante escamotage. Ma tornando alla vicenda dell’insediamento di Mario Monti, dieci anni prima, questa a un maligno Agente del Nemico è purtroppo apparsa nella sua reale luce: come un Colpo di Stato di Banche e Governi» [link, https://www.einaudi.it/catalogo-libri/problemi-contemporanei/il-colpo-di-stato-di-banche-e-governi-luciano-gallino-9788806213404/].
Farfarello: «Mi pare che solo in Tontolandia può succedere che un’entità sovranazionale come la BCE possa ludicamente prendere a calci il Governo dello Stato, e che il Governo stia buono e zitto a prenderli. Ve l’immaginate la FED americana, o la BoE inglese, o la Banca di Svezia che si permettono di intervenire in settori della vita sociale del tutto estranei ai loro obblighi statutari?».
Giunior Dabliu: «Attento Farfarello. È inimmaginabile, ma solo nella Società liquida a predominio unidimensionale politico! Mentre intervenire in tutti i settori della vita sociale (e specialmente nei settori del tutto estranei ai loro obblighi statutari) sarà la normalità caratteristica dell’attuale Società gassosa a predominio unidimensionale economico. Già la vedremo realizzarsi, approfittando delle attuali emergenze sanitarie, e con una giustificazione piú che logica: l’emergenza sanitaria è un attacco al Mercato e alla stabilità monetaria, e perciò rientra negli obblighi statutari della Troika. Tiè!».
Dannazione, Vermilingua! Farfarello, come molte delle nostre succose fragoline emotive, non si mette ancora in testa due cose. La prima è che fare la raccolta indifferenziata del sociale in un unico cassonetto dei rifiuti è il nostro proverbiale Asso nella manica. Che poi il cassonetto sia o lo Stato o il Mercato o la Chiesa (nei paesi religiosi) o la Scuola (nei paesi laici) non li riguarda, perché è solo un problema interno al dibattito in corso presso le Università infernali del nostro mediano Arcontato delle Tenebre, che li stanno occultamente manipolando.
La seconda, Vermilingua, è una conseguenza della prima. Fintanto che i nostri prelibati crème caramel animici non capiscono, come quell’imboscato di Farfarello, la necessità di ostacolare il nostro indefesso impegno professionale antisociale con l’istituzione della Società calorica tridimensionale – che invece pratica la raccolta differenziata dei rifiuti sociali economici, politici e culturali nei tre cassonetti funzionalmente dedicati (il Mercato per i rifiuti sociali economici, lo Stato per i rifiuti sociali politici e la Chiesa/Scuola per i rifiuti sociali culturali) – possiamo tranquillamente, come dicevo agli ex colleghi al master, dedicarci nel tempo libero a rilassanti battute di caccia al velociraptor astrale.
Ma adesso che ho visto approssimarsi le corna di Fàucidaschiaffi dietro la mole del palestratissimo Ringhio, debbo svicolare tutto a mancina. Rimandiamo ad altro momento l’eccitante contenuto della letterina in questione, da cui deriverà anche in te la convinzione che… la fiducia nei Draghi è sempre mal riposta.
Il tuo sgattaiolantissimo Gunior Dabliu