Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – Aurora boreale»

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – Aurora boreale»

 




 

tiglio

 

Calda è la sera,

nell’etere si libra

il profumo mielato dei tigli,

misto al sentore

delle magnolie in fiore.

Bianchi calici

come coppe di ambrosia

pura bellezza offrono

alla luna splendente

d’intensa luce.

Chiaroceleste è il cielo

che il colore del giorno

in sé trattiene,

prima che di stelle s’impregni

della notte l’azzurro.

 

Alda Gallerano

 




 

Ora che tu

Vola in cielo

 

Ora che tu

aleggi libero

nei Mondi

dello Spirito,

accogli

questa mia preghiera,

il mio ricordo,

che non ti vuole

trattenere qui

con l’egoismo

di volerti

ancora vicino.

Che i miei pensieri

spirituali piú elevati

salgano a te

e ti aiutino

dove trovi ostacoli.

Possa tu superare

i tuoi errori,

i tuoi limiti,

con l’aiuto

del mio amore…

 

T. D.




Colloquio con la quercia

Quercia

 

Quale forza misteriosa,

che ti spinge verso il cielo

che ti fonda nella terra;

è la stessa che ci cresce,

è la stessa che ci unisce,

cara sorella!

 

Enrico Chiesa




LE CAREZZE DELLA MADRE

 

Mater Matuta

Mater Matuta

Odora di ciclamini

il vento tiepido dell’orizzonte,

sfiora i tuoi capelli

come antichi canti claustrali

tra raggi di luce colorata

da absidi a vetrate.

Profumano di papaveri

e margherite

Le lunghe carezze della Madre,

Mater Matuta, Hera, Iuno,

trionfante potenza di giugno,

festa della luce

nei tuoi occhi ardenti.

Campi di grano della tua anima

sovrabbondanza danzante

dell’oro augurale dei sensi

nel segno del Sentimento

che consacra i legami

che travalicano i ricordi della storia.

Herarion mediterraneo dell’Impero

mistero del fuoco che genera

la vita di luce e la folgore,

gaia sterminatrice celeste,

che unisce le sponde del mondo,

la vita e la morte

in un istante errabondo.

Odora di erbe e Occhi di Madonna

la veste vegetale della Dea:

struggenti carezze della Madre

invitano a salpare

per le strade di Roma,

a salire sulle dondolanti carovane

del sogno e ascoltare

il mormorio cadenzato

del Ritorno.

 

Marco Rossi

 




 

Identificazioni (il tuo silenzio)

 

Magritte «La storia centrale»

Magritte «La storia centrale»

 

Mi circondi

col tuo silenzio

sei una Mancanza

sei un’Ovvietà

sei una Necessità

sei un non detto

sei un manifesto

non manifesto

sei un impossibile

inevitabile

sono te

sei me

nient’altro che me

nascosto

inevitabile io

necessario evidente

incredibile inspiegabile

canto del gallo

voce del silenzio

in mezzo

a troppo rumore

coscienza di me qui

ove non mi riconosco

pienamente mai

rinuncia

di un irrinunciabile

mistero speranza

soluzione unica

agognata inevitabile

necessaria

(volutamente)

imprendibile

io sono sé

imprendibile memoria

che non riesco mai

pienamente

ad afferrare

sforzo costante

come posso mano

afferrare me stessa

pane mangiarmi

pensiero sapere

senza ricordare

cosí la mano è ove

non è la mano

e il pensiero

ove non è il pensiero

e ogni pensiero

è precisamente e solo

ove sono tutti

gli altri pensieri

e il mio corpo

in tutto il mondo

precisamente

dove manca

il mio corpo.

 

Stelvio