Ascolta la poesia letta da Eugenio Marinelli:
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Il mare tornerà, tornerà l’erba,
porteranno coralli e fioriture,
avranno voli i nidi di cemento,
e primavere le città perdute
negli inquieti deliri senza luce.
Tornerà l’onda, torneranno i prati
con lucciole pulsanti nella notte,
con iridi fluttuanti di farfalle.
S’abbelliranno il capo le sirene
con trine d’alghe e boccole di perle.
Il canto tornerà, tornerà il tempo
d’inneffabili cose barattate
coi poteri di Mida, e crolleranno
le Torri di Babele che l’orgoglio
eresse per raggiungere le stelle.
E torneranno i Numi nel giardino
in cui da creta diventammo carne,
i nostri giorni non declineranno,
le rose non avranno mai piú spine,
risplenderanno gli occhi senza pianto.
Fulvio Di Lieto