Nella nostra epoca materialistica post-rinascimentale – che è perfettamente personificabile nella figura evangelica di Giuda Iscariota – è veramente difficile poter verificare le proprie intuizioni sull’esistenza della realtà spirituale, ma in questa interessantissima narrazione sull’infanzia e giovinezza dell’Autrice possiamo cogliere molti possibili punti di contatto. E non solo con quanto possiamo conoscere attraverso le comunicazioni da parte di Scienziati dello Spirito come Rudolf Steiner e Massimo Scaligero, ma anche con il percorso evolutivo della nostra stessa vita.
Questo racconto autobiografico tratta delle straordinarie esperienze interiori di una persona che fra i due e i tre anni di vita, grazie a un avvenimento decisivo, si sveglia dalla propria coscienza crepuscolare e si domanda all’improvviso: “dov’ero, prima?”. Ha inizio allora la ricerca della piena coscienza perduta.
Da quel giorno, la bambina vede il mondo con occhi diversi da quelli delle persone del suo ambiente. A quattro anni, per esempio, osserva flussi di forze colorate intrecciate fra loro, da lei chiamate “forza vitale magica”. Sperimenta lo stato di veglia nella fase di addormentamento e al di là della porta che introduce al “mondo della realtà” incontra la “venerabile luce”, che incoraggia il suo tentativo di autoeducazione etica. Un’esperienza vissuta fra i nove e i dieci anni si rivelerà decisiva per il suo futuro.
Nata a Berlino da una famiglia ebrea non particolarmente praticante, frequentatrice di un prestigioso liceo cattolico, studi universitari scientifici che la portano negli Stati Uniti d’America, rientrata in Europa per dare inizio alla sua vita professionale come Ingegnere e Architetto, la vita dell’Autrice si snoda in tutto e per tutto come esempio di quel cosmopolitismo micaelitico che sta sempre piú improntando il nostro periodo storico a cavallo tra il secondo e il terzo millennio.
Sorprende l’inizio inusuale dell’intera vicenda autobiografica: quel risveglio di coscienza che ci fa domandare “chi sono? e cosa faccio su questa Terra?”, di norma avviene molti anni dopo. La piccola Judith si domanda “dov’ero, prima?” e da quel momento parte un percorso di autoeducazione del pensiero e della coscienza assolutamente autonomo e individuale che la porterà a riconoscere vera la realtà delle ripetute vite terrene.
È una vita ricca di esperienze spirituali interiori ed esteriori, ma solitaria però: che non riesce a condividere con nessuno. Né con la famiglia, né con l’ambiente ebraico dell’infanzia, né con quello liceale cattolico della giovinezza, e neppure con quello scientifico universitario.
Non sorprendono perciò alcune crisi esistenziali, rese sopportabili dalle esperienze spirituali e dal conforto della “venerabile luce” e di altre Entità che frequenta, prima nel sonno e poi anche nella coscienza desta di veglia, nei momenti in cui può finalmente accedere al “mondo della vera realtà”: come lo chiama fin da piccolissima, per distinguerlo dal piú prosaico e spento “mondo del teatro diurno”.
Questa consapevolezza, tutto il sistema di autoeducazione e la personalissima terminologia utilizzata dalla piccola Judith, trovano riscontro e conferma quando verso la fine del suo racconto, superata una grave crisi interiore, incontra ‘per caso’ i testi fondamentali del Maestro dei Nuovi Tempi.
Contemporaneamente si accorge che anche altri avevano sperimentato il “mondo della vera realtà”, e che ci sono anche contemporanei interessati a conoscere il mondo spirituale e a intraprendere il cammino da percorrere per arrivarvi. Timidamente comincia a parlare delle proprie esperienze con uno di questi, che poi diverrà suo compagno di vita e in seguito suo marito.
Dalla lettura delle opere fondamentali di Rudolf Steiner, Judith trova conferma dell’autenticità del suo percorso autoeducativo e, attraverso l’acquisizione di una terminologia scientifico-spirituale piú precisa, coglie la verità di ciò che fin da piccolissima ha considerato come le “ali di cigno” con cui ha iniziato il suo volo verso la riconquista della coscienza perduta.
Una testimonianza coinvolgente che incoraggia a scoprire e conoscere la propria eterna individualità spirituale, le sue potenzialità, la sua origine e la sua destinazione.
Lasciamo al lettore il piacere di una lettura che prende, spesso illuminando: da non perdere.
Andrea di Furia
Judith von Halle
ALI DI CIGNO
un’autobiografia spirituale
infanzia e giovinezza
Editrice Cambiamenti
https://www.cambiamenti.com/ali-di-cigno-judith-von-halle.htm
Pagine 440 – € 26,00