La pappa e la ciccia

Costume

La pappa e la ciccia

Pappa e ciccia

È questo un Paese tagliato a stivale,

ci vive chi scende, ci campa chi sale,

chi sa manovrare s’impingua e si spiccia

dai guai ricavando la pappa e la ciccia.

 

L’esperto di borsa, il frate di trappa,

rimedia ciascuno la ciccia e la pappa.

Sia rosso sia nero, turchino o paonazzo

s’ingrassa chiunque frequenti il Palazzo.

 

Le faide, i litigi e le divergenze

dividono spesso ministri e eminenze,

ma pappa con ciccia ricuciono i torti,

fan tutti contenti, i vivi ed i morti.

 

È questo un Paese di vati e di santi,

ci campa chi è dietro, ci vive chi è avanti,

facendo la fila, ché tanto non scappa,

se manca la ciccia c’è sempre la pappa.

 

La cosca, il partito, la lobby, il convento

dispensano larghi la manna e l’unguento:

che faccia il dentista o usi la zappa

ad ogni soggetto va data la pappa.

 

A chiunque maneggi le bombe con miccia

magari gli danno la pappa e la ciccia,

e se per disgrazia il morto ci scappa

ci restano in fondo la ciccia e la pappa.

 

Ci riconsoliamo con pizze e cannoli,

con polli ed abbacchi, lasagne e ravioli.

Fu questo un Paese di spada e di cappa,

adesso è soltanto di ciccia e di pappa.

 

 

Il cronista

(Fulvio Di Lieto)

 

Con questa amaramente scherzosa filastrocca terminiamo la pubblicazione delle strofe di costume con cui il cronista ha puntualizzato nel tempo i vizi e le virtú della nostra epoca.