Sul Calendario dell'Anima

Digressioni

Sul Calendario dell'Anima

48a settimana – dal 2 all’8 marzo.

 

Settimana complementare (53a – 48a = 5a) dal 5 all’11 giugno.

 

Pensare Sentire Volere

 

48a

 

«Nella luce, che dallo spazio cosmico

vuol fluire con potenza nell’anima,

appaia la sicurezza del Pensare Universale:

sciogliendo enigmi dell’anima (Pensare)

risvegliando amore nei cuori umani (Sentire)

raccogliendo la potenza dei suoi raggi (Volere)».

 

[Le parole in parentesi sono dello scrivente].

 

 

48a  Nella settimana precedente, la 47a, dal Grembo UNIVERSALE (cioè, dal Virginale, Fem­mineo grembo universale della Natura), iniziò a sorgere, spinto da brama d’essere, l’irrefrenabile impulso del Divenire UNIVERSALE. Questo, manifestandosi nel suo terrestre caotico vortice di vita, abbisogna, però, delle forze del pensare umano, ma solo se armato delle forze divine nate e maturate nelle anime umane dal Natale in poi. Ora, il vivente pensare umano, cresciuto e metamorfosato in veggenza, è pronto a riconoscere, unirsi e nutrirsi della sicurezza creativa del Pensare UNIVERSALE, sicurezza che è l’eterna Saggezza UNIVERSALE vivente e irraggiante nella Luce UNIVERSALE quale LOGOS. Lo Spirito cosciente umano, ormai pensante e veggente in chiara coscienza, può fondersi in COMUNIONE anche con la Saggezza/Sophia, con i Virginei pensieri originari dei Creatori, che Michele/ Cristo, quale “Fiammeggiante Principe del pensiero”, riporta e offre agli Io umani nel tempo della Sua attuale reggenza. Questa confluenza – questa comunione tra la luce del PENSARE puro dell’uomo e quella fluente col pensare dei Creatori – è finalmente capace di «…sciogliere gli enigmi dell’anima…» (il perché del dolore e delle prove di destino, il karma e le reincarnazioni, il vero senso del vivere vite terrestri per divenire l’Ideale degli Dei, già realizzato dal Cristo col Mistero del Golgotha). Ma, al contempo, è capace di riscaldare il SENTIRE puro, cosí: «…risvegliando amore nei cuori umani…». E infine, è capace di dare impulsi del VOLERE puro, quale potenziamento estremo dovuto all’addensare e far confluire «…la potenza dei suoi raggi…» fin nei muscoli e nelle ossa degli uomini di buona volontà sacrificale, «…affinché sia buono ciò che vogliono portare a piena meta». Quindi, in questa 48a settimana ci si sta avviando a realizzare un cammino di compartecipazione alle trinitarie espressioni macrocosmiche UNIVERSALI, come compimento di un ciclo di 7 volte 7 settimane, che con la 49a ci porterà verso la festività elettivamente trinitaria, quella Pasqua che, ogni anno, può Essere solo grazie a un’armonica, celeste scrittura tra Zodiaco, Sole e Luna (la prima Domenica/Sole, dopo la prima Luna piena, dopo l’ingresso del Sole nella costellazione dell’Ariete con il 21 di marzo). Nelle due ultime settimane dell’ultimo settetto dell’anno, cioè la 47a e la 48a, abbiamo convissuto con il PENSARE UNIVERSALE nel Grembo del DIVENIRE UNIVERSALE, nella prossima e conclusiva 49a si vivrà con il vero e proprio ESSERE UNIVERSALE. Ma, intanto, si ha da vivere, almeno meditativamente, l’attuale possibile risveglio della capacità di Amore libero e sacrificale nei cuori umani, quella Misericordia capace di pareggiare cristicamente i nostri errori verso i fratelli umani. Perdonarsi e perdonare, queste le RINUNCE dell’ego da offrire, come liberi atti sacrificali, al Cristo e ai nostri Aiutatori celesti. Il tempo della Quaresima ha questo senso, che dobbiamo restituire conoscitivamente alla nostra coscienza umana, cosí mendicante dello Spirito. In questo tempo, qualcosa del non ancora umano ha da essere liberamente portato a morire in noi, perché si possa partecipare degnamente alla Morte del Christo, all’IN CHRISTO MORIMUR, per potere, poi, risorgere IN Christo, PER mezzo di Christo, e CON Christo in noi.

 

Il portale

 

5a

 

«Nella luce, che dalle profondità dello Spirito

feconda tessendo nello spazio cosmico,

si manifesta il creare degli Dei:

in essa l’essere dell’anima appare

ampliato a Essere cosmico, e risorto

dalla potenza interiore dell’angusta interiorità».

 

5a  In questa passata, complementare 5a settimana, fu sempre l’azione della Luce UNIVERSALE che entrò in gioco, possentemente, nelle vicende della nostra anima. Mentre attraversammo il momento centrale della primavera, infatti, la nostra interiorità – attirata sempre piú nelle altezze dall’azione della Luce UNIVERSALE in cui si manifesta il creare degli Dei – ne presagí l’azio­ne possente, sí che poté sentirsi come risorta dalla «…potenza dell’angusta interiorità…», ovvero libera dalla limitata egoità microcosmica, percependosi vasta e fortemente espandentesi nell’Essere macrocosmico. Qui, si dovette cogliere quale metamorfosi stesse vivendo la nostra anima per effetto della morte, e soprattutto della Risurrezione del Cristo/Gesú. Tali effetti si fecero sempre piú potenti, e l’anima, cosí liberata e librantesi nella Luce creante e tessente degli Dei, si sentí come rinata a novella Vita originaria, una Vita che diverrà, col giusto tempo, Saggezza (Pensare), Amore (Sentire) e Potenza (Volere) in ogni Io umano.

 

 

49a settimana dal 9 marzo al 15 marzo.

 

Settimana complementare (53a – 49a = 4a) dal 28 aprile al 4 maggio.

 

Il varco

 

49a

 

«IO SENTO LA FORZA

dell’ESSERE UNIVERSALE!

Cosí parla la chiarezza del pensiero

memore del crescere del proprio Spirito

nelle OSCURE NOTTI del mondo,

e rivolge al vicino GIORNO COSMICO

i raggi di speranza dell’interiorità».

 

49a  Poniamo subito attenzione a qualcosa che si manifesta come un fatto: il mantra della 49a settimana si pone come un epilogo della sua settimana complementare, la 4a. Si ponga l’at­tenzione ai primi versi dei due mantra. Si deve necessariamente constatare che, in questo lungo periodo dell’anno, si è passati dal SENTIRE nella 4a la PROPRIA ESSENZA SPIRITUALE, al SENTIRE nella 49a la FORZA dell’ESSERE UNIVERSALE. Ciò deve essere inteso come una specie di discesa e nascita nell’interiorità (nell’anima) di un quid, che prima era di natura ESSENZIALE, mentre ora è una vera e propria FORZA UNIVERSALE operante in noi, che possiamo mettere, liberamente e creativamente, al servizio del mondo. Quanto nella 4a era un anelito della Luce universale, il donare calore al pensare umano al fine  di poter mettere in comunione l’uomo e il mondo, ora, nella 49a è divenuto realtà. Il pensare umano è infine divenuto portatore di quella LUCE, frutto del crescere e riscaldarsi del proprio sé spirituale nelle oscure notti invernali, nella 39a settimana, quella centrale delle 13 notti Sante. Giunti a questo punto del ciclo del Calendario dell’Anima, il risultato del cammino si fa palese alla nostra anima: essa ricorda il nascere in sé del Figlio unigenito dell’uomo, del proprio Sé spirituale, del FIGLIO DELLA SPERANZA della 38a settimana, quella di Natale. Tutto è avvenuto nella NOTTE del cosmo, ma ora l’anima umana e il suo Unigenito avvertono l’approssimarsi del nuovo GIORNO cosmico, quel solstizio del 21 marzo in cui inizierà la rinnovellata VITA del Divenire Universale. Tutto è finalmente pronto affinché l’uomo, con la conquistata chiarezza del pensare umano, riscaldato dal Sole interiore, traboccante di volontà sacrificale, rivolga al NUOVO GIORNO COSMICO i propri raggi creatori di Vita della libertà, ripieni della SPERANZA fiduciosa che, con infinita umiltà e modestia, possa collaborare a che, anche su questa Terra, sia fatta la Volontà che già agisce nei Cieli. Qui si chiude il cammino annuale dell’anima che, avendo raggiunto un nuovo livello di consapevolezza di sé e del mondo, permette al proprio Io di mettersi in speranzosa attesa della RISPOSTA del Divenire Universale. Essa verrà! E aprirà il PASSAGGIO (PASQUA) a una nuova COMUNIONE tra uomo e mondo. La 50a settimana sarà come una specie di Redenzione per la nostra anima. Ci si deve preparare a QUESTA COMUNIONE… “almeno una volta all’anno”.

 

Vegetaura

 

4a

 

«IO SENTO L’ESSENZA del MIO ESSERE!

Cosí parla il sentimento che,

nel mondo illuminato dal Sole,

si unisce ai flutti della LUCE.

Essa vuole donare CALORE al pensare in chiarezza

e UNIRE fortemente l’uomo e il mondo».

 

4a  In questa 4a settimana continuò l’esperienza per cui l’anima umana (insieme a quella di cui sono forniti molti esseri collegati alla Terra) si stava espandendo, si potrebbe dire in spire lemniscate, negli spazi celesti. Ciò fu dovuto alla fortissima azione espansiva del CALORE cosmico che, insieme alla LUCE, accresceva sempre piú i suoi effetti grazie all’etere della luce e a quello del calore. Questa espansione centrifuga del­l’anima produsse una “deconcentrazione” della forza del pensare, quale capacità dell’anima. Al suo posto, allora, subentrò l’altra forza dell’anima umana, il sentire, e questa iniziò a “parlare”. La voce del sentire non è di natura fisica, ma il nostro soggetto, il nostro Io (con cui iniziano i due mantra), poté riuscire a percepire interiormente le parole che tale forza del sentire pronunciò. L’Io le poté sentire con la sua anima. Quelle parole, grazie alla LUCE e al CALORE universali, col giusto tempo ridoneranno chiarezza al suo pensare, ma anche un impulso capace, sempre col tempo, di far entrare fortemente in “Comunione” l’uomo e il mondo. Esse ridaranno chiarezza al suo pensare, ma anche un impulso capace di far entrare fortemente in “Comunione” l’uomo e il mondo, realizzando sempre piú quell’impulso all’unione che si era presentato nelle due ultime righe del mantra di Pasqua, quello della 1a settimana.

 

 

50a settimana dal 16 marzo al 22 marzo.

 

Entrata del Sole in Ariete.

 

Settimana complementare (53a – 50a = 3a) dal 21 al 27 aprile.

 

Divenire universale

 

50a

 

«La gioia del Divenire universale,

manifestandosi con potenza

e liberando LE FORZE DEL SUO ESSERE,

PARLA all’Io dell’uomo:

“Portando, dal suo magico incanto,

la mia VITA in te,

ora raggiungo la mia VERA META”».

 

 

50a  La settimana scorsa ci ha portato a riconoscere di aver raggiunto la meta umana, quella parzialmente possibile per l’attuale livello della futura piena umanità. Infatti, la 49a settimana è la conclusione del ciclo di 7 x 7 = 49 settimane. In questa successiva 50a, si è divenuti pronti a ricevere la PAROLA dell’Essere Universale. Essa, finalmente e con gioia cosmica, riconosce negli Io umani il progresso compiuto dalle loro anime durante l’anno, una gioia superna corona il Suo operare creante, poiché ha raggiunto nell’uomo un altro gradino della meta finale degli Dei creatori. L’Io umano, giunto a questo risultato conclusivo del Calendario dell’anima, ha raggiunto la capacità di “SENTIRE LA FORZA DEL­L’ESSERE UNIVERSALE”, e forte di questa esperienza, rivolge al vicino giorno cosmico (il solstizio del 21 marzo compreso in questa settimana) i “raggi di SPERANZA dell’interiorità” del verso finale del mantra della 49a settimana precedente.

 

Nel senso di tutto il ciclo del Calendario dell’anima, il nostro Io può ora parlare a un dipresso cosí: «Oh ESSERE del Divenire Universale, Io, sin dalla 3a settimana, ho iniziato un cammino di crescita della mia coscienza nell’anima, per potere, riunendomi alfine con TE, dare un piú forte fondamento al mio essere incarnato, rendendolo piú libero dalla sua egoità. Ho rinunciato, liberamente e gradualmente, a una parte delle forze di Vita naturale (In Christo Morimur), poiché in questo cammino le ho trasmutate in forze di coscienza e conoscenza di me stesso. Ora, io le innalzo OFFRENDOLE IN SACRIFICIO, con tutta modestia, all’Altare universale, e TU, oh ESSERE Universale, accogli i «raggi di speranza della mia anima», affinché Tu voglia portare novella VITA che vince la morte nel mio essere terreno, Vita che TU disincanti dall’invernale sonno lunare, ora che il Tuo Divenire Solare inaugura, dall’Agnello/Ariete celeste, una nuova primavera per la Terra e per l’umanità. TU sei stato, oh ESSERE Universale, a guidarmi in questo cammino, e posso sentire la Tua GIOIA nel ritrovare piú cosciente il “Rampollo umano”, che si era sí perduto, ma solo per ritrovarsi piú cosciente in TE, perché questa era, è, e sempre sarà, anno dopo anno, la Tua Meta per me.

 

Si vedrà, nelle prossime due settimane che portano poi alla Pasqua, come con questa offerta/preghiera, dopo aver avuto la promessa dell’ESSERE Universale, l’Io umano otterrà, ancora una volta, la tutta Nuova Vita dal Christo, Vita che vince la morte.

 

CamminEvolutivo

 

3a

 

«Il sé in espansione dell’uomo,

dimentico di se stesso

e memore del suo stato originario,

parla all’universo:

“In te, liberandomi

dalle catene della mia egoità,

fondo il mio VERO ESSERE”».

 

 

3a  In questa settimana, che vide il sole entrare nella costellazione del Toro, si stabilí un rapporto animico/spirituale con le forze del collo (si pensi al collo taurino), poiché si “scese” dalla testa precedente (Ariete) al collo, dove in particolare è interessata la LARINGE, quale organo della parola umana. Il nostro sé, che era in fase espansiva negli spazi celesti, entrando in rapporto con le sfere donde origina, si sentí sempre piú pervaso da un senso di liberazione, liberazione dal “sepolcro” della testa e del corpo fisico, in cui d’inverno era rimasto come prigioniero della sua entità riflessa, del suo ego. Va notato, che questo salire del nostro sé nelle altezze celesti, venne da lui vissuto come un ritorno alla cosmica sede originaria, in cui iniziò a ricostituire il ricordo del proprio fondamento, e tale ricordare la condizione originaria (l’Eden, lo stare nel grembo degli Dei), lo inebriò di gioia, tanto che questa, attraverso di lui, parlò all’universo con le parole che espressero tutta la sua gioia liberatrice, presentendo di essere all’inizio di un cammino verso il fondare, in futuro, il suo vero essere. Viene da pensare al travolgente “Inno alla gioia” del tempo finale della Nona Sinfonia di Beethoven, che quest’ultimo aveva composto col piú vero e coinvolgente titolo di “Inno alla libertà”.

 

 

51a settimana dal 23 marzo al 29 marzo

 

Settimana complementare (53a – 51a = 2a) dal 14 al 20 aprile.

 

Oltre la percezione

 

51a

 

«Nell’interiorità dell’essere umano

si riversa la potenza dei sensi.

Lo spirito dell’universo SI RITROVA

nell’immagine riflessa dell’occhio umano,

che da lui stesso

ha da ricreare a nuovo la propria forza».

 

 

51a  La potenza dei sensi, che in inizio di primavera penetra e si riversa nell’uomo, ha un canale privilegiato nell’occhio. Esso viene attraversato da un nuovo, rigoglioso e prorompente flusso di meravigliose combinazioni di luci, colori e forme, quale effetto della rinnovellata VITA universale che si irradia sulla Terra, VITA spirituale che, già dalla settimana precedente, è irradiata dal Divenire Universale. Il Sole, quale luogo spaziale di raccolta, e focus reirradiante della Vita universale, dall’equinozio del 21 marzo in poi, nel percorrere il suo arco diurno nel cielo, raggiunge e poi supera in altezza quello della Luna, inviando con sempre piú forza la luce e il calore, non solo fisici, ma soprattutto spirituali (secondo il Mistero del Sole Trino, da cui si irradiano Calore-Luce, Vita e Amore). Come si può facilmente verificare, sulla superficie esterna del­l’occhio, come in uno specchio sferico, si rispecchia in immagini tutto ciò che vi penetra pervenendo dai mondi percepibili. Dalla 50a settimana, la forza dello SPIRITO Universale penetra sí, attraverso questo processo, nell’interiorità dell’uomo, ma ritrovandosi nel suo occhio solo come immagine riflessa che, perciò, nel rifletterla, non può trattenerne la FORZA essenziale. L’occhio umano dovrà fare un lungo percorso durante un altro anno, per pervenire a una nuova forza e facoltà, la chiaroveggenza, cosí come è descritta nella 46a settimana. Va da sé, che tale «…ricreare a nuovo la propria forza» dell’occhio, sarà un frutto particolare del generale metamorfosarsi dell’intero essere umano, che si riavvia a percorrere meditativamente un nuovo “Calendario dell’anima”. Ormai, la novella Vita promessa dall’Essere del Divenire Universale, dalla settimana scorsa si manifesta con sempre maggior potenza nella Natura, fluendo e compenetrando con celeste Gioia i corpi e le anime umane, e grazie anche all’Arcangelo Raffaele, reggitore dall’alto del tempo primaverile, diviene anche forza di guarigione dell’umano. Tutto è una SOLEnne preparazione a che l’ESSERE DELL’ANIMA UNIVERSALE penetri, col sempre piú prossimo sacrificio del Golgotha, nella Terra e nelle anime umane, graziando tutto e tutti con la possente PAROLA solare, di cui è Signore. Che gli uomini possano udirLa, volendo conoscere sempre piú quanto ha fatto e continua a fare per noi, perché solo conosendoLO potremo amarlo veramente.

 

Frutto dell'anima

 

2a

 

«Nell’esteriorità dell’universo sensibile

la potenza del pensiero perde il proprio essere.

I mondi spirituali RITROVANO

il GERMOGLIO umano

che ha in essi il Suo SEME,

ma deve trovare in se stesso

il FRUTTO della sua anima».

 

 

2a  Anche qui, si può cogliere subito l’aspetto polare delle esperienze dell’anima di questa settimana, rispetto a quella complementare. In quest’ultima, tutto fu sperimentato nell’INTERIORITÀ dell’anima, in cui, attraverso gli occhi che non la fermavano, sempre piú agiva, per l’av­venuto inizio della primavera, la FORZA delle percezioni dei sensi. Nell’attuale 2a settimana tutto era ribaltato: infatti, fu nell’“ESTERIORITÀ dell’universo sensibile” che si sperimentò lo spegnersi graduale della forza del pensare, mentre aumentò l’agire impetuoso dei sensi. La nostra anima, espandendosi nelle altezze, fece disperdere in esse la forza del pensare, che divenne sempre meno concentrata in sé. Al contrario della settimana 51a, ora furono i mondi spirituali che RITROVARONO, nell’uomo terreno che si aprí a essi, il GERMOGLIO che ha in loro il suo SEME. Tale germoglio, però, non aveva ancora potuto trovato in se stesso il FRUTTO del cammino della sua anima sulla terra: il proprio sé. Ma il Cristo, seguito dall’arcangelo Michele, dalle anime umane, e da tutte le creature animiche della terra, attirò tutti nelle altezze, sempre piú in alto, fino a far loro raggiungere, nei cieli, un luogo e un tempo in cui alle anime umane fu dato, ancora una volta come ogni estate, col Sole in Cancro, un “Dono misterioso”. Si volle seguire il Cristo ripieni di luminosa fiducia del cuore, mentre nella testa il pensare si ottuse sempre piú nella sfolgorante bellezza della Terra e dei cieli.

 

 

Mario Iannarelli (12. Fine)