La raccolta differenziata del sociale economico, politico, culturale

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La raccolta differenziata del sociale economico, politico, culturale

Raccolta differenziata nel sociale

 

Gli eventi attuali ci spingono a considerazioni analoghe in tre àmbiti che riconduciamo a Uomo preso a sé, Società umana e Umanità intera.

 

Di solito li confondiamo, usandoli come sinonimi, dando per scontato di aver capito bene cosa sono. Ma non è cosí.

 

La cosa che li accomuna è proprio la confusione, l’intreccio impalpabile di componenti proprie a ciascuno, che si mescolano e si invadono. Tuttavia, sono tre àmbiti completamente diversi tra loro di cui l’ultimo (l’Umanità) cominciamo appena a concepirlo vagamente ora che si è emancipata la dimensione sociale Economia: da quando quest’ultima ha conquistato l’intero Pianeta e abbiamo scoperto come anche i Poli che si sciolgono e gli Oceani che si inquinano sono la base portante della vita dell’Umanità intera, che quale microscopico plancton umano fecondiamo.

 

Sulla lunga strada da percorrere per diventare Umanità, e quale Umanità, dobbiamo giungere a distinguere L’Uomo preso a sé e la Società umana dall’Umanità, e giungere ad afferrare che sia l’uno che l’altra sono ancora da costruire.

 

L’uomo, infatti, non è ancora l’uomo che dice di essere e gli eventi attuali dimostrano ampiamente quanto ancora difetti di umanità, cosí come le varie Società umane geograficamente presenti sul Pianeta siano ancora lontanissime dal potersi considerare socio-diversità armonicamente partecipanti all’Umanità intera.

 

Ora siamo nell’epoca dell’anima cosciente in cui l’uomo moderno, diversamente dall’antico o dal “primitivo moderno”, come Uomo preso a sé deve giungere a sostituire il principio cosciente dell’Io alla Natura e sciogliere l’intreccio di pensare+sentire+volere che, irrisolto, con andamento ora lento ora veloce, ma costante, lo conduce verso il sub-umano.

 

E poiché la Società umana (italiana, americana, russa, cinese, nigeriana, algerina ecc., tutte tra loro diversissime) – che piú comodamente chiamiamo “sistema sociale”, senza renderci conto di espellere da esso l’uomo e con questo la vita dalle sue tre dimensioni (Cultura, Politica, Economia) rendendole automatismi meccanici e autoreferenziali in perenne conflitto tra loro – è l’espressione riflessa dell’Uomo preso a sé troviamo la stessa situazione di intreccio, questa volta intradimensionale che, irrisolto, conduce l’Organismo sociale con mano lieve, ma salda, verso una strutturazione antisociale e disumana.

 

E come il Principio dell’Io – mediante il pensiero concettuale astratto che nell’identificarsi con l’oggetto coglie la sua iniziale autonomia, ma al grado piú basso – deve poter cogliere il movimento del pensare, del sentire e del volere nelle rispettive sedi corporee (testa, tronco, arti) per risolverne l’intreccio condizionante, cosí egualmente nell’Organismo sociale – che è il riflesso di ciascuno di noi nel tempo storico e nello spazio geografico – dobbiamo cogliere ogni dimensione nel suo specifico movimento e nella sua propria sede, per risolvere l’antisociale intreccio di Economia, Politica e Cultura che ormai avviene in ogni vicenda sociale e che, non osservato, impedisce qualsiasi risanamento anche quando c’è accordo.

 

Figuriamoci quando il dialogo avviene tra sordi o tra invasati convinti delle proprie “buone” ragioni come sta accadendo in Ucraina, dove l’elemento economico, quello politico e quello culturale (c’è anche una sotterranea ostilità dottrinale tra la Chiesa Ucraina e la Chiesa di Mosca) è ormai cosí intrecciato da far disperare… l’intero Pianeta.

 

Cosí come l’Uomo preso a sé per essere davvero libero deve prima conoscere come pensare, sentire e volere si muovono autonomamente nelle proprie sedi non inquinate dalle altre due facoltà, affinché non di intreccio istintivo, ma di sinergia cosciente si parli, attraverso l’ascesi del pensare e del volere che aprono la strada dall’ascesi del sentire secondo la via nuova e perenne della Scienza dello Spirito impulsata prima da Rudolf Steiner e poi da Massimo Scaligero; altrettanto per essere Liberi come Persona singola, Uguali nella Comunità dei Cittadini e Fraterni sul Territorio-ambiente planetario il pensiero con cui tutti noi pensiamo il sociale deve poter cogliere il movimento autonomo di Economia, Politica e Cultura nelle proprie sedi affinché non di intreccio antisociale istintivo si parli ma di sinergia sociale cosciente.

 

Con La raccolta differenziata del sociale economico, politico e culturale, l’autore vuol dare un’imma­gine-sintesi semplice accessibile a tutti – com’è l’immagine della mela che cade in testa a Newton, rispetto all’enorme complessità della legge di Gravità – dunque accoglibile da chiunque (indipendentemente dal proprio grado e ruolo culturale politico ed economico) per sostenere il nostro pensiero sociale e non farlo cadere in quell’abisso di complessità che è l’attuale sistema antisociale, che tutto travolge e nulla risolve.

 

Immagine-sintesi che non solo chiarisce il pensare sociale e illimpidisce il sentire sociale, ma orienta pure il nostro volere sociale a “strutturare il sistema” in maniera diversa, nuova e adeguata all’uomo di inizio terzo millennio: struttura tridimensionale, che è l’unica veramente sociale.

 

Con un linguaggio adatto a tutti, non solo agli specialisti, Studenti, Genitori, Maestri, Professori, Politici, Giuristi, Imprenditori, Commercianti ed Economisti possono via via chiarirsi qual è forse l’unico obiettivo in cui possiamo tutti riconoscerci e cooperare: unico perché non entra in conflitto con tutti i nostri altri obiettivi, ma diventa il solido fondamento per finalmente realizzarli.

 

Se infatti parliamo di “raccolta differenziata del sociale” come punto di svolta, di risanamento e di apertura verso un luminoso presente e futuro, dobbiamo prima avere l’immagine-sintesi del sistema antisociale attuale come un “discarica a cielo aperto di montagne di rifiuti culturali (razzismo ecc.), politici (burocrazia ecc.) ed economici (disuguaglianze ecc.)”.

 

“Rifiuti sociali” che si accatastano anche da millenni nella ripetitiva forma unidimensionale parassitaria del sistema. Parassitaria perché, sempre, solo una dimensione sociale domina e soffoca le altre due, devitalizzandole.

 

“Rifiuti sociali” come quelli culturali (ruolo della donna); da secoli come quelli politici (corruzione ecc.); da decenni come quelli economici (derivati tossici ecc.) e che hanno espulso l’uomo di oggi alla periferia del sistema sociale parassitario, costringendolo prima nel ruolo del fedele bambino (Società solida religiosa), poi del suddito ideologico (Società liquida politica) e infine dello schiavo del denaro (Società gassosa economica), come illustra l’immagine sottostante che vede il Mercato quale contenitore indifferenziato anche di ciò che dovrebbe essere lasciato in autonomia allo Stato e anche di ciò che dovrebbe essere lasciato in autonomia alla Scuola.

 

“Rifiuti sociali culturali, politici ed economici” che non si smaltiscono se esausti né si riciclano: con ciò divenendo fonte di tossicità sociale indifferente alle iniziative risanatrici, che sono con evidenza condannate al fallimento o a produrre anoressici risultati.

 

Società calorica sinergica

 

Seguendo i vari temi – Raccolta indifferenziata e differenziata del sociale; Uomo, Società umana, Umanità intera; Tridimensionalità “energetica” e “strutturale”; Vita sociale o meccanismo sociale?; Le tre leggi sociali inosservate; Implicazioni sociologiche nel Mito e nella Fiaba; Rudolf Steiner, padre di una Sociologia “vivente”; Il sano Organismo sociale tridimensionale; Come il sistema sociale può “ripensarsi umano” con l’Antropocrazia; Traghettiamoci da un cupo presente a un luminoso futuro – possiamo arrivare a comprendere come orientare il nostro agire sociale, dal posto in cui siamo, per arrivare a dare una struttura tridimensionale “davvero sociale” al nostro sistema: senza perdere tempo, energie e denari, che andrebbero sprecati, continuando a pensare di risanare il sociale con i soliti usurati pensieri culturali, politici ed economici con cui, fin qui, hanno operato tutte le generazioni di uomini, comprese anche le attuali nostre.

 

Rispetto al sistema parassitario attuale (vedi sopra) in cui l’Economia dominante si fa sistema, ossia discarica che raccoglie indifferenziati i rifiuti sociali economici (Mercato), politici (Stato) e culturali (Scuola o Chiesa nei Paesi religiosi), la struttura tridimensionale dell’Organismo sociale (Società calorica sinergica) presenta per le tre dimensioni un contenitore specifico dedicato: il Mercato per i soli rifiuti economici, lo Stato per quelli politici e la Scuola per quelli culturali. Cosí il sistema è posto al servizio dell’individuo.

 

Società calorica sinergica

 

Parlare di rifiuti sociali culturali, politici ed economici non è per stupire, ma per seguire l’immagine-sintesi inziale del sistema unidimensionale parassitario (strutturalmente iden­tico nelle attuali Società umane presenti sul Pianeta) che solo ora comincia ad essere superato, perché nella Società calorica sinergica finalmente i vari rifiuti sociali, raccolti differenziati, possono essere smaltiti se fuori tempo, riciclati e aggiustati (resi giusti) se ancora fruibili. Finisce il tempo della tossicità da inquinamento reciproco.

 

Nel contenitore differenziato Scuola le iniziative sulla Scuola verso la Persona (educazione, scienza, arte e spiritualità) non vengono inquinate da Politica ed Economia. E cosí avviene negli altri due contenitori sociali ora differenziando tra loro Stato e Mercato.

 

Mentre il sistema a struttura unidimensionale, nelle sue tre forme possibili di Società solida, liquida e gassosa non può che perdere il calore dimensionale sprecandolo (se dimensione dominante per dominare, se dimensioni dominate per resistere a questa violenza) la Società calorica lo conserva intatto dedicando questa energia a migliorare il proprio servizio alla Persona, alla Comunità, al Territorio-ambiente: i tre riflessi dell’Uomo preso a sé nella Società umana.

 

Società umana che diventa da una parte palestra conoscitiva per sviluppare nell’Uomo preso a sé (sulla via di diventare Uomo libero) il proprio pensare economico, il proprio sentire politico e il proprio volere culturale.

 

Dall’altra diventa terreno operativo per sviluppare, dalla correlazione responsabile con la Vita economica, la coscienza di appartenere alla corporeità planetaria; dalla correlazione sinergica tra le varie Società umane nella Vita Politica, la coscienza del variegato metamorfosare della comune anima sociale; e dalla correlazione creativa con la Vita culturale la coscienza del cammino dell’uomo libero quale rappresentante dell’Umanità intera.

 

Con tutto quanto sopra evolutivamente comporta, e in contemporanea con gli eventi in atto sul Pianeta (la gravità delle misure sanitarie e di quelli bellici: ultima espressione in ordine di tempo della tossicità del sistema unidimensionale parassitario) l’Autore si augura che la lettura sia terapeutica e resurrettiva di quelle forze individuali e sociali capaci di affrontare e vincere ciò che con evidenza le sta comprimendo fino a volerle annullare. Cosa che, se ci destiamo dall’incubo unidimensionale parassitario, non potrà riuscire.

 

 

Andrea di Furia

 



Andrea di Furia, La raccolta differenziata del sociale economico, politico, culturale

 

La via d’uscita dal conflitto dimensionale perenne verso una piú attuale e serena sinergia sociale

 

Editrice CambiaMenti – Via Orsoni 5 – Loc. Cicogna – 40068 San Lazzaro di Savena (BO)

 

Editrice Cambiamenti

 

Link: https://www.cambiamenti.com email: cambiamenti@cambiamenti.com

 

Bologna 2022                                                                             Pagine 381  –  € 20,00