Il Logos eterico e 9 modi per trovarlo

Esoterismo

Il Logos eterico e 9 modi per trovarlo

Cristo eterico

 

Premetto questo: la maggioranza degli antroposofi, dopo le affermazioni di Rudolf Steiner che il Cristo si sarebbe ripresentato nell’eterico a partire dal 1933, hanno borghesemente atteso che si presentasse a loro, a casa loro.

 

Da questo proviene lo scetticismo ormai generale sulle date e sui fatti. Invece sono dell’opinione che il Cristo si è effettivamente presentato dal 1933 in poi: ma non dove gli antroposofi se l’aspettavano nelle loro benpensanti riunoni, bensí dove c’era un bisogno urgente e prioritario della Sua presenza.

 

Massimo Scaligero ha fatto allusione, nelle sue conferenze, alla letteratura clandestina uscita dai Gulag sovietici. Indagando dagli anni ‘80 in poi è infatti in quella letteratura che ne ho trovato le prime tracce.

 

Un certo Richard Wurmbrand, ebreo rumeno convertitosi luterano e poi diventato pastore giusto prima dell’in­vasione dei nazisti, nel suo libro La Via degli Ebrei dà le prime testimonianze dell’esperienza del Cristo ad Auschwitz, in forma miracolosa.

 

Poi, rifiutandosi di piegare il cristianesimo ai dettati del Partito Comunista rumeno, fu deportato per anni nei Gulag dove scrisse Torturato per il Cristo, e Se fosse il Cristo gli daresti la tua coperta? ed altre opere.

 

Già nel dopoguerra nei Gulag il Cristo eterico si era presentato piú volte a piú sofferenti e martiri. Parecchi erano gli autori che prima della caduta del muro di Berlino hanno testimoniato di incontri miracolosi e protettori con il Cristo, attraverso tutto il mondo sovietico, dalla Georgia al Yakutsk.

 

Ci sono voluti piú anni, da quando la Cina si è aperta al mondo prima che iniziassero ad uscire le testimonianze della venuta del Cristo eterico in Cina, ma le testimonianze sono ormai tanto numerose che occorre dare solo un riassunto.

 

Un fenomeno molto tipico è quello di contadini, in una campagna remotissima, che escono nei campi un giorno, e senza incontrare nessuno, senza mai avere sentito parlare del Cristo (soggetto proibitissimo da Mao, figuriamoci nelle scuole!) ad un tratto sanno che il Cristo è, che Egli vive, che è stato incarnato, che è morto sulla croce e che è risorto! Tutto in un colpo!

 

Sbalorditi, tornano alla sera o anche prima al villaggio, e trovano che molti, se non tutti, sono stati colpiti dalla stessa coscienza improvvisa, allo stesso tempo e allo stesso modo.

 

Non hanno mai visto una Bibbia (si può andare in prigione per anni per il possesso di una sola pagina) non sanno come riunirsi, né come pregare, ma iniziano a farlo e partono alla ricerca di Vangeli e testi sacri.

 

Sorvolo sulle ingerenze in questo da parte della Chiesa ufficiale, del Partito Comunista Cinese e dei missionari evangelici americani desiderosi di “raddrizzare” la fede nascente par farla conformare alle loro dottrine arimanizzate.

 

Quanto alle città, i credenti si ritrovano comunemente come segue: tutti abitano in grattacieli, ma quando vogliono riunirsi, prendono dei fogli di carta e ne formano una croce con lo scotch alle finestre e chiamano cosí i passanti a riunirsi a pregare.

 

Arrivati al numero voluto, tolgono subito i fogli, per non lasciare tracce esterne, si riuniscono e pregano assieme. Alla fine ognuno torna alla sua vita senza conoscersi, per evitare di mettere in pericolo gli altri.

 

Manifestazione a New York contro le persecuzioni del Falun Gong in Cina

Manifestazione a New York contro le persecuzioni del Falun Gong in Cina

 

Si dice che la forte repressione della disciplina spirituale cinese Falun Gong, di derivazione buddista, sia una stata una prova per quello che il Partito Comunista non osa ancora fare ai cristiani, perché sono ormai troppo numerosi. Alcune mie conoscenze cinesi parlano addirittura della maggioranza!

 

In tale contesto quello che avviene con gli uiguri sarebbe il secondo round: preparazione per quello che vorrebbero ottenere: robotizzare / lobotomizzare il popolo.

 

Intanto iniziano ad uscire altre testimonianze dalle persecuzioni in Corea del Nord (non dal Vietnam, e ben poco dal Laos). Comunque, questo illustra bene il principio che il Cristo viene solo in caso di bisogno reale.

 

Ho redatto le mie testimonianze personali in forma quasi telegrafica, come una lista di punti, e le spiegazioni potrebbero essere fin troppo brevi. In caso servissero ulteriori spiegazioni, potrò fornirle direttamente agli interessati.

 

Siamo arrivati a un’epoca in cui la questione riveste un carattere essenziale e urgente.

 

Condivido mie esperienze personalissime di come ho fatto in passato, per trovare il Cristo eterico.

 

Premetto che è sempre legittimo chiedersi come si fa a sapere se è il Logos e non qualche altra entità “travestita”, oppure una semplice illusione.

 

La mia risposta personalissima viene dalla natura stessa del modo da me trovato, e che riporto al numero 1. qui sotto.

 

Come seconda premessa noto che Rudolf Steiner ha dichiarato che è importantissimo per un rapporto con il vero Cristo avere coscienza della propria impotenza totale, specie riguardo a certe vicende del destino.

 

Apro una piccola parentesi sui limiti della coscienza come strumento per modificare il proprio karma, e come funziona quando avviene. Il fatto è che nella mia vita questo è avvenuto quasi sempre per mezzo di cambiamenti di prospettiva e raramente per mutamento di circostanze esteriori.

 

 

Suicidio

 

1. Storicamente ho trovato il Logos prima di qualsiasi ricerca da parte mia, quando ero estremamente depresso e suicidario, ma ho notato che c’era in me – oggi direi al centro del mio Io – una Forza/Entità che al posto mio prendeva l’eccedente di dolore che non ero allora capace di sopportare.

 

Solo piú tardi ho capito che non esisteva nessun’altra Entità nella storia dell’umanità che aveva questa particolarità, oltre al Logos.

 

Non era qualcosa che mi elevava sopra i miei dolori, non mi permetteva di evadere, non trovava scusanti, né capri espiatori, non mi esaltava né mi faceva sentire nobile (come farebbe Lucifero perché soffrivo). Non vi erano soluzioni miracolose, né cambiamenti di circostanza alcuna.

 

Eppure Egli era lí, nel fondo di me stesso, silenziosamente osservando e spalleggiandomi. Non ero io stesso, perché io non potevo sopportare quello che Lui sopportava al posto mio: invece lo assumeva per me.

 

Naturalmente, questa Entità/Forza, col passare del tempo, mi divenne familiare, riconoscibile. Poi, per il fatto di questa familiarità Lo riconobbi in altre circostanze, che forse saranno piú facilmente riconoscibili. Le elenco brevemente qui sotto.

 

 

2. Ho trovato la stessa Forza al centro di me stesso nell’esercizio della concentrazione, nella Luce predialettica del pensiero. Spero che basti questo indizio.

 

Luce nei cuori

 

3. Poi l’ho rivisto durante la percezione pura applicata a passanti (sconosciuti) che camminavano per la strada mentre ero affacciato alla finestra. L’aspetto era paragonabile a una bolla di luce che ognuno portava in/con sé.

 

 

4. Quella luce poi l’ho rivista piú volte, emanata dagli occhi di coppie innamorate (mentre durava l’innamoramento). È utile chiedersi da dove sorgeva in ognuno, e perché era comune ai membri della coppia, anche se erano visti uno separatamente dall’altro.

 

 

5. Esistono certe rare persone che sono come benedette, le quali vivono uno stato di grazia che permette loro di passare senza sforzo da un successo improbabile ad un altro. Anche loro portano ed emanano la stessa luce dagli occhi, ma da quello che mi risulta, non son in grado di benedire a loro volta.

 

 

6. Questo dovrebbe essere piú pacifico a chi ha vissuto un amore spirituale (oserei dire graalico), ma si trova nel cuore della persona amata. Posso affermare che questo fenomeno di per sé spiega quello che è l’innamoramento – nient’altro che l’avvertire, piú o meno cosciente, la natura cristica nell’altro – sia che rimanga potenziale sia che si cerchi di aiutarlo a realizzarsi.

 

 

7. Questo poi è un caso piuttosto raro, e direi anche fugace. Il Logos lo si può vedere nella luce emanante dagli occhi di chi ha avuto un sogno/visione religiosa donata dall’angelo custode (vedere conferenza di Rudolf Steiner, Che cosa fa l’angelo nel nostro corpo astrale).

 

 

8. Poi direi che è alla lunga riconoscibile nella luce che splende a mezzanotte in una notte coperta di nubi e senza luna, ma che penetra sino dentro al cuore umano. Quella luce, assolutamente non fisica, veicola comunque il Suo essere. È da esercitare la percezione pura in questo caso.

 

 

9. Si può ritrovare, facendo lo stesso esercizio di percezione con ogni boccata di cibo, oppure ogni sorso di liquido che si inghiottisce. Ma è necessario spingere la coscienza verso il limite della percezione, per vedere come noi ci uniamo con la sostanza, prima che svanisca dalla coscienza.

 

La chapelle Saint-Jean, Comunità dei Cristiani a Parigi

La chapelle Saint-Jean, Comunità dei Cristiani a Parigi

 

Non metto il numero, ma aggiungo l’impres­sione che ho avuto alla Comunità dei Cristiani a Parigi, di incontrare il Cristo, che mi diede una comunione che non ho preso fisicamente, e anche altre impressioni simili, perché non sono riproducibili.

 

Spero che questi commenti possano essere utili a chi Lo cerca in sé, ora e in avvenire.

 

 

Mark Willan