Senti te stesso
nella danza del sole,
nella luce che irradia
e l’abisso trasforma,
all’incrocio dei venti,
nel profumo dei fiori,
nella pioggia che cade
e feconda la terra.
Senti te stesso
nel sorriso di un bimbo,
nel volo del cigno,
nella memoria dei padri,
nell’apostolo errante
che s’inebria di tempo
e aiuta le menti
negli opposti orizzonti.
Senti te stesso, tutto te stesso
dove sorge il pensiero,
Nella gioia, nel cuore
dove il divino dimora
e attende in silenzio
la tua libertà.
Ercole Sganga
Bianchi oleandri,
che alla luna d’agosto
donate un inno
di bellezza e di vita;
tigli,
che al vento
lieve della notte
danzate.
Nel nido caldo
i giovani merli
sognano il verde prato
sul quale all’alba
planeranno lieti.
Desti
gli spiriti dell’aria
sulle note del vento
modulano il volo;
sui bianchi fiori posano,
sulle foglie dei nespoli,
sui rami degli abeti,
sui calici
delle magnolie espansi.
E dai cieli
gli angeli sorridono
alle danze
e agli armoniosi moti
delle silfidi
piccole e leggiadre.
Alda Gallerano
Overture
Gravi accordi
di tastiere dolenti
e un malinconico
accenno di oboi,
squilli di ottoni
ed eleganti arpeggi
producono un gioco
di continue tensioni
e distensioni
armoniche,
di repentine
alternanze di volumi,
di vertiginosi
mutamenti di timbro
e registro.
Il contrabbasso
chiamato a dialogare
in spigliatezza solistica
con l’agile viola,
produce
in fuoco d’artificio
acrobatici passi.
Libera improvvisazione
di flauti, clarinetti,
fagotti e violoncelli,
con un accenno interiore,
appare rivolta
alle lusinghe
e al richiamo.
Il violino solista
contrappunta,
con incalzante varietà,
fondendosi,
distaccandosi
e riplasmandosi
in pulsante unità.
Raggi di luce
e ventate primaverili
scompigliano
in frammenti geniali
il blocco armonico
della composizione
e avvolgono
di veli poetici,
di colori,
di desideri passionali
o dolorosi,
la sorgente della melodia.
Lirica e dipinto «L’orchestra»
di Liliana Macera
Libero fluire
di arabescati
suoni
e perenne
soffrire
di troppo
e di poco
ascolto umile
da amanuense
fedele
dispensatore
di ricchezze
e tu
guardiano
di volontà
quale via porta
alla vostra pace?
Vita stessa
lotta
di scelte
fra voci
potenti,
sottili,
contrastanti,
accozzarsi
di odori
splendidi
e fuggenti
trovare
i sentieri
e le vie
è il mio lavoro.
Stelvio