Guerra civile globale o impulso Cristo

Sociologia

Guerra civile globale o impulso Cristo

Guerra totale

 

Nei precedenti articoli, da due anni sino a mesi fa, avevamo tentato di rilevare come si ponessero nell’attuale secolo due variabili storiche e sociali, sempre e comunque ponendo al centro la questione dell’Identità culturale nazionale rappresentata dallo Spirito e dall’anima di popolo, come d’altra parte Massimo Scaligero esigeva non contrabbandando l’autentica universalità della Scienza Occulta con la pericolosa e caotica astrattezza livellatrice e artificiale del­l’universalismo globalista.

 

La prima tra queste variabili poteva essere rappresentata, pensavamo appunto due anni fa, da un significativo e pesante scontro di civiltà tra Oriente e Oriente; la seconda da una guerra civile ideologica globale modello novecentesco con linee di faglia sempre piú estese e sempre piú interne tra gli identitaristi o nazionali o “sovranisti” che dir si voglia ed i “globalisti anti-identitari” o universalisti.

 

Guerra globale

 

La guerra mondiale contro il diritto delle Nazioni alla propria esistenza storica e alla propria autocoscienza individuale, apertasi dalla seconda metà del secolo precedente in esplicita continuità ideologica con il Wilsonismo e con il Leninismo universalisti, è oggi definitivamente tramontata nelle sue originarie e messianistiche ipotesi rivoluzionarie. È un fatto storico questo, di enorme rilievo, di cui occorre prendere totale e impersonale consapevolezza per avere chiaro e trasparente il futuro piú o meno prossimo.

 

Non a caso Rudolf Steiner, meditando sul pregnante concetto di “Anima di Popolo” del drammaturgo Gustav Freytag (1816-1895) ebbe in vari contesti a scrivere o affermare, piuttosto univocamente, che la storia contemporanea si può caratterizzare come una lotta incessante, nell’uomo o nell’élite di Stato, tra una forza di servizio sacrificale verso l’Anima di Popolo e di Nazione (Risorgimento) e una forza regressiva primordiale di carattere oscurantista e livellatore (Universalismo astratto, caotico ed artificiale quale Antirisorgimento).

 

Lockdown

 

Se ora in ogni anima umana sorgesse la domanda: “Dove si dirige il mondo?” si potrebbe tuttora leggere il divenire e in un senso e nell’altro; se la questione nazionale rimane in concreto al centro, al punto che ha investito come un’onda ormai inarrestabile le stesse nazioni un tempo piú rappresentative della globalizzazione, ovvero Gran Bretagna e Stati Uniti, d’altra parte i modelli sociali egemoni imposti da talune élite occidentali e da altre orientali sono stati e sembrano però essere i medesimi come abbiamo visto con le chiusure sociali forzate, con la medesima strategia “0 Covid”, con gli obblighi totalisti giuridici, con la digitalizzazione autoritaria, fenomeni neo-collet­tivistici che non hanno riguardato solamente la Cina ma che riguardano anche l’Unione Europea e Davos, che in astratta teoria dovrebbero essere esempi di stati di diritto o “società aperte”.

 

Al tempo stesso però abbiamo assistito e sempre piú assisteremo come inevitabile reazione a quanto sopra evidenziato a, per ora fortunatamente istituzionalizzate, convinte insurrezioni nazionali o “sovraniste” nell’Asia, si pensi solo all’India di Modi o a Taiwan o al Giappone stesso nel quale abbiamo avuto un eccellente e significativo omicidio di Stato, e come già precisato nel cuore dell’Occidente piú avanzato in cui le ragioni dei cosiddetti “globalisti” sono andate crollando, rimanendo quasi esclusiva ed anacronistica prerogativa dei ceti piú abbienti e benestanti. In tale quadro, la Russia fatica tuttora a trovare una propria via, smarrita nell’astratto nostalgismo marxista e sovietico da un lato, nel tentativo tuttora non riuscito di integrarsi attivamente in questa piú moderna lotta di frazione tra cosiddetti “sovranisti” e “globalisti” dall’altro, nonostante il concetto di “multipolarismo” vorrebbe forse sembrare il tentativo di aprire a una nuova globalizzazione di tipo estremo/orientale e asiatico, destinata a fallire come tutte le globalizzazioni che non partano dal consapevole e neo-risor­gimentale riconoscimento delle Anime Nazionali dei popoli.

 

Transumanesimo

 

Sempre su questa linea, fratture interne vanno sorgendo, sul piano della scuola tecnologica, tra varie ideologie transumaniste e dell’educazione riguardante tale prospettiva, con i “sovranisti digitali” da un lato e con cosiddetto il “nomadismo universalista tecnologico” dall’altro. Rudolf Steiner al riguardo precisò che una fondamentale verità dovrebbe essere continuamente risvegliata nell’anima per la conoscenza del­l’Uomo e per la sua Missione; la verità del fatto che nel secolo quindicesimo si è verificata una radicale Svolta sia per la vita spirituale che per quella animica ed anche per quella corporea esteriore, per il corpo umano e per le leggi dominanti la vita economica.

 

Uomo senza Dio

 

Nel secolo quindicesimo è chiaramente rilevabile, nella prospettiva scientifico-spirituale, il sorgere dell’Anima Cosciente umana. Muovendo da pregresse condizioni patriarcali dell’umanità, dal momento ricordato l’uomo deve a poco a poco svilupparsi verso una piena padronanza della sua essenza umana; da allora cosí l’umanità finiva per trovarsi di fronte a un bivio. L’Anima Cosciente ha iniziato da quel tempo la presa di coscienza individuale verso la totale e lucida padronanza del fenomeno, ciò ha però definitivamente interrotto ogni connessione diretta con i Mondi Spirituali.

 

Nei tempi precedenti, nel corso dell’Iniziazione, era necessario che il corpo eterico venisse tratto fuori dal corpo fisico, affinché l’uomo pervenisse alla diretta percezione dei Mondi Spirituali. Con il Golgota, il Cristo ha portato questa forza nell’immanenza della terra, per cui quando l’uomo raggiunge una tale maturità da ricevere dal Cristo un impulso cosí forte che quell’impulso del Cristo, anche se per brevi istanti, possa influenzare la sua circolazione sanguigna e possa penetrare fino addentro nel fisico, allora l’uomo può venir Iniziato entro il corpo fisico.

 

Il Vangelo di Giovanni

 

Ciò chiaramente significa sul piano dei concreti valori individuali e universali una ulteriore Svolta, sempre sulla linea dell’Anima Cosciente e ciò finisce per investire, in modo radicale, e la prospettiva attuale e sempre spiritualmente operante dell’Auto­coscienza nazionale, e quella dell’astratta universalità globale, ed è dunque necessario un salto oltre il vuoto.

 

«L’impulso del Cristo ha questa capacità. Chi è capace di immergersi realmente nei fatti di quei tempi, nei fatti che si sono verificati mediante l’evento del Golgota, di immergersi in essi con tale forza da viverli oggettivamente, da vederli spiritualmente viventi dinanzi a sé, in modo che essi agiscano come una forza che si comunica perfino alla circolazione del sangue, allora consegue con questa esperienza il medesimo risultato che prima veniva ottenuto per mezzo dell’uscita del corpo eterico» (Rudolf Steiner, Il Vangelo di Giovanni in relazione con gli altri tre, e specialmente col Vangelo di Luca – O.O. N° 112).

 

 

Silvano Aspromonte