VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 167
«Occorre un pensare che sia Resurrezione del Pensiero: un creare imagini altrettanto vive che le imagini della realtà sensibile, anzi piú vive: un’imagine che con la sua intensità superi quella del mondo oggettivo».
Massimo Scaligero, Meditazione e miracolo.
Il pensare imaginativo va oltre il sensibile-oggettivo, come frutto dell’intensità del processo meditativo.
Il pensare imaginativo è frutto maturo del pensiero vivente, è oltre il pensare morto.
Il pensare imaginativo raccoglie i semi lanciati dal Grande Seminatore, li cova nel Calore e, alla Luce dei raggi del pensare cosmico che li feconda, li fa germinare e crescere.
La realtà sensibile si espande e i cuori illuminati accolgono il pensare resurrezionale.
Angelo Antonio Fierro