Patria
Esistono ideali umanamente non controllabili da chi governa l’opinione pubblica attraverso strumenti raffinati di comunicazione. Queste mutazioni investono sotterraneamente la stragrande maggioranza di un popolo, esistono forze sottili e invisibili che determinano i destini di ogni comunità nazionale. I popoli esistono a discapito di chi ha tentato di cancellarli. A un certo punto può avvenire che una intera comunità unita da legami linguistici e tradizione, decida silenziosamente, e spesso inconsapevolmente, di spostare l’assetto culturale o politico in barba a tutti i tentativi delle élite che avevano pianificato di andare verso tutt’altri lidi.
Dobbiamo ammetterlo: non tutto fluisce secondo i desideri di chi governa la comunicazione, l’economia e la finanza. Non tutto può essere progettato e controllato dal potere finanziario globalista. Questo fenomeno di “saggezza patria” è assolutamente incomprensibile per le élite. I materialisti, siano essi marxisti o neoliberisti, non considerano affatto le forze dell’Altrove che agiscono, non viste, nel sangue di un popolo. Forze che agiscono nel sonno, forze che scorrono nell’arte, forze che giungono dalla voce dei defunti morti per quell’ideale, forze che arrivano da santi ed Iniziati che, in armonia con il Karma generale di quel popolo, hanno obiettivamente la forza di incidere in sfere archetipiche lontane dal clamore dialettico delle parti.
Il Karma e le forze del passato
Un qualcosa di piú decisivo e potente della politica politicata e dell’economia globalizzata agisce plasmando la realtà. Agisce utilizzando simpatia e antipatia contagiose. Pensiamo a un grande amore che finisce. Nella desolazione della fine di una coppia alcuni prendono le difese di lui, altri le difese di lei. Le compagnie di amici si dividono. I piú saggi tirano in ballo una parola e dicono: era destino… Altri non si accontentano della parola “destino” e comprendono, anche se in modo oscuro, che è stato il Karma. Taluni eventi nascono o finiscono perché ognuno di noi porta di vita in vita un bagaglio di attrazioni e repulsioni provenienti da esistenze precedenti, sentimenti che prima o poi possono minare o saldare l’unità di una coppia come di un’associazione di qualsiasi tipo. Vale per il privato come per il pubblico. La libertà umana esiste ma riguarda il futuro, non il passato. Ciò che è avvenuto determina il presente, e in questo presente noi, qualora agiamo liberamente, possiamo modificare il futuro.
Sanremo docet
Osserviamo i dettagli: alle volte qualche abito scelto durante la manifestazione canora piú importante per l’Italia, quella di Sanremo, conta di piú di un discorso di fine anno del Presidente della Repubblica. Ciò che è avvenuto lo scorso mese sul palco del teatro Ariston in quella piccola cittadina ligure, è esemplare.
I miti culturali imposti dal potere globalista sono i seguenti: 1) Propaganda fluid gender e sconcezze a sfondo sessuale d’ogni tipo; 2) Maleducazione, comportamenti indecorosi e rabbia; 3) Distruzione della melodia italica, della corretta pronuncia e trionfo del rumore organizzato ritmicamente. 4) Imposizione di figure mitiche capaci di attrarre i giovani; 5) Tentativo di avvicinare le simpatie degli italiani verso la NATO e l’Ucraina.
Amazzone plastificata
Proprio di quest’ultimo aspetto vogliamo parlare. La venalissima influencer Chiara Ferragni indossava un carnevalesco peplo con i colori della bandiera dell’Ucraina. Il tutto ricordava una figura di amazzone. Le amazzoni nel mito si tagliavano il seno destro ma la Ferragni nella sua parodia si era provvidenzialmente ammaccata solamente il sinistro. Poco prima rima di entrare in scena, casualmente, il seno sinistro della corazza subiva infatti un’ammaccatura di cui la Ferragni non ha fatto in tempo ad accorgersi. Cosí conciata è scesa dai gradini. La corazza color giallo oro in sostanza plastica riproduceva realisticamente il seno (ancora una volta l’ossessione sessuale veniva confermata) ma la mancanza in video di Zelensky dovuta a una mezza insurrezione popolare, accompagnata da una petizione con centomila firme riduceva l’effetto della ridicola messa in scena. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Il risultato profondo
Il risultato del festival è stato un sentimento di repulsione nazionale per la propaganda globalista come per le sconcezze fluid gender. Si è visto il trionfo di tre vecchietti molto arzilli. Esattamente il contrario di quanto si aspettavano i signori delle élite. Qualcosa di imprevisto ha agito sotterraneamente. Non è un caso che tre solidi ottantenni: Morandi, Ranieri e Al Bano abbiano dato una lezione sul piano dello spettacolo nazional-popolare. Un picco di diciassette milioni di telespettatori ha subissato di disapprovazione la pletora di quelle penose maschere gender fluid. E non è un caso che la povera Chiara Ferragni, nella seconda serata del festival, ripresa di profilo, sia risultata ingobbita dalla mancanza di Io. La classifica finale del festival è relativa, perché guidata dalle case discografiche, ma non è casuale che ormai si siano rassegnate al nuovo vento che soffia, e il nuovo vento riporta in auge la melodia nazionale e gli abiti da sera. Ovviamente gli investimenti industriali delle case discografiche sono andati nel sostenere una legione di non-cantanti specializzati nel decomporre mentalmente la gioventú. Quindi ancora una volta si conferma la legge, ormai onnipresente, che nell’epoca attuale esiste per eterogenesi dei fini la possibilità di crescita spirituale attraverso gli errori di chi tenta di portare il male in terra. Gli abiti scuri sono riemersi dagli armadi mentre gli stracci indecorosi stanno stancando. In teatro come nei palazzi del potere: Draghi e Speranza hanno creato un movimento di ripulsa verso gli obblighi sanitari, tutti gli invertiti dello spettacolo hanno creato un sentimento popolare di avversione verso la propaganda fluid gender, il PD e i 5 stelle hanno spostato l’asse politico a Destra, la guerra psicologica a favore della NATO ha amplificato il sentimento di insofferenza verso la NATO stessa. Oggi funziona cosí perché il Kali Yuga è finito e un’epoca nuova sta nascendo. L’eterogenesi dei fini è la lancia che trafigge il drago, gli Dei fanno impazzire i loro nemici, ma non sarà una strada semplice.
Scenari futuri: verso il 2050
I movimenti di conversione sono lenti. La propaganda globalista infatti punta ai giovani. Pochi fra loro sono arrivati a prendere coscienza delle aberrazioni in cui sono immersi. La superficialità delle nuove generazioni di oggi è stata raggiunta attraverso mode malsane e scuole tremende. Ma per eterogenesi dei fini questo modello non potrà che produrre disperazione. A metà del secolo uno stuolo di anziani senza adeguata educazione e senza stato sociale si salverà solo abbandonando centri urbani ormai depauperati o elitari, rivolgendosi alle comunità rurali e solidali che dovranno nascere. Moltissimi di coloro che oggi sono ventenni e trentenni, nella loro terza età non potranno godere di pensioni adeguate. La distruzione della famiglia tradizionale complicherà ancor piú il futuro. Una parte di costoro passerà traumatiche esperienze per raggiungere una consapevolezza spirituale. Sarà il punto di rottura di numerose vite, dolori che li aiuteranno a superare le catene e gli stereotipi materialistici del loro tempo. Resteranno sulla pelle di alcuni di loro degli orrendi tatuaggi sulle carni cadenti, a ricordo di una barbarie epocale voluta dall’Impero d’Occidente. Perciò ritornando al punto di partenza possiamo dire che una parte (la piú libera e coraggiosa) degli anziani di oggi sta aiutando i giovani italiani.
Perché la presa di coscienza non si manifesta nei giovani?
Adesso facciamo un passo avanti, un passo veramente difficile. Il Dottore ci spiega che solo in un’età avanzata è possibile che le individualità piú progredite si manifestino, e che nella vita di questi dovrà esserci una specie di rottura con il proprio passato. Questo cambiamento di indirizzo è legato al rifiuto dell’opinione pubblica dominante. Rudolf Steiner ci spiega che il cambiamento trae origine dalla missione del Buddha nelle regioni spirituali, che vengono denominate la sfera di Marte. Sfera che tutti noi attraversiamo prima della nascita e che può preparare profondi cambiamenti di rotta nell’età matura di un individuo. Di fronte alla grandezza di simili comunicazioni è doveroso un silenzio colmo di gratitudine, in attesa di risposte interiori che magari matureranno in decenni. Sta di fatto che questo cambiamento di opinione nelle generazioni adulte, e questo svincolamento dal pensiero conformistico, si è accelerato in questi due anni di pandemia. Una piccola parte di umanità anziana o “senior”, come si usa dire oggi, si è svincolata dal flusso ipnotico delle comunicazioni di massa. I giovani spesso sono totalmente coinvolti nell’orbita della mentalità dominante, anche a causa dell’ipnosi tecnologica.
Si badi bene, molti dei resistenti contro il sistema appartengono a generazioni adulte, mentre negli anni ‘60 e ‘70 dell’altro secolo, erano i giovani che incarnavano la volontà di cambiamento, sí, ma partendo dalle ideologie. Quelle dell’altro secolo erano forze del passato facilmente manovrabili e strumentalizzabili. Ebbene, i resistenti anziani hanno superato quegli steccati ideologici tra Destra e Sinistra. Un enorme passo avanti è stato compiuto nell’arco di una singola esistenza. Ciò che gli anziani di oggi possono già trasmettere è il senso associativo e comunitario, l’impegno civile in politica, il rispetto per la lingua di Dante, l’importanza di non essere sognanti e di utilizzare a dovere gli strumenti giuridici, il senso del bello, del vero, del buono.
Alcuni anziani di oggi hanno tentato di raccogliere il testimone della via del Pensiero Vivente indicata da Massimo Scaligero. A loro è dato il compito di trasmettere alle giovani generazioni la necessità assoluta dei cinque esercizi indicati dal Dottore, unica vera difesa interiore per la salvezza psichica nei tempi duri che verranno.
Salvino Ruoli