L’incontro è iniziato con le relazioni di Piero Cammerinesi e Francesco Corona, che hanno toccato i temi fondamentali della Filosofia della Libertà e della Pietra Filosofale. Molte delle persone presenti già seguivano da anni un percorso meditativo avendo come riferimento il testo Iniziazione di Rudolf Steiner e Tecniche della concentrazione interiore di Massimo Scaligero. Questo ha permesso di ripercorrere assieme le prime 10 meditazioni del testo di Scaligero.
Il lavoro meditativo corale ha creato un tenore interiore in cui la chiarezza di pensiero si è sposata con la sacralità. Questo livello raggiunto ha permesso di vivere meditativamente le immagini della Storia Cosmica dell’uomo donateci da Rudolf Steiner.
I tempi difficili che stiamo attraversando richiedono non solo un potente lavoro interiore individuale ma anche la creazione di gruppi meditativi per poter riprendere la connessione con il Mondo Spirituale.
Tutto il lavoro deve condurci alle soglie del mondo eterico, questa è una richiesta urgente per l’uomo attuale e questo abbiamo sentito dire nelle registrazioni di Massimo Scaligero che abbiamo ascoltato durante la riunione.
La relazione di Piero Cammerinesi
La relazione di Francesco Corona
La breve introduzione di Marina Sagramora
Marina Sagramora, che con l’Archetipo ha permesso a centinaia di persone di collegarsi con la Scienza dello Spirito, ha aperto e chiuso i lavori mostrando come anche questo incontro sia stato in continuità con l’Insegnamento di Massimo Scaligero, che ha dato modo a noi tutti di riconoscere in Rudolf Steiner il Grande Iniziato, il Maestro dei Nuovi Tempi.
Norio Uchiyama e Corrado Solari
Grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione delle due giornate. In particolare a Norio per la parte tecnica e a Corrado che ha provveduto all’organizzazione e sistemazione della sala, oltre ad averci riconfortato con un dovizioso catering.
Fabio Burigana
Link ai video: https://www.youtube.com/playlist?list=PLyewL3ZTxvWHhaTk-36jK1oLx1Yvz37k7
Qualche immagine colta al volo nella sala.
Fabio Burigana