La reincarnazione all'epoca di Michele

Convegno

La reincarnazione all'epoca di Michele

Arcangelo Michele

 

Sabato 7 e domenica 8 ottobre, si è svolto a Roma il Convegno di cui avevamo dato notizia su queste pagine.

 

La conduzione, data la mancata presenza, per una temporanea indisposizione, di Fabio Burigana, è stata svolta da Fulvio Saggiomo, in parte affiancato da Marina Sagramora.

 

Marina Sagramora e Fulvio Saggiomo

Riportiamo qui di seguito alcuni pensieri scaturiti dai relatori a commento del Convegno.

 

Fulvio Saggiomo:

 

«Nessun commento può restituire davvero la percezione viva, vibrante, luminosa di una comunità di spiriti unita dall’anelito verso la conoscenza del Christo e del mistero dell’Uomo recata in dono dal reggitore del tempo, Michele, a chi attinga alle forze pure dell’anima cosciente.

 

Un germe potente, prezioso, consegnato al cosmo spirituale come promessa di una nuova umanità».

 


 

Fabio Burigana che parla al convegno da remoto

 

Fabio Burigana:

 

(Pur non essendo fisicamente presente, abbiamo potuto vederlo e ascoltarlo in collegamento online sullo schermo del­la sala).

 

«L’incontro del 7-8 ottobre, di cui consiglio la visione nella registra­zione che si trova nel canale YouTube dell’Archetipo, al link: https://www.youtube.com/@L.Archetipo/videos ha colto 3 punti essenziali della Scienza dello Spirito:

 

1) Bisogna passare attraverso la liberazione del Pensiero. La via della Filosofia della Libertà indicata da Steiner e ripresa da Scaligero operativamente è la via diretta, ma oggi è necessario accostare la meditazione dei contenuti della Scienza dello Spirito e l’Arte qualora sia colta la sua essenza spirituale. Per questo motivo i temi di Reincarnazione e Karma devono diventare temi centrali del discepolo per poter cogliere, con il pensiero puro (che diventa pensiero del Cuore) la sua dimensione cosmica.

 

2) La necessità di formare delle Comunità Spirituali come indicato da Steiner in maniera molto precisa (consiglio di guardare l’intervento di Piero Cammerinesi). La creazione di queste comunità era già stata indicata da Scaligero ed i ripetuti fallimenti sono stati solo apparenti, in quanto attraverso questi fallimenti abbiamo visto la necessità di liberarsi dalle forze egoiche e collegarsi nell’ambito del pensiero del cuore.

 

3) La necessità di un lavoro rigoroso quotidiano, semplice, fondato sui testi dei Maestri. Solo questo lavoro può formare lo zoccolo duro da cui deve partire la creatività e l’originalità del singolo individuo. Senza questo lavoro l’originalità diventa espressione degli Ostacolatori. Il lavoro che alcuni gruppi stanno facendo non rappresenta ancora la formazione delle comunità spirituali ma solo il presupposto».

 

 


Francesco Leonetti

 

Francesco Leonetti:

 

«Nella mia breve presenza ho chiaramente percepito la Luce Micaelita che ispirava l’organizzazione del Convegno.

 

Come musicista ho acquisito una matura percezione della qualità del pubblico: quello presente durante il mio intervento non aveva nulla a che fare con l’anima di gruppo: si trattava di attentissime individualità molto sensibili.

 

Veramente steineriana la potente sobrietà che si respirava in sala».

 


Massimo Danza

 

Massimo Danza:

 

«Questi due appuntamenti segnano l’inizio del lavoro spiri­tuale dell’anno (questo), e quello della conclusione a giugno per San Giovanni.

 

Tale ritmo, che di ripete da anni, è il rituale del futuro. Uno dei rituali del futuro.

 

Non dobbiamo pensare ai concetti espressi, ma vedere il nettare che ognuno offre agli Dei, per quello che può offrire.

 

Sacrificio, cioè atto sacro della linfa che ognuno porge sul­l’altare del Convegno».

 


Piero Cammerinesi

 

Piero Cammerinesi:

 

«Cosa significa comunicare oggi Scienza dello Spirito? In un convegno o in conferenze o in qualsiasi altro modo? Questa è la domanda fondamentale che dobbiamo porci prima di iniziare.

 

A mio avviso ci sono due premesse di cui tener conto.

 

La prima, che riguarda la forma o, meglio, l’approccio interiore, è tener ben presente – come fece notare Rudolf Steiner ad una discepola – che “si deve parlare ai cuori degli uomini” e non solo alle teste.

 

La seconda, che riguarda il contenuto, è che oggi – ad oltre un secolo dalle rivelazioni di Steiner – dobbiamo portare qualcosa di nuovo, da noi elaborato, e non ripetere pedissequamente quanto ci è stato trasmesso.

 

Andare avanti nel lavoro di esperienza interiore e di ricerca e comprendere il nostro tempo, questi sono i compiti fondamentali che la severità dei tempi ci pone.

 


Francesco Corona

 

Francesco Corona:

 

Coloro che hanno saputo suscitare nei propri cuori il ritmo delle stelle, potranno evocare in aiuto all’umanità bisognosa entità terrestri e celesti. Costoro rivivranno il magico suono del Verbo-Logos avendo la memoria astrale del Sentiero degli Dei e del proprio karma. Tali esseri incarnati non solo opereranno per il bene dell’umanità ma sarà loro concesso, da Colui che degnamente dirige lo Spirito del Tempo di questa epoca moderna dell’Io co­sciente, l’arcangelo Michele, di operare tramite la Pietra Cintamani o Pietra Filosofale, fondamentale per avere una valida alternativa spirituale ai processi di degrado connessi con la brama e il meccanicismo sfrenato. Questa tipologia di esseri qualificati, attraverso il proprio respiro sovrasensibile connesso con l’anidride carbonica, supererà tutti gli ostacoli ahrimanici e luciferici e condurrà l’umanità ad una vera rinascita spirituale.

 


Corrado Solari

 

Corrado Solari:

 

«I convegni sono necessari a scoprire e confrontare il nostro lavoro personale con quelle che sono le istanze del momento, a condividere il lavoro interiore del Pensare e del Meditare, affinché la nostra esperienza si arricchisca di nuova conoscenza.

 

Ma di saperci soprattutto in tanti, reali, laboriosi e con la dignità di saper dire “Io Sono” a se stessi».

 


Andrea di Furia

 

Andrea di Furia:

 

«Un’atmosfera di attenta partecipazione ha caratterizzato le numerose relazioni al Convegno “La reincarnazione all’epoca di Michele”. Un argomento difficile in un’epoca in cui la Scienza, dominante su Arte e Religione, si sta sempre piú caratterizzando come mistica scientifica dogmatica, smarrendo l’impulso originario a “comprendere” la vita sul piano fisico: sostituito con quello di “eliminare” tutto ciò che mette in crisi la propria visione unilaterale del reale.

 

Affrontando i temi di Karma e Reincarnazione, è risultata ai presenti la necessità di approfondire argomenti che sono risultati essenziali per proteggere la Libertà culturale delle Persone, per sostenere l’Uguaglianza politica nelle Comunità e per l’esercizio non recitato della Fraternità sul territorio-ambiente».

 


Piero Piorini

 

Piero Priorini:

 

«Nel Convegno, in cui ho potuto vedere grande interesse da parte di tutti i convenuti per l’argomento del Karma e della Reincarnazione, ho voluto mostrare che tale conoscenza non viene sempre accolta nell’anima degli occidentali in maniera corretta. Nella mia relazione, in particolare, ho voluto indicare gli elevati rischi, con l’ipnosi regressiva, di una disarticolazione dei corpi sottili del soggetto ipnotizzato, come sempre hanno avvertito sia Rudolf Steiner che Massimo Scaligero».

 


 

Due immagini della sala, con parziale sfocatura per rispetto della privacy

 

Sala Sfocata

 

Sala Sfocata