Femmine contro maschi

Spiritualità

Femmine contro maschi

 

Donne anni 50 e anni 2000

Donne anni 50 e anni 2000

 

Stiamo assistendo ad un avanzare nella vita pubblica del sesso femminile; dove sempre piú donne si impegnano con successo in attività prima svolte dai soli uomini. Al netto di tutte le possibili ideologie, sicuramente la presa di potere femminile avanza inarrestabile.

 

Questo è già avvenuto piú volte nella storia: ovvero ogniqualvolta le condizioni di vita, nelle varie civiltà, sono diventate migliori rispetto ad uno stato di mera sopravvivenza. Nella maturità dell’epoca Egiziana, Greca e Romana.

 

È anche vero che molte scuole esoteriche prevedono un cambio di guardia tra uomini e donne sempre piú protagoniste, e invece uomini con ruoli sempre piú marginali; verso una decadenza a funzione di “fuco” e “persona di fatica”.

 

Corpo di donna

 

Mi rendo conto, guardando le nuovissime generazioni, di come sempre piú ragazze s’impegnino in studi come ingegneria, chimica, matematica; appannaggio esclusivamente maschile fino a pochissimi anni fa.

 

Mentre i coetanei maschi faticano ad orientarsi nel mondo, sempre piú fragili e addormentati.

 

In questo passaggio di consegne deve corrispondere un uomo forte interiormente, in grado di rispondere in modo autonomo e cosciente alle nuove esigenze.

 

Gli antichi equilibri gestiti soprattutto dal mondo femminile, spesso con astuzia, non reggono piú. Ed il contrasto crescente tra i due generi è la conseguenza di nuovi equilibri che devono essere raggiunti da ambo i lati.

 

Il limite che ci abbaglia è la visione erotica del corpo femminile. Che se fino ad oggi è stata una nostra debolezza, in parte giustificata dalle necessità di riproduzione, è arrivata l’epoca in cui questo non può piú essere tollerato.

 

La sessualità che viviamo con estremo egoismo ed istintività, che permette ad nuovi esseri di vivere la loro esperienza terrestre, è il simbolo di Entità Divine di cui un giorno faremo parte per la creazione di mondi ed universi. Ci viene chiesto d’imparare a rispettarle.

 

Siamo abbagliati dal corpo della donna e quindi non ne vediamo il sacro segreto che se ne cela dietro.

 

Antonio Veneziano «Madonna del parto»

Antonio Veneziano «Madonna del parto»

 

Alternativamente tutti nasciamo donne. Quando lo facciamo, portiamo con noi l’estremo scrigno dell’Iside Sofia, altrimenti non saremmo in grado di generare la vita. Questo scrigno gelosamente cu­stodito da Lucifero nella profondità dello spazio, deve essere trovato e liberato, soprattutto nella pro­spettiva di un assorbimento dell’umanità verso il femminile.

 

Rimanere intrappolati nell’erotico, significa in­trappolare nel futuro l’intera umanità lasciandola prigioniera nel mondo degli Ostacolatori a tempo indefinito.

 

Ognuno di noi, partendo dalle proprie debolezze, può operare a questa liberazione. Non è un’im­presa tanto titanica quanto impossibile.

 

Bisogna sostanzialmente, e già sarebbe tanto, non alimentare la brama del sesso. Che è la vera prigionia.

 

Proprio in quest’epoca, che è satura di stimoli di brama, paradossalmente è piú facile diventarne almeno indipendenti, essendo questi piú facilmente riconoscibili; rispetto ad un passato, quando, celandoli con ipocrisia, erano molto piú difficili da vedere. Ne eravamo piú incatenati.

 

Attrazione

 

Il rapporto giusto da raggiungere con la propria brama è cosciente. Dobbiamo imparare a contemplarla, come ci consiglia il nostro maestro Massimo Scaligero. Lasciarla scorrere in noi senza cedervi e senza contrapporsi, che entrambe le cose la rafforzerebbero.

 

Fondamentalmente non ci possono essere consigli da dare in proposito senza cadere nell’ideo­logico; perché ognuno conosce, e deve imparare a capire, la propria debolezza e poi trovare la pro­pria strada per superarla.

 

Superare l’incantamento Luciferico, significa andare incontro alla Dea della Creazione. Aprire la coscienza alla creatività di cui la donna è portatrice, qualunque sia il suo livello spirituale.

 

L’urgenza di questa operazione è misurata dall’urlo di crescente rabbia che la donna sta nutrendo nei confronti del maschio che si ostina nella sua ottusa debolezza.

 

Diventare forti e indipendenti dalla brama del corpo femminile è la via per liberare l’anima dall’antica prigionia; che sarà la nostra liberazione nelle incarnazioni future.

 

 

Massimo Danza