Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

 

Carmelo Nino Trovato «Il segno dell’Angelo»

Carmelo Nino Trovato
«Il segno dell’Angelo»

 




 

Risorgere

 

Tu che risorgi

dalle tue fondamenta,

dalla tua giovinezza

dell’aratro e del seme,

dal dolore impetuoso

che con i suoi artigli uncinati

il cuore trafigge

e l’anima adombra.

Da ogni sconfitta,

dal riflesso dei sogni,

dal vuoto che invade

i labirinti tortuosi

e sull’abisso profondo

crocefigge il pensiero.

Dai confini del tempo,

dall’eterno fluire

dove l’angelo tace

e il silenzio si dona.

Tu che risorgi

dove tutto è risorto

diffondi nel mondo

il rumore del tuono

e nella luce del lampo

la bellezza del cielo.

 

Raffaele Sganga

 




 

Crochi

 

All’ombra di un piccolo abete

sbocciano

crochi gialli e zafferano.

Giorno per giorno

aggiungono i giacinti

fiori allo stelo

e narcisi ancora in boccio

nascondono

bianche corolle e gialle

nella custodia verde delle foglie.

 

Alda Gallerano

 




 

DOMANI

 

Calendario da tavolo

 

Un altro tra tanti

biascichi di Tempo scaltri

sconclusionata sequenza

di dubbia certezza

parvenze false

dirottate a verità.

 

Domani è ora,

un adesso sottile

e lucido principio del vero

inconfutabile e sacro

alternativa unica

al gioco antico

del Mai.

 

Marcello Sebastiani

 




 

Nato nella casa del pane

 

1)Questa ultima strofa in corsivo sono versi di Rudolf Steiner, ma non so dire da quale opera… li ho impara-ti a memoria grazie a dei cari amici agricoltori e panificatori, Andreas e Johannes, che li ripetono prima di ogni pasto.

L’ultima strofa in corsivo sono versi di Rudolf Steiner, ma non so dire da quale opera… li ho imparati a memoria grazie a dei cari amici agricoltori e panificatori, Andreas e Johannes, che li ripetono prima di ogni pasto.

 

Sono nato nella casa del pane

perché il mio corpo potesse

essere mangiato

perché il mio corpo diventasse

il nutrimento

di ogni bambino che nasce

di ogni vecchio che muore

di voi tutti che vivete facendo

di tutto per non vedere

da dove viene quel pane

che sale dalla terra

perché è sceso dal cielo

e si è fatto uomo e fu crocifisso

per dare alla terra

la luce del cielo.

Se aveste potuto vedere

come ora vedete in perpetua finzione

la Terra dal cielo quel giorno

in cui il Figlio ritornò dal Padre

e si è unito per sempre alla Terra,

avreste veduto e creduto

in un batter di ciglia

quando l’aura celeste avvolse

la Vita come la Madre Sofia avvolge

la notte con il suo manto le stelle.

Da quel giorno ogni passo,

ogni respiro, ogni morso

sono passi, respiri, morsi di luce.

 

 

Il pane dal grano,

il grano dalla luce,

la luce dal volto di Dio.

Il frutto della Terra

viene dal tuo splendore

donando luce e amore

anche ai nostri cuori

 

Luca Massaro