Una tendenza che nasce con la fumettistica internazionale e una certa filmografia, come i manga giapponesi e le graphic novel americane, e che sembra destinata ad aumentare, è quella che racconta di poteri soprannaturali capitati per caso a persone normali che, raggiunte da un fulmine, o da una folgorazione elettrica a decine di migliaia di volt, diventano provvisti di capacità paranormali di vario genere. I supereroi di regola hanno la tendenza ad aiutare le persone poco dotate, ma alcuni di essi sono invece caratterizzati come malvagi e spinti a dirigere i loro superpoteri al dominio degli altri.
In ogni caso viene contemplata la possibilità di un ampliamento a dismisura di capacità che superano l’umano, acquisite con metodi di realtà aumentata in un apparente quotidiano in cui irrompe il virtuale, accettato dal lettore o dallo spettatore come assolutamente possibile e persino auspicabile.
Ed ecco il film della bella ragazza che resta giovane per un secolo grazie alla solita elettrocuzione, salvo a subirne un’altra dopo un secolo, al termine della storia, per vedere finalmente allo specchio il primo capello bianco e ritrovare la normalità perduta. O il prode supereroe, dall’identità segreta, che nella vita ordinaria appare un uomo qualunque, neppure molto dotato, e che all’occasione, per salvare una vittima in un frangente pericoloso al massimo, o in un luogo irraggiungibile, sfodera tutte le sue fantastiche abilità risolvendo la drammatica situazione.
Questo è ciò che si offre alla fantasia dello spettatore: un potere che liberi dai vincoli dell’umano, spesso molto limitati, e renda l’uomo potente, invincibile, coriaceo e super-muscoloso. A sua volta la super-donna, sempre molto affascinante, carica di super-energia solare assunta per caso, o per l’intervento di novelli maghi ad alta tecnologia, distribuisce con generosità il frutto di tale dono, o lo utilizza per divenire un’astuta e subdola Mata Hari, salvo perderlo alla fine, tornando a una banale quotidianità.
Altrettanto interesse mostra il pubblico per le serie dedicate ad angeli discesi in terra per aiutare gli umani in difficoltà, i quali con lo schiocco delle dita o con il potere delle proprie piume magiche risolvono intrighi e riportano la pace, vivendo però episodi in cui indulgono a bere vino, birra o cocktail alcolici, e apprezzando cibo gustoso non proprio vegetariano.
Tutti esempi che devono portare il pubblico a desiderare raggiungimenti a un livello che non esula da quanto viene proposto come “top di gamma”: buon posto di lavoro in carriera, soldi, stabilità di coppia, ma al contempo avventure galanti per movimentare di colorato interesse il grigiore routinario.
Tutto questo contribuisce a sviare da ciò che invece può essere il vero e giusto modo di acquisire delle capacità che vanno oltre l’ordinario, attraverso una formazione interiore che renda degno il discepolo di superare il limite imposto dalla natura.
Tutta la disciplina alla quale ci sottoponiamo con volontà e costanza non è certo volta a ottenere il metodo per svolazzare rampando su grattacieli lanciando fili di tela di ragno sintetici sui quali bilicare per entrare dalla finestra del trentaquattresimo piano e liberare il povero normodotato catturato dai malvagi di turno!
Il nostro lavoro non tende, come alcune pratiche promettono, attraverso formule mantriche ripetute meccanicamente un’infinità di volte (sino al sonno della mente per sfinimento), di ottenere le cosiddette “siddhi”, ovvero quei poteri che si dice elevino rispetto al comune mortale, per potenza e raggiungimenti sociali e materiali.
E neppure, la nostra acquisizione di conoscenza attraverso studio, letture ed esercizi spirituali, vuole garantirci un’autorevolezza rispetto ai “profani”, sostenuta dal raggiungimento di un “numero di prestigio” del quale fregiarsi in organizzazioni con scalata ascendente.
A volte la seduzione di queste conquiste verticistiche solletica la mente e provoca gli appetiti anche di persone che apparentemente si dedicano all’ascesi, ma non disdegnano di salire di grado in una “carriera esoterica”, cosí come di scendere a patti con l’agenda che attualmente sta dettando legge in ogni campo della società in cui ci troviamo ad operare.
In Meditazione e Miracolo Massimo Scaligero spiega bene da dove si attingano i poteri che l’uomo di oggi brama attraverso le fascinazioni di tipo letterario o cinematografico: «Il corpo lunare, potenziato può, all’uomo di questo tempo, fornire poteri magici, secondo vie irregolari verso l’estrasensibile: che perciò non è il Sovrasensibile, bensí il subsensibile (c.d.r.). La via al Sovrasensibile è in sostanza un superamento della soggettività, mentre l’esperienza estranormale conseguibile grazie al corpo lunare, è un potenziamento della soggettività dominata dagli Ostacolatori, opposta alla soggettività superiore in cui è il vero Io. …Uno dei seri equivoci riguardo all’esperienza sovrasensibile in questo tempo nasce dal credere che essa consista in un prolungamento dei poteri umani. In realtà si tratta del contrario: l’uomo si deve liberare dei poteri umani, anche i piú legittimi: avere il coraggio di sacrificarli, per accogliere un potere piú alto, il potere della vittoria sull’umano. A chi è capace di un simile trasferimento di valore, il Mondo Spirituale accorda l’onnipotenza (c.d.r.). Quando diciamo che l’umano deve giungere a lasciarsi afferrare dal Superumano, intendiamo dire che l’Io, capace di identità con se stesso grazie alle discipline interiori, può giungere a orientare tutto l’umano verso iI Logos ed esso stesso come Io individuale essere talmente padrone della propria individualità, da potersi aprire alla sorgente del proprio essere, all’Io Superiore, al Logos».
Si tratta quindi di un Superumano ottenuto attraverso una disciplina molto rigorosa. Il discepolo, impegnandosi con l’entusiasmo che non deve mai mancare, con il puro calore del cuore, con una forte volontà e con la guida dei giusti Maestri – Rudolf Steiner, il Maestro dei Nuovi Tempi, e Massimo Scaligero – conquisteranno delle vette che gli extra-natural – l’eroe supermuscoloso o la fascinosa supereroina – non potranno mai raggiungere.
Marina Sagramora