Il dubbio che rode Vermilingua

Inviato speciale

GWB@dailyhorrorchronicle.inf

Dabliu

 

Proseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via e-mail, procurata illegalmente, che il giovane diavolo Giunior W. Berlicche, inviato speciale per il «Daily Horror Chronicle» nel paludoso fronte terrestre, ha confidenzialmente indirizzato alla sua demoniaca collega Vermilingua, attualmente segretaria di redazione del prestigioso media deviato, all’indirizzo elettronico

 

Vermilingua@dailyhorrorchronicle.inf

 

Andrea di Furia

 

Vedi “Premessa” www.larchetipo.com/2007/set07/premessa.pdf

 




 

Il dubbio che rode Vermilingua

 

Party rissa

 

Carissima Vermilingua,

dopo la rituale kermesse al bar del palestratissimo Ringhio – con l’immancabile rissa-party a premi dominato dal nostro ex-collega al master in damnatio ad­ministration, e dopo le sacre ablu­zioni alle terme laviche del Daily Horror Chronicle.inf con la tonificante tortura omaggio per i pri­mi 10 classificati, sapientemente esercitata dai migliori professionisti della famigerata ditta astrale “pesta e strizza” – posso rispondere ai tuoi corrosivi dubbi circa il nostro “ruolo autonomo” sul paludoso fronte terrestre.

 

Mi scrivi che sei stata sempre orgogliosa del tuo incarico di promotrice del Chaos: dall’asilo nido infernale in poi ai tempi dell’implosione lavica della Lemuria, passando per i Devil scout nel­l’epoca non sospetta dell’inabissamento di Atlantide, fino alle moderne forme distruttive tattiche –come la guerra “per procura” imposta dalla Nato (che lancia il sasso e nasconde la mano) alla Russia in Ucraina; o come il ferreo regime militare dietetico (una moderna forma di eutanasia “creativa” di gruppo) imposto ai civili Palestinesi dal Governo israeliano, paralizzando il passaggio alle derrate alimentari dei soccorsi umanitari – il tuo faro è sempre stato, ovunque e comunque, quello di suscitare il Chaos piú violento e delirante.

 

Anche quando si tratta di impulsare un “nuovo ordine mondiale”, tramite i nostri testimonial umani registrati sul libro paga animico della Furbonia, in realtà è sempre il vero Chaos (non il falso nuovo Ordine) che, con la demoníaca tigna che contraddistingue noi della Furbonia University, ci industriamo di diffondere a piene zampe.

 

Mi scrivi che è solo da qualche secolo, tempo terrestre, che questa faccenda del “vero” Chaos ti sta mettendo in crisi. Come se ti stessi accorgendo che tutte le nostre fatiche di “velare” la realtà antisociale che mettiamo in scena per le nostre caramellate caviucce stia invece divenendo strumento per “rivelare” piú che nascondere le nostre unilaterali trame truffaldine.

 

Ecco, il termine “rivelare” che hai usato è particolarmente centrato nei suoi due sensi: sia di mettere in evidenza (rivelare) ciò che non lo era, sia di nascondere due volte (ri-velare) ciò che è.

 

Entrambi questi significati, non solo il primo, hanno a che fare con i nostri cappuccini animici che, però, al momento sembrano adagiarsi nel sogno oppiaceo del doppio occultamento, mentre ciò che tu temi, il desto accorgersi consapevole del nostro ruolo, sembra al momento volare fuori dai loro radar culturali, politici ed economici… salvo il solito odiosissimo outsider scampato dagli artigli della nostra occhiuta Infernale Intelligence, come ti copincollo dal mio inesauribile moleskine astrale.

 

Burattini

 

Agente del Nemico: «Spesso per la gente è difficile trovarsi a proprio agio nel corso degli eventi del mondo, proprio quando si considerano tali eventi dal punto di vista superiore [che esorbita dall’ottusa quotidianità]. Farebbe molto piacere all’essere umano non guardare imparzialmente la verità che risolve certi conflitti della vita solo dopo lunghi periodi di tempo. Anche se non lo si confessa sempre, l’essere umano gradirebbe moltissimo essere condotto con le “redinelle” dalle potenze del mondo. In particolare gli riesce difficile trovarsi serenamente a proprio agio se in qualche incarnazione è costretto a vivere in un’epoca cosí catastrofica, come per esempio quella attuale. Allora pone volentieri la domanda del perché la divinità lasci che tali cose avvengano. Non indaga volentieri circa la necessità della vita. In certo qual modo egli ha il desiderio di vedere le cose quanto piú piacevoli è possibile. Ma in un’epoca come la nostra l’essere umano deve vedere varie cose che si vanno preparando nel chaos. Il chaos è necessario per il corso complessivo del divenire. Spesso l’essere umano si deve inserire tanto nelle situazioni caotiche quanto in quelle armoniche. Il nostro quinto periodo postatlantico, in particolare, è uno di quelli che fa sperimentare alla gente il chaos: è la particolarità, l’essenza di questo periodo. Noi viviamo infatti nel tempo in cui l’uomo deve attraversare gli impulsi evolutivi che lo pongono sui suoi piedi, che lo compenetrano della coscienza individuale. Viviamo nell’epoca dell’anima cosciente».

 

Fiamme dell’Inferno, Vermilingua! Come sempre hai colto nel segno, il tuo dubbio è fondato: da un certo punto di vista il nostro ruolo è proprio quello di “rivelare” alle nostre brioscine emotive il nostro operato antisociale, pur occultandolo “doppiamente” con le false maschere umanitarie democratiche/dittatoriali; dall’altro però, e questo sta sotto il “doppio velo” delle loro cose sociali, tocca alle nostre patatine fritte animiche decidersi autonomamente di dover imparare a conoscere – nel modo piú profondo, nel modo piú intenso – le forze che si oppongono all’armonizzazione di tutta l’umanità: un vero salto nel vuoto per chi fino ad ora si è affidato ad un’Autorità esterna benevola, o spesso quella malevola impulsata dalla Furbonia o dalla Fanatic University, per agire nel mondo.

 

Purtroppo c’è chi questo salto lo ha fatto in totale autonomia pensante, senziente, volente: ma prima di leggere quanto ti copincollo ingoia un antiacido astrale contro l’inevitabile bruciore di stomaco.

 

Agente del Nemico: «…Nel nostro tempo si deve diffondere man mano una conoscenza cosciente delle forze arimaniche e luciferiche che si oppongono all’essere umano. Se l’essere umano non sperimentasse questi impulsi dell’evoluzione, ai quali cooperano le potenze luciferiche e arimaniche, non arriverebbe all’uso completo della sua coscienza, cioè alla formazione completa dell’anima cosciente. Dobbiamo però riconoscere in questo inserimento dell’anima cosciente nella natura umana un impulso essenzialmente antisociale. Nella nostra epoca si verifica invero la particolarità che il sorgere dell’idea sociale appare come una reazione a ciò che vuol uscire proprio dall’essere intimo della natura umana, una reazione allo sviluppo della coscienza individuale. Direi che nel nostro tempo (1413-3573 d.C.) abbiamo una vocazione per il socialismo, perché l’essere intimo dell’uomo di oggi si oppone proprio al massimo grado al socialismo. Pertanto, è necessario considerare tutto quanto nel cosmo, nel mondo, è in rapporto con l’essere umano, per diventare coscienti della relazione che esiste fra gli impulsi antisociali (che sorgono dalle profondità delle anime umane) e la vocazione all’armonizzazione sociale (che agisce come reazione a quanto sgorga dall’intimo del­l’anima umana)».

 

Dannazione, Vermilingua! Questa parola, relazione, ogni volta m’incendia l’abòmaso. Ogni volta che sento questa acidità divorarmi, ciò mi conferma che ha la forza di togliere il primo dei due veli che ancora accecano le piú volenterose tra le nostre polpettine animiche. Comprendere che cercano l’armonizzazione sociale, come reazione al proprio intimo essere antisociale (e non perché, come ritengono erroneamente, sono esseri sociali che tentano di esprimere una socialità interiore animale), è devastante per le caotizzanti strategie della nostra Satanica Alleanza con i Malèfici custodi della Fanatic University. Non tenendo conto di questa intima relazione dell’essere umano preso a sé, non riescono ancora a rendersi conto della relazione tra le tre dimensioni sociali… che risulta cosí antisociale: provocando quella doppia antisocialità, quell’antisocialità al quadrato che è all’origine, inosservata, sia delle tante attuali guerre “per procura”, sia degli innovativi “ferrei regimi militari dietetici” che ora vanno tanto di moda presso gli Stati maggiori delle nostre succose albicocchine emotive.

 

Se infatti, nel sociale economico, politico, culturale non si decidono a diventare consapevoli della relazione tra le tre dimensioni… invece di quella TRIdimensionale armonica e sinergica (che vuole autonome e discrezionali per funzione Cultura, Politica ed Economia) finiscono per attivare quella Bidimensionale conflittuale (es. tra Economia e Politica) o quella UNIdimensionale parassitaria (in cui 1 delle 3 dimensioni rende sue schiave le altre 2, vampirizzandole e spolpandole).

 

Tamburo

 

Cosa che ci favorisce al massimo, come abbiamo imparato frequentando a rischio del­l’integrità di groppa, come ben rammenta Ringhiotenebroso, le lezioni di macello-mar­keting al master. Ti copincollo un frammento, dato che non potevi essere presente, visto che contemporaneamente ti trovavi nelle Malebolge per i tuoi lucrosissimi arítmici tour con Ruttartiglio come primo tamburo.

 

Frantumasquame: «Noi Top manager della Tentazione dobbiamo considerare attentamente l’impulso antisociale interiore che, ignorato, interpone un filtro colorato al loro pensare individuale e anche la loro controreazione esteriore in cerca di armonie sociali. Questo filtro inosservato impedisce di scor­gere la relazione tra le tre dimensioni sociali (mai stata armonica e sinergica) con il doppio vantaggio antisportivo per la nostra Satanica Alleanza di attivare un pensiero antisociale, mascherato di sentimentale socialità presunta, e di produrre iniziative sociali troppo deboli per confrontarsi vittoriosamente con le forze conflittuali e parassitarie del sistema antisociale che si vorrebbe armonizzare. Qui ci aiuta enormemente il loro “sentire usuale” che li invade, dato che non lo riescono ancora – per nostra fortuna – ad estinguere, offrendolo al mondo, e con ciò permettendo la relazione fra gli uomini. Il consueto sentire, o falso sentire, stabilisce le relazioni umane, onde ancora non sono possibili armonie tra individui e tanto meno tra gruppi, ma soltanto coesioni su basi inferiori: aggruppamenti non di esseri umani liberi, ma di esseri umani uniti da varie forme della paura di esser liberi».

 

Corda che lega

 

Comprendi, Vermilingua? Credo di sí, con te non è mai servita la caterva di frustate generosamente appioppate dal nostro megalitico Tutor sul colossale groppone di Ringhiotenebroso per aiutarlo nella comprensione che per ogni relazione ciò che piú ci è di ostacolo è la posizione di equilibrio: quella che le Coorti del Nemico vorrebbero che il nostro futuro olocàusto assumesse consapevolmente. Tiè!

 

Detto nel modo velato dei numeri, ciò che ci favorisce nel rendere antisociale ciò che vorrebbero fosse sociale, è l’1 e il 2; mentre ciò che ci penalizza è il 3.

 

Fatti i debiti scongiuri, come dice Farfarello, ti allego un ultimo frammento top secret (augurandomi che non lo trasmetterai su Faucibook) che piú inopportunamente esplicito di cosí…

 

Equilibrio

 

Agente del Nemico: «Bisogna appunto rendersi chiaramente conto del fatto che l’essere umano, con la sua vita, rappresenta una condizione di equilibrio fra Potenze che si combattono. Ogni rappresentazione che tenda semplicemente a raffigurare una dualità, per esempio un principio buono e uno cattivo, non sarà mai capace di illuminare la vita. Si può illuminare la vita solo rappresentandosela come un elemento ternario, in cui una parte rappresenta la condizione di equilibrio, e le altre due i poli verso i quali la condizione di equilibrio oscilla continuamente. …Que­sta coscienza di una condizione d’equilibrio alla quale si tende, sempre in pericolo di volgersi verso una parte o verso la parte opposta, deve diventare l’elemento essenziale della concezione del quinto periodo postatlantico: mentre l’uomo sperimenta l’anima cosciente (antisociale) egli si evolve verso il Sé spirituale (sociale). Il periodo dell’evoluzione dell’anima cosciente durerà ancora a lungo. …Cosí, mentre educhiamo l’anima cosciente ad essere sempre piú forte [nell’equilibrio dinamico], direi che il Sé spirituale, che si manifesterà nel sesto periodo post­atlantico [dalla metà del 4° millennio in poi] con la stessa forza dell’anima cosciente, resta in attesa sullo sfondo. Si può dire che l’essere umano dagli intimi impulsi della sua anima sviluppa nel nostro tempo elementi antisociali, ma che sotto sotto si stanno preparando elementi spiritualmente sociali. Tali elementi spiritualmente sociali …si manifesteranno essenzialmente quando sorgerà, nel sesto periodo postatlantico, la luce del Sé spirituale. Per questa ragione non c’è da meravigliarsi che in questo quinto periodo postatlantico si manifesti in forme astruse, iperradicali, quel che potrà inserirsi nell’Umanità in modo ordinato soltanto nel sesto periodo postatlantico che seguirà il nostro».

 

Sole nascente

 

Da ciò deriva che ogni impulso sociale dev’es­sere da noi Bramosi pastori opposto conflittualmente o reso parassitario: se infatti l’impulso al socialismo, che sorge come una forza elementare, si presenta da solo come esigenza del sentire, il nostro dessert emotivo spesso finisce (slap, slap) per portare danno; se sorge solo come contrapposizione duale all’antisocialità individuale che tende alla libertà di pensiero, non può che continuare a portare danno instaurando un ping pong infinito (ad esempio tra comunismo e neoliberismo; tra Imperialismo e Compartecipazione planetaria; tra Democrazia e Oligarchia; tra Destra e Sinistra).

 

Tu, lo so già, mi chiederai se esiste allora un elemento ternario da destare consapevolmente, da parte del nostro ammazzacaffè animico, come fulcro dell’equilibrio tra dualità e/o unitarietà unilaterale. Certo che esiste, ma non va fatto sapere in giro: occorre tanto l’equilibrio interiore individuale – che si raggiunge nel proprio pensare, sentire, volere a partire dallo studio che i depravati Agenti del Nemico chiamano Scienza dello Spirito – quanto l’equilibrio esteriore funzionale (tra Economia, Politica e Cultura) – che si raggiunge nel proprio agire sociale concreto (né teorico, né pratico!) istituendo la raccolta differenziata del sociale economico, politico, culturale.

 

Contro il primo equilibrio individuale operano i malefici custodi della Fanatic University, proponendo una Tradizione ormai esausta piú adatta ai gruppi dell’epoca veterotestamentaria ma dannosa per l’attuale epoca neotestamentaria individuale, e una modalità di pensiero con sole qualità maschili “emergenziali” tese al risultato immediato, senza la minima qualità femminile “relazionale” tesa alla comprensione del processo a medio-lungo periodo.

 

Contro il secondo equilibrio sociale tocca a noi Bramosi pastori della Furbonia University l’os­sessivo impegno, proponendo una falsa dualità tra esausti imperialismi e populismi locali, ma soprattutto impedendo loro di modificare la relazione intradimensionale (parassitaria e conflittuale che sia, nello spazio geografico e nel tempo storico) del loro sistema sociale per renderla finalmente, ahinoi, armonica e sinergica.

 

Se ci pensi, Vermilingua – e qui lo dico e qui lo nego – solo nella Società calorica sinergica tridimensionale c’è spazio sia per l’armonizzazione dell’antisocialità interiore individuale della Persona nella dimensione autonoma Cultura, quanto per l’attività di socializzazione delle Comunità nella dimensione autonoma Politica, quanto per l’applicazione pratica sul Territorio planetario di quello che potrebbero comprendere consapevolmente della Scienza dello Spirito nella dimensione autonoma Economia.

 

Dabliu

 

Adesso però debbo svicolare a tutta mancina perché è arrivato Fàucidaschiaffi, e se non svanisco per un corridoio astrale, mi sfinirà con le imprese del suo protetto omonimo: lo stalker vaccinatore.

 

 

Il tuo sicurissimo    Giunior Dabliu