Ai primi tocchi
delle foglie morenti
seguirà il crescendo
della pioggia.
Poi sarà ottobre,
una ruggine
di terra arata
da cui si leverà il fumo
in spirali azzurre.
Tu allora
mi ricorderai l’estate:
risentirò gioire,
l’orecchio sul tuo cuore,
le pulsazioni profonde
di una vita certa,
rivivrò i giorni compiuti,
la bellezza immemore
di nascita e morte.
Presto sarà ottobre:
senti la musica
del vento che trascina
come foglie
le ultime ore d’estate,
lampi di sole, attimi,
toni che precipitano
verso profondità
dove tutto si consuma.
Cosí, dopo la pace,
verranno grandi attese,
nebbie, i semi cullati
nel grembo della terra,
come i sogni nel cuore.
Non rimarrai che te,
la tua vita certa,
la clessidra del tuo cuore
che un semplice moto
basta a rigirare.
E il tempo riprenderà,
piú forte.
Fulvio Di Lieto