In questo nuovo lavoro, sviluppo di precedenti ricerche, Marco Rossi propone un lettura tradizionalmente orientata della produzione musicale del famosissimo musicista di Poggio Bustone. Senza porsi la perenne e ormai stucchevole domanda se Lucio Battisti fosse o meno “di destra” o “di sinistra”, il libro offre un’innovativa guida alla lettura dei testi delle sue canzoni: il lettore è cosí accompagnato in una loro decifrazione, svelando – di velo in velo – i significati interni ed interiori che si nascondono dietro quelli piú esterni ed esteriori e di cui è intrisa, a prescindere da una soggettiva e consapevole volontà di imprimerli, tutta la produzione musicale di Battisti, innanzitutto nelle sue collaborazioni con Mogol, Velezia e Panella tra gli anni Settanta e i primi anni Novanta del secolo scorso.
Come i testi della letteratura dei Fedeli d’Amore nei quali, dietro al melenso e sdolcinato significato apparente del Dolce Stilnovo, si nasconde un significato esoterico e profondo, che solo un’attenta lettura disvelatrice permette di cogliere. Cosí le “sdolcinate canzonette” di Lucio Battisti, se colte nella loro essenza, appaiono poemi musicali capaci di veicolare princípi e valori di ordine universale e metafisico.
In una intervista fatta all’autore dal giornalista e critico musicale Stefano Mecenate, alla domanda su come si colloca Battisti rispetto ai suoi colleghi cantanti degli anni Settanta, e piú in generale alla musica, almeno a quella moderna, Marco Rossi risponde: « Riguardo alla musica, Battisti ha svolto un’operazione difficilmente sopravvalutabile: in sostanza, tra il 1967 e il 1975 Battisti ha rifondato l’intera canzone italiana, fondendo con la nostra tradizionale melodia classica ritmiche innovative e nuovi giri armonici di origine blues, in qualche caso jazz e rock and roll; in parola piú semplici egli ha fatto in Italia quello che i Beatles, cioè Lennon e McCarteney, e i Rolling Stones, cioè Jagger e Richards, hanno fatto in Inghilterra con la musica popolare anglo-americana. Anche qui si rifletta bene: Battisti non ha sovrapposto qualche frase musicale alla moda a una base melodica italiana; ha operato qualcosa che nella storia dell’arte e della musica solo i geni sanno fare, inconsciamente, come una inarrestabile forza della Natura, ha mischiato tutto, in qualche modo ha distrutto tutto e ha fatto nascere un nuovo tipo di canzone italiana, quella che ancora oggi si continua a produrre…».
Marco Rossi, Volando intorno alla tradizione –Lucio Battisti fra musica ed esoterismo
Cinabro Edizioni
Pagine 126 – € 16,00