In questo periodo, ricominciare tutto dall’inizio, in stato di calma assoluta, dallo zero, lasciando operare il pensiero piú limpido ed eroico: quieto e fulmineo. Un dardo, una vampa di donazione al Divino per prepararci alle ore sacre della Natività. Si prepara un coro di esseri, uniti dalla stessa idea-forza: che l’Amore Sacro vinca il buio del mondo.
Per riprendere il cammino con fiducia, superando tutto, anche ciò che sembra insuperabile. Gli Angeli fluiscono intorno, sfiorando l’etere alto dell’anima.
Occorre accendere l’idea pura, che rivela ogni volta il segreto del Figlio, che restituisce all’anima dolorante la visione serena del reale, oltre la sofferenza e il buio della non-conoscenza. Per un’aurora che illumini il luogo della contemplazione, sinfonia, canto, certezza, fede trasfigurante, impeto della riascesa!
Ogni volta che un ostacolo è vinto, un sacrificio compiuto, un impeto riacceso verso il Sovrasensibile, dal profondo dell’anima si riaccende la vampa d’Amore per il Logos donatore e creatore. Onde il male sia trasfigurato e ritorni gioia pura, l’ekagrata sia ripreso e doni la comunione ristoratrice, la fermezza, l’intesa, l’accordo, la sintonia angelica.
Ore fatidiche e perciò patite in profondità dall’anima, nell’intima gioia che è indipendente dal tempo: ore di sacra preparazione al rito del Natale: al limite del mondo sensibile, oltre ogni valore umano, dove la sintonia delle anime vince il baratro della necessità materiale e scioglie l’umano dal debito originario, verso una creazione assolutamente novella, preparatrice continua di ulteriori impegni verso il Divino, perché le volontà sempre di nuovo siano chiamate a redimere ciò che nello spazio e nel tempo si è alterato.
Torna l’inverno, ma può la primavera essere lontana? Cosí come il Sole rinasce sull’orizzonte, rinasce il Sole nella nostra anima. Ciascuno coopera alla nascita, nell’anima umana, dell’Io Superiore dell’umanità. Ogni moto oscuro nasconde la luce nascente, e ogni moto di Luce è Vita nascente dell’anima. Diveniamo custodi della Luce, in queste ore, presso l’atrio cosmico del Tempio terrestre.
Partecipando al rito della Luce rinascente, la sacra Natività si imprime nell’anima come germe di una forza prodigiosa, benefica, sanatrice, lampo di un nuovo mirabile mondo di esseri fatti di sola potenza d’Amore: esseri tessuti di eroicità pura, di slancio di donazione di sé, invitti!
Nelle Notti Sante è sollevato il peso dell’anima, addolcita la tensione di ogni soffrire: discende la beatitudine dei Serafini, l’alta sintonia delle musiche e dei cori delle Gerarchie.
Massimo Scaligero