La Percezione Aurea

BioEtica

La Percezione Aurea

 

Lo Shinrin Yoku Giapponese

e il Giardino Segreto

violette

 

Marzo, la Porta della Primavera, ci viene incontro con i suoi doni da tutti i Regni della Natura.

 

Fortemente evocativa di questa atmosfera marzolina è la poesia “L’aquilone” di Giovanni Pascoli nei suoi primi versi:

 

 

C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,

anzi d’antico: io vivo altrove, e sento

che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva del convento

dei cappuccini, tra le morte foglie

che al ceppo delle querce agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie

le dure zolle, e visita le chiese

di campagna, ch’erbose hanno le soglie…

 

 

Un senso di euforia e di rigenerazione ci coglie, respirando l’aria primaverile e condividendo con le piante e i fratelli animali questa rinascita alla Luce.

 

Forze vivificanti ma anche tenebrose si agitano e si scontrano intorno a noi.

 

Nei tempi moderni per l’Uomo è piú difficile essere consapevoli del lavoro che il Regno Elementare svolge per noi viventi, mentre anticamente si pregavano e si ringraziavano le divinità che sovrintendono a questo mirabile compito. Abbiamo acquisito coscienza e autonomia rispetto al Divino, pagando il prezzo della separazione da esso e della solitudine interiore.

 

Oggi, secondo le indicazioni di Rudolf Steiner, è necessario riconnetterci ai ritmi delle stagioni e ai cambiamenti che avvengono nelle dimensioni eterica ed astrale, con la padronanza del pensiero cosciente.

 

Sotto l’albero secolare

Sotto l’albero secolare

 

Questo lavoro va svolto singolarmente, ma anche le Comunità Spirituali e le nuove forme di socialità che devono nascere, nei riti esteriori e collettivi, è bene che condividano le Festività Sacre legate ai vari periodi del­l’anno.

 

In tal senso, le varie forme di neopaganesimo, che siano di ispirazione romana, celtica, shintoista o degli indiani d’America, con le loro celebrazioni sacre, pur intrise di atmosfere luciferiche new age, hanno un compito fondamentale, perché rappresentano una prefigurazione di qualcosa che dovrà essere perfezionato e purificato certamente, ma che riporta in ogni caso gli esseri umani a sentirsi parte della Natura e figli di una Madre Divina comune.

 

Queste cerimonie si svolgono in contesti naturali abbastanza selvaggi o comunque dove piante ed animali sono custoditi dagli Esseri Elementari; a volte anche parchi urbani dove sono presenti alberi molto antichi e specie selvatiche come volpi, tassi, scoiattoli e altri animali notoriamente legati al Regno Elementare.

 

Di recente, ad esempio, a Villa Pamphilj e a Villa Borghese, parchi storici di Roma con edifici antichi ed alberi secolari, associazioni del territorio e religiose si sono riunite per tutelare e venerare gli alberi monumentali dei quali è previsto l’abbattimento per fini speculativi.

 

Gli alberi di Villa Pamphilj a rischio di abbattimento

Gli alberi di Villa Pamphilj a rischio di abbattimento

 

Salvare gli amici alberi diventa una necessità interiore, perché si tratta di trarre in salvo anche le nostre anime di figli della Dea che dona la Vita ad ogni creatura. A questo istinto quasi primordiale è però necessario affiancare un corretto percorso di consapevolezza e disciplina interiore.

 

A marzo, mentre le nubi agitate da spiriti luciferici si protendono verso di noi viventi sconvolgendo la nostra anima e le forze ctonie risalgono dell’oscurità della Terra verso l’aria e la luce primaverile, penetrando il nostro eterico, il lavoro spirituale richiede equilibrio e fedeltà alla Madre, alle sue Leggi Divine, alla sua Saggezza.

 

Difficile compito peraltro: sia che viviamo in una grande metropoli sia in una piccola cittadina, appena entriamo in un locale, un supermercato, un centro commerciale, ci aggredisce una musica assordante e disarmonica, imposta ai clienti, compresi i piú piccini, da una moda sicuramente ispirata da demoni molto abili, formati in arti oscure della peggior specie. I danni devastanti nei bambini e nei giovani, ma in tutti noi, compresi animali domestici e piante, da questa cacofonia intorno alla quale è stato costruito un giro multimiliardario, iniziano dalle ferite e le ustioni provocate ai corpi eterico ed astrale, per proseguire con l’infezione morale conseguente ai messaggi volgari, violenti e sacrileghi dei testi. E questo ci contamina fino al DNA!

 

Sul web si trova un testo molto interessante: «Noi sappiamo che il nostro DNA suona continuamente, è una scoperta dello scienziato russo P. Garyaev. I nucleotidi del DNA costituiscono una specie di testo che contiene informazioni. Ogni nucleotide, che è una “lettera” nel testo genetico, ha un certo spettro di frequenze. Se queste frequenze vengono tradotte in frequenze che l’orecchio umano può captare, le molecole di DNA cominciano a suonare come note e si sente la musica. Una musica molto bella e armoniosa. Il nostro DNA sta cantando, se solo potessimo sentirlo avremmo molto piú rispetto verso la vita e tutti gli esseri senzienti.

 

Ogni persona suona e ognuno ha la sua melodia unica. Lo scienziato era convinto che il nostro DNA è costruito secondo le leggi della bellezza e dell’armonia. Ecco perché potremmo tutti essere considerati incredibilmente belli. Ma c’è anche il caos che disturba l’armonia. Se la natura del DNA è sconvolta dalla manipolazione transgenica, per esempio, subentra la cacofonia, il caos invece della musica.

 

DNA

 

Le leggi della bellezza e dell’armonia vengono violate, la musica umana diventa un’accozzaglia caotica di suoni e si comincia a soffrire a livello fisico, fino alla morte. La struttura del DNA non deve essere disturbata, e tutti gli esperimenti transgenici non portano altro che distruzione.

 

Gli scienziati del gruppo di Garyaev hanno utilizzato queste scoperte: l’informazione genetica è stata letta da una goccia di sangue umano, tradotta in musica e registrata su un disco. Quando un uomo ascoltava questa musica (ed era il suo stesso suono), tutti i sistemi del suo organismo cominciavano a lavorare in armonia. Le persone sono state curate da malattie croniche».

 

Studi eccezionali, ovviamente non riconosciuti dalla scienza ufficiale.

 

Comprendere la musica

Comprendere la musica

 

Nel suo pregevole articolo “Preparare la musica del futuro” (L’Archetipo, giugno 2023) Salvino Ruoli ci illumina sugli effetti che la musica contemporanea provoca soprattutto nei giovani: «Ben peggio di ciò che esprime la musica colta è ciò che può rivelarsi nella “musica” di consumo arrivando sugli smartphone dei nostri figli o nipoti. Usare il termine “musica” in effetti è improprio. Si tratta di recitazioni demoniache accordate ritmicamente, punteggiate di ritornelli ossessivi. Dopo un’attenta riflessione si è deciso di non optare per la pubblicazione del testo e del link, consigliando i lettori maggiormente sensibili a non approfondire. Sono contenuti di una tale volgarità e violenza che non possono essere riportati in questa sede».

 

Il nostro autore cita poi degli esempi di musica contemporanea che viceversa apporta benefíci all’anima ed è in qualche modo terapeutica.

 

In questo altro mirabile articolo “La melodia del futuro” (L’Archetipo, febbraio 2022) Nicola Gelo ci parla di Melodia: anche la parola può e deve essere Melodia, infatti un oratore può risuonare nel profondo dell’anima di chi lo ascolta, e in futuro dovrà essere sempre cosí.

 

Possiamo anche dire che nella musica melodica popolare antica delle varie regioni d’Italia, co­me nelle canzoni tradizionali napoletane, o anche in alcuni esempi di musica melodica pop, risuoni comunque l’anima di un popolo, e dunque ascoltare questa forma di musica è in qualche modo benefico per noi.

 

Il ruscello

Il ruscello

 

Quello che dovremmo assaporare maggiormente con il nostro udito però, allo scopo di trovare pace ed armonia interiore, è proprio la musica, i suoni e i rumori della Natura stessa: il cinguettío degli uccelli, il frinire dei grilli e delle cicale, il fruscío delle foglie mosse dal vento, il gorgoglío di un ruscello, il suono delle onde, i canti d’amore degli animali in primavera, e soprattutto, il suono piú prezioso e raro di tutti, ossia il Silenzio!

 

Ecco cosa dovremmo ascoltare per trarre un profondo beneficio da tutta la musica che i vari Regni della Natura, a partire da quello Elementare, ci offrono in dono generosamente da sempre.

 

Rudolf Steiner e Massimo Scaligero, accanto agli esercizi fondamentali, ci fanno conoscere quello della Percezione Pura, ossia la contemplazione meditativa di forme di vita vegetali, animali, e di ambienti naturali.

 

Questo esercizio coinvolge tutti i nostri sensi, non solo quello della vista.

 

Passeggiando in un bosco, sulla riva del mare, scalando una montagna, entrando in un frutteto privo di prodotti chimici, anche olfatto, gusto e tatto si affiancano a vista e udito per donare un’esperienza meditativa unica e altamente benefica.

 

Il “bagno nella foresta”

Il “bagno nella foresta”

 

In Giappone si pratica da sempre lo “shinrin yoku”, ossia il “bagno nella foresta”, oggi diventato di moda nell’am­bito della new age e delle terapie olistiche, ma che noi possiamo praticare con la consapevolezza di chi conosce la Scienza dello Spirito.

 

Nell’addentrarci in una foresta, in un bosco, in un luogo selvaggio o comunque privo di contaminazione artificiale, è essenziale percepire questo ambiente essenziale come un Tempio Sacro, dove gli Esseri Elementari e tutto ciò che è vivo va rispettato e venerato, e ricevere con gratitudine la bellezza, i profumi, i suoni. Benefico e rigenerante può essere accarezzare un tronco, respirare gli effluvi di un gruppetto di timide e preziose violette, gustare un’erba spontanea, cogliere le fragoline, dono delle fate, lasciandone una parte per le altre creature, i legittimi abitanti dei luoghi in cui siamo ospiti.

 

I nostri antenati avevano un percezione innata dell’armonia del Mondo intorno a loro.

 

San Francesco e le Creature

San Francesco e le Creature

 

San Francesco d’Assisi percepiva chiaramente la vita eterica dietro ogni cosa che lo circondava, cosí come Goethe, che non era consapevole di essere un privilegiato in tale capacità di visione dell’eterico, rispetto ai propri contemporanei.

 

Virgilio, il Sommo Vate guida di Dante Alighieri, aveva il dono della Poesia autentica, il cosiddetto Verso Aureo, il piú perfetto che ci possa essere: la struttura pone al centro il verbo, con due nomi al secondo emistichio.

 

Virgilio e Dante

Virgilio e Dante

 

Gli scultori della Grecia antica poi, non avevano bisogno di realizzare dei sostegni per far sí che le loro opere rimanessero in piedi, con un perfetto equilibrio, come fossero vive.

 

La Nuova Arte, quella della Civiltà Aurea che ci attende, dovrà ritrovare quella armonia perduta.

 

Il giardino segreto

Il giardino segreto

 

Per recuperare quel senso artistico e guarire dalla disarmonia tos­sica della Civiltà ahrimanica in decadenza che ci imprigiona, seguiamo l’esempio di Massimo Scaligero e immergiamoci appena possibile nella Natura piú pura.

 

Offriamo ai nostri bimbi, anche agli animali, l’opportu­nità di vibrare con gli altri esseri viventi nostri fratelli, figli tutti della stessa Madre.

 

Il Paradiso è lí, dietro un velo sottile, attraverso il quale si manifesta a chi sia aperto e pronto a sollevarlo, e a trovare la Porta del Giardino Segreto a cui apparteniamo.

 

 

Shanti Di Lieto Uchiyama