La visione della verità

Ascesi

La visione della verità

È necessario ritrovare sempre la direzione della verità, per amore anche di coloro che sbagliano. Non v’è uno che in realtà, in definitiva, non sia innocente. L’amplificata visione della verità, resa percepibile obiettivamente, diviene Amore della verità: necessità di servire con Amore, non con avversione, la verità. Comprendere coloro che errano, ma combattere l’errore. Questo il coronamento delle auree regole del Buddha, di Christiano Rosenkreuz, del Christo. Tutto è per il Christo, la cui essenziale forza avvivatrice scorre nel Sacro Amore. Questo occorre nuovamente meritarlo ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.

 

In questo cammino, ogni passo è un intensificarsi del pensiero che cerca la sua liberazione, l’intensificarsi della forza che muove il pensiero e perciò muove il cuore e il mondo. Occorre volere il pensiero adamantino, di là da tutte le condizioni: oltre tutto, è il potere irresistibile del Logos, l’immensa redenzione, la possente reintegrazione. La via è il pensiero adamantino: il pensiero folgorante che può muovere oltre tutto, può – con il Logos – tutto: per virtú del Logos può vincere, sciogliere e trasformare il male del mondo. Non v’è momento della discesa nel buio dell’umano, in cui questa Luce non possa essere evocata, incontrata, accolta come Vita.

 

Il pensiero deve giungere alle radici della vita, per essere liberi dagli ultimi vincoli della maya, per trovare nel profondo la redenzione, come pensiero che sorge e di continuo si ricrea, come vita che attinge alla propria sorgente inesauribile.

 

Ascesi marzo

 

È un riprendere vita dalle origini, cioè dalla volontà prima: che è Amore. Ecco, tutto questo sboccia, fiorisce come aurora del pensiero, primo sole del pen­siero che pensa, e che per essere il collegamento che congiunge realmente cosa a cosa, essere a essere, anima ad anima, vita a vita, ricordo a ricordo, è sostanzialmente la originaria unione, l’origi­nario Amore del luogo primordiale perduto: questa è la zona della beatitudine, che attende essere reintegrata.

 

È un ritornare là dove la Vita estingue la Morte, perché il sentiero non è quello che sembrava tracciato, ma quello che ognuno deve aprire da sé, per Volontà propria, oltre ogni dubbio e ogni parvenza umana: è la forza vera di ogni momento, il senso ultimo di ogni esperienza quotidiana.

 

 

Massimo Scaligero

 


 

Da una lettera del giugno 1974 a un discepolo.